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La stanchezza che non recupera

Le informazioni contenute in questo sito non possono ASSOLUTAMENTE sostituire una visita o il parere forniti dal proprio medico o specialista, ne sostituire, modificare o affiancare eventuali terapie o cure in corso.
Termini e Condizioni

La stanchezza è uno dei disturbi meno considerati e più importanti nel valutare un paziente. Esattamente come il dolore la stanchezza è soggettiva e quindi a noi serve in primo luogo valutare quanto senso di stanchezza che viene normalmente percepita dal paziente durante una normale giornata lavorativa. Per quantificarla è consigliabile utilizzare come per il dolore una scala da 0 a 10  per comprendere il significato di “un po’” oppure “abbastanza” e valutare la gravità della stanchezza percepita.

La stanchezza è un fenomeno che possiamo considerare fisiologico dopo un lavoro faticoso oppure dopo una malattia, potremo anche dire che siamo culturalmente abituati a considerare normale la stanchezza ovvero a conviverci senza fare tante domande. L’incapacità del corpo di recuperare velocemente la stanchezza invece non è propriamente normale. Possiamo considerare come un debito che non si finisce di pagare e che successivamente paghiamo con gli interessi un po’ come in finanziamento! Non è normale!

Sicuramente esiste una quantità piuttosto elevata di fattori che nei tempi moderni possiamo considerare causa di stanchezza,  in primissimo luogo la nostra alimentazione che non contempla quasi più  cibi freschi e che per questo motivo perde quella che viene definita energia vitale degli alimenti che essendo conservati e trattati perdono quello che in medicina cinese chiamiamo il Jing degli alimenti.

Viviamo quasi la totalità del nostro tempo in scatole con le finestre dove manca l’ossigeno, dove l’inquinamento atmosferico è sempre più elevato  e la luce naturale sostituita da quella artificiale incapace di stimolare la potente vitamina D e numerose altre reazioni biochimiche essenziali. Bombardiamo il sistema respiratorio con aria condizionata e riscaldamento eccessivi che lo asciugano e spesso non sappiamo respirare correttamente.

Viviamo in continua accelerazione e in molti casi rimuginando continuamente pensieri che non siamo in grado di digerire. Nella medicina cinese questo porta inevitabilmente a esaurire la Milza considerato il nostro fuoco digestivo già fortemente messo a prova da pranzi assunti in eccessiva velocità e cibi spesso troppo ricchi ed elaborati oppure freddi ed indigesti come le comuni insalatone.

Viviamo emotivamente un’incapacità di esprimere e comprendere le nostre emozioni profonde e quindi restiamo spesso interiormente privi di rapporti umani sinceri, puliti ed equilibrati e cadendo incessantemente in frustrazioni emotive dalle quali fatichiamo a distaccarci e che alimentano un disagio e un senso di inadeguatezza profonda che ci rendono intolleranti a tutto quello che non va come programmato, e incapaci di affrontare le comuni difficoltà che la vita presenta.

Viviamo di continui eccessi; troppo seduti, troppo svegli, troppo sport, troppo sonno, troppo poco sesso, troppo sesso, troppo cibo, troppo poco cibo, troppe informazioni, troppa poca capacità di discernere le informazioni…

Ecco dopo questa carrellata di esempi che non aiutano il corpo a caricarsi di energia ma piuttosto di disarmonia è facile comprendere come l’energia possa scarseggiare oppure circolare male e ristagnare, in numerosi organi interni e in numerosi muscoli e come il sistema nervoso ne paghi poi le conseguenze a caro prezzo.

Ecco che  muovere e sostenere il Qi come si dice in medicina cinese diventa uno strumento di grande utilità. Lo sanno bene i praticanti di arti marziali, di yoga, di tecniche respiratorie antiche e chi fa agopuntura.  L’agopuntura soprattutto all’inizio può produrre come dopo una giornata al mare oppure in montagna e come dopo una sana attività fisica, un senso di stanchezza fisica che richiede un sonno ristoratore. La percezione di energia che è capace di generare è pressoché istantanea soprattutto in caso di deficit cronico di energia .

Anche l’appetito sessuale che risulta spesso fortemente compromesso da un energia insufficiente si attiva velocemente dopo l’agopuntura a conferma di una quantità di energia pronta e disponibile decisamente superiore alla norma. Migliora il sonno che diventa maggiormente ristoratore e si potenzia l’energia disponibile durante la giornata, talora anche l’energia mentale e il processo di pensiero migliora durante e dopo l’agopuntura. Non è poco frequente che il paziente mi dica di avere capito e trovato soluzioni ai suoi problemi alzandosi dal lettino a fine seduta. Una aumentata energia disponibile nel quotidiano consente poi di focalizzare la volontà su obiettivi come la dieta corretta e l’esercizio fisico regolari e continuative, migliorando poi ancora l’energia disponibile e in circolazione nel corpo.

L’energia chiama energia si sa come il denaro chiama il denaro, e vivere senza stanchezza non ha prezzo per questo motivo l’agopuntura più di qualsiasi supplementazione è un potente alleato.  Si perché senza energia non siamo in grado di utilizzare neanche i migliori mattoni e nulla verrà costruito. Senza energia non riusciamo ad assorbire le sostanze introdotte e in molti casi non saremo in grado di  utilizzarle correttamente, mentre quando l’energia scorre correttamente nel corpo la digestione degli alimenti diventa un modo per assimilare tutte le sostanze possibili e renderle prontamente disponibile al meglio.

In sintesi l’energia che chiamiamo Qi é l’ingrediente non già segreto ma essenziale, senza energia ne il movimento ne la dieta potranno essere efficaci alleati.  D’altro canto il vissuto di stanchezza a sua volta produrrà scarsa volontà e abbassamento del tono dell’umore e conseguente alterazione neurormonale e stoccaggio delle sostanze come riserve energetiche anziché come combustibile con conseguente rallentamento del metabolismo.

Ecco perché l’agopuntura è un trattamento fondamentale in caso di stanchezza cronica.

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