
La diagnosi clinica: limiti e potenziali
30/04/21
Agopuntura in gravidanza e rispettare i tempi
30/06/21Agopuntura nel trattamento delle cisti di Baker

Le informazioni contenute in questo sito non possono ASSOLUTAMENTE sostituire una visita o il parere forniti dal proprio medico o specialista, ne sostituire, modificare o affiancare eventuali terapie o cure in corso.
Termini e Condizioni
Le cisti di baker sono una patologia assai frequente delle ginocchia cosiddette “artrosiche“, laddove la cartilagine articolare, per fattore ereditario piuttosto che per eccesso di sovraccarico, sia già in processo di sofferenza cronica. Si tratta della distensione e ingrandimento di una parte anatomica fisiologicamente presente nel cavo popliteo ( parte posteriore del ginocchio) chiamata borsa poplitea, collegata direttamente con la cavità articolare.
Tutte le borse periarticolari sono delle strutture sierose, contenenti minime quantità di liquido sinoviale, il cui scopo é quello di fungere da ammortizzatori meccanici. Quando esiste un continuo squilibrato o eccessivo impegno articolare, il liquido sinoviale viene spinto per pressione articolare nelle borse. Ecco che, a seconda della necessità, queste strutture si distendono e si sgonfiano. Un pò come il cuscino airbag delle macchine ma questo avviene per microtraumi ripetuti e non per trauma diretto massivo.
Una ridotta funzione venosa degli arti inferiori, oltre a fenomeni degenerativi articolari del ginocchio di vario grado, possono causare un eccessiva produzione di liquido sinoviale e una secondaria iperdistensione della borsa poplitea, che passerà da dimensioni di pochi cm a dimensioni riguardevoli anche fino a 8-10 cm. I sintomi, quando compaiono, possono essere quelli di una difficoltà o dolore alla flessione del ginocchio presente solo a fondo corsa, dovuti all’ingombro fisico della borsa sovradistesa, ma possono essere anche molto piu fastidiosi con irradiazione dolorosa al poplite, rigidità articolare e dolore presente alla deambulazione e alla mobilizzazione in genere. Si tratta di un disturbo che può regredire anche spontaneamente essendo un meccanismo perifisiologico, oppure cronicizzare e perfino acutizzarsi.
Il trattamento classico di queste ultime situazioni prevede nei casi sintomatici lo svuotamento del liquido sinoviale dalla borsa poplitea mediante agoaspirazione con eventuale infiltrazione steroidea e successivo bendaggio e riposo funzionale. Come è facile comprendere, in assenza di altri interventi, il disturbo tende a recidivare molto spesso. Ecco perchè gli ortopedici di nuova generazione considerano più importante lavorare sullo squilibrio del ginocchio a tutto tondo, valutando le eventuali instabilità rotulee, una tendenza al recurvatum, alterazioni del carico e squilibri dei muscoli della coscia, e strutturando un riequilibrio dinamico con esercizi mirati di potenziamento muscolare, eventuali plantari correttivi, utilizzo di bastoni per la deambulazione prolungata o in montagna e favorendo sport con ridotto carico come il nuoto e la bike. A questo trattamento ovviamente, la dieta come azione antinfiammatoria di fondo, il calo ponderale e il rinforzo muscolare selettivo e mirato saranno irrinunciabili.
Perché scegliere e preferire l’agopuntura come trattamento? Per il suo intrinseco potenziale intervento a 360° . La prima azione dell’agopuntura é proprio di lavorare sulla membrana sinoviale riducendo in poche sedute l’iperreattività di questo tessuto e la conseguente eccessiva produzione di liquido. L’effetto antalgico é secondario all’attivazione della circolazione ematica ed energetica indirizzata attraverso gli aghi in maniera selettiva sul ginocchio. Sarà quindi utile nelle fasi iperacute per iniziare il piu velocemente possibile gli esercizi di mobilizzazione e rinforzo muscolare ma non solo, consentirà anche al paziente di recuperare le sue personali energie mentali per mettersi attivamente e positivamente a dieta e volersi bene. L’agopuntura ha anche un importante azione equilibrante sul profilo psichico contrastando l’ansia e la depressione del tono dell’umore.
Ricordiamo che la ridotta funzionalità legata al dolore produce velocemente perdita di tessuto muscolare ( purtroppo a costruire ci si mette tantissimo ma a perdere tono è un soffio) e questo sul profilo muscolare porterà ad un peggioramento rapido degli eventuali disequilibri già presenti. Sul profilo metabolico ed emotivo Il dolore e il senso di impotenza funzionale possono produrre nei soggetti predisposti un aumento della fame, della massa adiposa e del peso passivo complessivo senza parlare di squilibri umorali e neurovegetativi legati al senso di perdita.
Non per ultimo ricordiamo che talora anche squilibri ormonali nella popolazione femminile post menopausa sono un fattore predisponente importante che viene oggi collegato con un alterato metabolismo dei liquidi. Ecco che molte patologie una volta considerate di esclusiva pertinenza ortopedica, vengono oggi inquadrate in maniera piu ampia. L’agopuntura, a differenza della apparentemente facile e veloce infiltrazione, riesce a lavorare contemporaneamente su tutti questi aspetti e non esclusivamente sull’ingombro meccanico del liquido in eccesso; ecco perché il risultato è molto più duraturo e più completo.
L’intervento chirurgico potrà anche diventare necessario come ultima proposta terapeutica, non perché l’agopuntura o la fisioterapia avranno fallito, ma perché la degenerazione cartilaginea e meniscale saranno talmente gravi da limitare troppo seriamente la funzione articolare e quindi la deambulazione. Da buon riabilitatore sostengo che il semplice fatto di avere una cisti di Baker e, in alcuni casi una predisposizione magari genetica all’artrosi delle ginocchia, ci deve portare a prenderci cura delle nostre ginocchia e delle nostra salute con serietà e determinazione. All’insorgere dei primi sintomi cercheremo di correggere con tutti gli strumenti possibili, ritardando e talora anche evitando il suo progressivo aggravarsi.