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05/06/23I preziosi Oli essenziali sono grandi alleati dimenticati

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Termini e Condizioni
Da diversi anni amo studiare e utilizzare le essenze delle piante, si tratta di un argomento così complesso da darmi la sensazione di non saperne mai abbastanza, e forse è giusto così: una buona dose di umiltà a noi medici non guasta veramente mai; troppe volte ho sentito affermazioni totalmente intrise di arroganza da parte della classe medica rivelatesi in seguito totalmente errate.
Ogni olio essenziale naturale contiene centinaia di sostanze assai complesse. Ogni pianta si suddivide in numerosi chemotipi completamente diversi tra di loro e alcuni decisamente poco raccomandati. Per esempio l’Issopo Officinalis è tossico mentre l’issopo Decumbens non ha controindicazioni. Lo stesso per molte sostanze come la Salvia Sclarea molto meno tossica della nota Salvia Officinalis, oppure il Timo Linalolo che non ha controindicazioni mentre altri chemotipi di timo possono essere anche fortemente dermocaustici e vanno usati con grande cautela. L’azione di un olio essenziale agisce poi a diversi livelli più o meno profondi di un decorso patologico; dal ramo inteso come sintomi, alla sua radice intesa come causa profonda costituzionale.
La storia delle essenze e del loro utilizzo è antichissima in numerose aree geografiche: India, Cina, Egitto, antica Persia e Grecia ne facevano uso, dopo il commercio con le indie e le crociate furono i monaci a conservare nozioni di fitoterapia e solo successivamente queste nozioni mediche furono studiate da farmacisti, medici e chimici con grande passione raggiungendo il culmine intorno al XIX e XX secolo che vede nascere il termine di Aromatoterapia.
Con i tempi moderni arrivano le prime estrazioni dei più noti agenti attivi contenuti nelle piante; caffeina, teoffilina, reserpina, codeina e molte altre sostanze ormai entrate nella produzione di farmaci. Nasceva successivamente la chimica di sintesi molto più economica e di facile utilizzo. Una svolta decisiva alle terapie di pronto utilizzo e con questa diffusione ed espansione della farmacoindustria, inizia un graduale oblìo di molte sostanze naturali e dei loro effetti terapeutici. Le essenze come molte altre tipologie di sostanze naturali vengono gradualmente dimenticate e relegate in piccole nicchie di terapie definite alternative non più sostenute dalla scienza in quanto non più di interesse scientifico.
Inizialmente studiare gli oli essenziali fu per me una vera e propria necessità allo scopo di trovare trattamenti efficaci per curare alcune patologie recidivanti come le malattie fungine della pelle e le infezioni vaginali da candida. Patologie che in effetti non rispondono affatto bene ai classici antimicotici ad uso topico o a quelli per uso orale, assai epatotossici soprattutto considerando la facilità delle recidive. L’efficacia di moltissimi oli essenziali su molte patologie croniche e recidivanti é sorprendente. Jean Valnet spiega come in molti casi clinici alcuni oli essenziali abbiano un’efficacia ancora più alta rispetto all’aromatogramma e addirittura piu alta in vivo che in vitro, tutto l’opposto rispetto all’efficacia degli antibiotici. Ovvero in dosi estremamente ridotte e nel complesso contesto costituzionale funzionano al meglio.
Sono molti gli oli essenziali efficaci in caso di malattie batteriche comuni come cistiti, diverticoliti, tonsilliti e infezioni cutanee da piccoli tagli e graffi e da punture di insetti. In buona sostanza utilizzando il corretto olio essenziale è possibile ridurre notevolmente l’utilizzo di farmaci antibiotici e i noti effetti tossici sul fegato e sui reni, oltre che le sempre più temute resistenze farmacologiche in pericoloso aumento.
In nessun modo si vuole negare il valore insostituibile di farmaci antibiotici soprattutto in patologie serie come ascessi, pielonefriti, polmoniti e setticemie. Gli antibiotici sono farmaci salva vita e proprio per questo motivo ne va limitato il consumo soprattutto nelle comuni piccole infezioni superficiali del corpo. Il rischio è infatti quello di generare un numero sempre maggiore di batteri resistenti. Alcuni oli essenziali sono poi forse la linea difensiva migliore per molte patologie virali.
Personalmente non giro mai senza un boccettino di Ravensara nella borsetta da ben prima della pandemia, e insegno a tutti i miei pazienti a farne uso sia in prevenzione che già dai primissimi sintomi respiratori, per la sua grande tolleranza cutanea. Un’altra infezione comune anche se innocua è quella delle afte in bocca, ebbene con una singola goccia di olio essenziale applicata con un cotton fioc si puo’ avere una risoluzione quasi immediata. Eppure in numerose farmacie esiste molta poca conoscenza della nota, documentata e potente azione antisettica di moltissimi oli essenziali. Mancano anche semplici nozioni di base di questa materia anche del semplice a-b-c, non dico delle incredibili e molteplici azioni degli oli essenziali sul terreno e sulla psiche del paziente oppure delle loro possibili applicazione su specifici punti di agopuntura.
Un tempo il farmacista era lui stesso il responsabile garante della validità di una sostanza. Ne valutava chimicamente la purezza e l’assenza di sostanze velenose e di metalli pesanti. Controllava inoltre nel caso degli oli essenziali che il processo di distillazione fosse ben fatto e portato a termine e non distillato frettolosamente rendendo il prodotto incompleto di tutti i suoi costituenti fondamentali. Oggi quando va bene si affida a buone case produttrici e quando va male se ne disinteressa completamente.
E in un mondo dove l’economia e il profitto sovrastano di gran lunga tutti gli altri principi, una sostanza preziosa come un olio essenziale non può essere essere low cost; diversamente a pagarne sarà la sua qualità. Si tratta di veri gioielli di alchimia; per una una singola goccia di olio essenziale di rose occorrono 30 rose. Questa è la proporzione e i costi di produzione tra coltivazione, raccolta, distillazione e conservazione sono enormi e ne giustificano il costo elevato da non disprezzare mai. L’olio essenziale di Verbena, per citare un caso, è oggigiorno considerato il più contraffatto in assoluto.
Trovare in Italia un farmacista preparato in aromatoterapia è sempre più raro ma è fondamentale. Ecco che quando invio i pazienti in farmacia per comprare un olio essenziale oltre a dare indicazioni precise sul loro utilizzo, devo preoccuparmi sempre di più di dove mandarli. Una farmacia non vale l’altra e soprattutto non è un supermercato di farmaci ma una bottega dove trovare un professionista esperto a cui affidarci per avere prodotti di qualità.