In numerosi testi specialistici troviamo che le patologie oculari beneficiano tutte dell’agopuntura, per alcune patologie croniche che non hanno trattamenti specifici efficaci come la retinite pigmentosa e la degenerazione maculare, l’agopuntura è addirittura considerata la miglior scelta terapeutica. Per le svariate patologie oculari che beneficiano di trattamenti mirati, l’agopuntura è comunque considerata un ottimo supporto complementare al trattamento specialistico. Per disturbi quali dolore oculare, iperlacrimazione, rossore, visione offuscata si ritiene sempre utile e consigliato l’utilizzo di trattamenti di agopuntura. Esistono lavori scientifici che sostengono che l’agopuntura sia più efficace delle gocce di lacrima artificiale nel contrastare la secchezza oculare.
Sono numerosi i punti di agopuntura per trattare gli occhi, sia locali intorno all’occhio, che sui meridiani a distanza, che come punti extra, che nei microsistemi come l’auricolo terapia, nella manopuntura coreana, nella craniopuntura. Nella semeiotica medica l’osservazione degli occhi, chiamata Mu è una parte estremamente importante della diagnosi, insieme alla lingua, ai polsi, all’olfatto, al tono della voce, all’ispezione e alla palpazione.
Si dice che gli occhi riflettono lo stato dello Shen. Lo Shen viene normalmente tradotto con Spirito o Principio Divino, dall’ideogramma emerge un concetto di fusione tra l’infinito e il finito, tra l’uomo che sale verso il Cielo e il Cielo che scende verso l’uomo. Il Maestro Jeffrey Chong Yuen spiega che lo Shen rappresentata il concetto di Armonia tra creato e creazione.
Nella Medicina Tradizionale cinese l’occhio appartiene come organo di senso all’elemento Legno e quindi al Fegato, (mentre il gusto alla Terra-Milza, l’udito all’Acqua-Rene e l’olfatto al Metallo-Polmone e la parola al Fuoco-Cuore). Non a caso disturbi epatici possono essere visibili nell’occhio. Sono un classico esempio il giallo della sclera nell’epatite acuta, il rossore e sensibilità nelle stasi di qi e calore di fegato.
In realtà l’occhio è connesso alla salute dell’intero organismo in maniera molto più ampia, in medicina cinese si dice che l’occhio riflette lo stato di vitalità del paziente in senso lato. Nel antico testo Ling Shu Jing si legge “Il jing dei cinque organi e dei sei visceri sale agli occhi”, e “bisogna esaminare gli occhi perché sono il riflesso dell’energia dei cinque organi”. Non solo gli organi e i visceri, ma anche tutti i meridiani, in modo diretto o indiretto, hanno relazione energetica con gli occhi e a questo livello si possono manifestare numerosi squilibri energetici dell’interno.
Questa debolezza interna rende l’occhio maggiormente sensibile all’attacco di tutti i patogeni esterni, fra cui il vento che come elemento legno attacca l’alto (peggiorando cefalea e vertigini) ma anche gli occhi. Le numerose allergie stagionali della Primavera governata dall’elemento legno possono entrare in questa categoria (penetrazione di vento) che definiamo allergeni in un organismo con una specifica predisposizione e debolezza interna che definiamo allergia.
Di fatto le patologie oculari riflettono lo stato interno di tutti gli organi e in particolare dei liquidi organici e del sangue e quindi una suscettibilità ai patogeni esterni. Dall’occhio è possibile cogliere la gravità di una patologia e la sua disarmonia. Un’infermiera o un medico sanno capire dagli occhi quanto manca a un paziente se lavorano in un reparto di terminali e non dipende dai parametri clinici ma da un’osservazione che neanche loro sanno definire ma che ormai sanno riconoscere loro malgrado dalla semplice osservazione del paziente e dei suoi occhi.
Tutti gli oculisti sanno inoltre che sono svariati i farmaci che nuociono gravemente alle patologie oculari aggravandole; tutti, nessuno escluso, infatti impattano sul Fegato nella loro metabolizzazione e sul Rene per la loro eliminazione. Un classico esempio sono gli psicofarmaci e in minor misura gli ansiolitici nei casi di glaucoma. Anche in questo caso possiamo capire come molti oculisti siano propensi all’agopuntura anche nell’ottica di poter ridurre i farmaci che sono considerati fortemente negativi per molte patologie oculari.
Ecco perché in oftalmologia le due medicine Occidentale e Orientale si incontrano stringendosi la mano più che in altri settori sanitari. Esistono numerosi medici oftalmologi agopuntori. La Dott essa Ma Xuzhou è oggi Direttore del Reparto di Oftalmologia presso l’Ospedale di Medicina Tradizionale Cinese di Baiyunguan di Pechino, e si occupa di insegnare la tecnica del martelletto della salute e specifici esercizi di Qi Gong ideati da suo padre, il famoso Dr Ma Litang, discendente della famiglia dei medici dell’imperatore e Maestro di Qi Gong e di Arti Marziali.
Negli USA il Dr Andy Rosenfarb anch’esso oftalmologo e agopuntore afferma: “Tutte le emozioni violente disturbano il flusso del Qi negli organi interni del corpo, generando disfunzioni negli occhi. L’ alterata circolazione del Qi può interferire con la circolazione di sangue e fluidi, abbassando la funzione oculare. Tutte le emozioni possono danneggiare la corretta circolazione del Qi, del Sangue e dei fluidi del corpo in svariate misure.”
Motivo per il quale l’agopuntura come tecnica armonizzante emozionale e del Qi, insieme al Qi Gong e a numerose tecniche Marziali e Orientali sono un supporto da non sottovalutare come terapia complementare di sostegno in tutte le patologie oculari croniche degenerative.