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La piccola grande Camomilla

Qualche giorno fa, camminavo sotto il sole e sono stata sorpresa da un fortissimo e intenso profumo di camomilla proveniente da un prato poco distante. La fioritura di questa pianta selvatica è considerata infestante per le coltivazioni agrarie e va da maggio a ottobre. Evidentemente con le bellissime giornate che abbiamo avuto il suo fiore è incredibilmente ancora fortemente odoroso e vigoroso.

Nonostante nessuno di noi abbia dimenticato la Camomilla come tisana per dormire che un po’ tutti abbiamo bevuto da bambini, la riconosciamo e ricordiamo più o meno piacevolmente senza essere esperti erboristi per il suo  inconfondibile sapore e profumo. Poco invece sappiamo sulle sue molteplici proprietà curative e sulla sua azione sul profilo psichico e mentale.

La camomilla secondo la spagyria  appartiene sia alla Luna che al Sole Filosofico, ne indica un grande e armonico equilibrio tra maschile e femminile, luce e ombra, esteriorizzazione e restituzione. Il suo gene è come direbbe il mio insegnate di spagiria “felicemente Gioviniano”,  ci consente di mettere in tutti gli ambiti e rapporti possibili,  i nostri talenti sfruttando a pieno tutte le possibilità che la vita ci mette di fronte, operando in fiducia e nel rispetto delle leggi. Evviva il buon Giove che poi tiene a bada gli eccessi di Marte, di Mercurio e pure di Saturno; cosa vogliamo di più si potrebbe pensare. E invece controlla anche la buona azione di Ipofisi e Ipotalamo e quindi ormonale in senso lato.

La sua segnatura astrologica è Cancro, che ne spiega la sua nota azione su stomaco e duodeno tipicamente gastroprotettiva, Scorpione con una azione sempre sullo stomaco attraverso i succhi gastrici, ma anche su tutti gli organi escretori oltre che sugli organi femminili e infine Pesci che rappresenta il sistema neurovegetativo e il difficile e insostituibile lasciare andare del “E cosi sia” e della totale disponibilità.

Sui testi di fitoterapia la Camomilla Matricaria o Romana  è conosciuta da una parte per la sua azione sedativa soprattutto sui bambini, sulle sue proprietà  antimicrobiche specialmente del cavo orale, dall’altra è famosa per il suo tropismo per il sistema gastroenterico, con azione antispastica, eupeptica e ulceroprotettiva. E’ utile per le gastriti e coliti croniche e ulcerative, soprattutto se causate da contrarietà ed irritabilità, nonché per le stitichezze su base spastica. Usata anche per combattere la cefalea, l’insonnia,  i disturbi mestruali in genere e dare sollievo alle partorienti per la sua azione sedativa ed analgesica.

Si dice che la sua Essenza  possa eliminare la memoria dello stress e degli shock subiti. Per questo motivo se ne consiglia l’uso sui bambini anche in caso di dolori ai denti, visite dentistiche e algie alle orecchie anche in dispersione nell’ambiente  prima di qualunque anestesia chirurgica.

In spagyria la camomilla agisce con la sua nota azione fitopsichica sul piano emotivo riducendo gli stati di inquietudine e sul piano mentale riducendo la mancanza di chiarezza e gli stati di confusione.

L’olio essenziale  in medicina Ayurvedica  si dice riduca Pitta  e Kapha ed equilibri Vata. Un piccolo grande fiore più potente di quanto non si creda. In infusione si raccomanda un tempo e dosaggio controllato in quanto se troppo carico l’effetto rilassante si trasforma in effetto stimolante. Ricordo come fosse ieri di essermi fatta una camomilla con 3 bustine super strong la notte prima dell’esame di anatomia quello che una volta a medicina si sosteneva  in una volta sola: non ho chiuso occhio per tutta la notte.  L’esame fu rimandato di 3 giorni, non feci una piega alla notizia del rinvio e dormii per 3 giorni a fila senza guardare una sola pagina di testo e fu così che fui l’unica di quella memorabile sessione a passare al primo colpo portando a casa un fiero e orgoglioso 28/30. E’ come se la camomilla avesse messo un magico ordine nella montagna di informazioni che avevo studiato e che si accalcavano disordinatamente nella mia mente.

Come molte piante che ci crescono vicine, tendiamo a sottovalutarne gli effetti terapeutici e, come dice Paracelso, il loro preciso e forte messaggio Divino.

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