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Quando le fibre muscolari, tendinee e legamentose non sono in ordine

Le informazioni contenute in questo sito non possono ASSOLUTAMENTE sostituire una visita o il parere forniti dal proprio medico o specialista, ne sostituire, modificare o affiancare eventuali terapie o cure in corso.
Termini e Condizioni

Mettevo via i fili delle lucine di Natale, quelle di ultima generazione deliziosamente molto sottili, praticamente sono un filo metallico sottililissimo che include piccolissime lampade led.  Molto estetiche e delicate e poi economiche in quanto si caricano a batteria e quindi il budget è quantificabile a nostro piacere e infine sicure per quanto concerne possibili incendi da sovraccarico elettrico. Tutto perfetto tranne un piccolo dettaglio……

Se non stai piu che attento, si annodano con estrema facilità e se non correggi subito la rotazione con cautela e santa pazienza, se malauguratamente ti metti a tirare un po’ spazientito… il groviglio è davvero assicurato!

Presumibilmente la presenza di un campo magnetico del sottile filo metallico ne favorisce una facilissima rotazione e la tecnica di allargare le maglie ma soprattutto di srotolarle sempre nello stesso senso anche con piccoli scuotimenti e vibrazioni ne permetteva un facile riordino e risoluzione dei nodi.

E’ scattato un immediato confronto con le strutture muscolari, tendinee e legamentose. Si tratta di fibre lunghe e con legami chimici che potrebbero ricordare campi magnetici simili a questi fili di lucine. Ecco che in alcuni casi basta un piccolo movimento scorretto a generare un dolore anche severo e profondo in totale assenza di una lesione organica. Un dolore che nella maggior parte dei casi si risolve spontaneamente come il filo che si srotola da solo nella direzione giusta se lo muoviamo con attenzione e soprattutto se non tiriamo. Se invece si aggiunge a questo dolore un ulteriore contrattura e movimenti scorretti, il nodo al posto di  disorganizzarsi si organizzerà e diventerà un vero groviglio talora anche molto insidioso e difficile da destrutturare completamente.

Non ho potuto fare a meno di ricordare le tecniche base della Miofibrolisi Integrata o MFXI insegnata e messa a punto dal Dott. Giulio Picozzi e dal Dott Virginio Mariani, dove il concetto di riordinare e pettinare le fibre e di srotolarle è fondamentale nella risoluzione di tutti i trigger point dolorosi sia superficiali che profondi. Ho fatto il corso nel lontano 2006 e a tutt’oggi conservo con scrupolosa dedizione tutti gli strumenti della miofibrolisi da loro inventati e creati. Il pettine, il puntone, lo scalpello, il doppio puntone, i ganci e il mitico stimolatore transcutaneo puntiforme che faccio anche comprare ai miei pazienti per autotrattarsi a domicilio. Tutti strumenti che nel corso degli anni sono evoluti diventando vuoi più appuntiti, vuoi più ergonomici e pratici.

Io sono profondamente attaccata ai mei strumenti ormai quasi da antiquariato rispetto ai nuovi modelli, so quanta forza imprimere e come maneggiarli, ci soffrirei tantissimo a perderli come se fossero un pezzetto delle miei mani. Sono strumenti che possono anche spaventare a prima vista ma di grande utilità quando i pazienti lamentano un dolore ben preciso e localizzato. Allora dopo alcune sedute di agopuntura e di coppettazione quando il dolore si localizza con grande precisione nel tessuto muscolare ma anche tendineo oppure legamentoso, vado a prendere i mie strumenti di miofibrolisi e con la stessa pazienza del riordinare il filo delle lucine di Natale, seduta comodamente su uno sgabello cerco il punto doloroso organizzato e con gli strumenti più utili a raggiungerlo, a seconda della localizzazione e dello spessore del tessuto, scelgo la mia punta più adatta, passando come un artigiano da uno strumento all’altro fino a ottenere un tessuto più morbido e meno dolente.

Poi rimetto i miei amati aghetti e magari anche le coppette e di solito il dolore in poche sedute svanisce completamente. Si tratta di una tecnica manuale efficace e molto pratica che conservo nel cassetto come un arma in più e che credo molto terapisti e massaggiatori potrebbero utilizzare con grande beneficio. Se volete saperne di più su questa tecnica potete visitare il profilo FB di Miofibrolisi Diacutanea .

Il concetto  della messa in vibrazione dei tessuti durante il massaggio ma anche durante la mobilizzazione articolare è parte di molte tecniche di massaggio orientale e nuovamente ci riporta al concetto di capacità del corpo di srotolare anche da solo fibre muscolari  in vari distretti del corpo, talora con gesti e movimenti  estremamente semplici. Questa semplicità è sicuramente acquisita dal corpo sano e armonico e gli consente credo di recuperare velocemente anche dopo movimenti eseguiti magari in maniera scorretta e maldestra e vice versa non funziona altrettanto bene in soggetti disarmonici e rigidi che facilmente si faranno male con piccoli gesti e che poi più difficilmente saranno in grado di recuperare da soli senza una adeguata terapia mirata.

Mi piace mettere insieme i diversi aspetti che concorrono alla cura dei dolori ecco che alla scelta degli esercizi terapeutici piu adatti e all’educazione respiratoria, aggiungo talora anche  specifici gesti di auto-trattamento fatti a mano nuda oppure con l’ausilio dello Stimolatore Transcutaneo Puntiforme, oggetto che si acquista facilmente online.

Un oggetto leggerissimo di plastica che da oltre 15 anni porto sempre con me nei miei viaggi e nelle mie escursioni montanare, insieme con una bella manciata di aghi, un buon gel all’Arnica, un pezzetto di sigaro di moxa, un tubetto di Arnica Montana 200CH e un mezzo rotolino di tape; si tratta della mia mini borsa di pronto soccorso e esattamente come l’ombrello meglio averlo che non averlo, anzi se lo hai non piove!

 

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