In termini di Medicina cinese si parla spesso di armonizzare le energie interne, in termini più fisici e meccanici e quindi muscolo-scheletrici si parla spesso di reset posturale. Un termine affascinante che da’ immediata fiducia come la parola armonizzare. Ma cosa significa esattamente in termini pratici e comprensibili a tutti?
Partiamo dal concetto che il corpo fisico è uno strumento che segue sul piano macroscopico leggi prevalentemente meccaniche che per risparmio energetico tendono a ripetersi invariate e immutate nel tempo.
Quindi? Ecco per semplificare al massimo, immaginiamo che per andare da casa nostra al supermercato noi si conosca una sola strada e per anni si percorra sempre quella senza sapere minimamente che è la più lunga di tutte.
Ecco: quando il corpo per un trauma fisico o psichico oppure per abitudini posturali inveterate o ancora a causa di una deformazione ossea sceglie un modo di muoversi nello spazio, quella scelta è generalmente dettata da un risparmio energetico locale e di solito mai il migliore per l’equilibrio fisico generale. Il corpo fisico possiede il difetto degli uomini: pensa in piccolo e a compartimenti stagni; se un muscolo fa male perchè accorciato lo useremo meno degli altri e diventerà sempre più corto. Con il tempo un qualunque squilibrio porterà alcuni muscoli a indebolirsi e altri a rinforzarsi, alcuni ad accorciarsi e altri ad allungarsi eccessivamente. Il tutto in un’abitudine motoria che assomiglia al nostro inconsapevole viaggio da casa al supermercato.
In termini funzionali esiste una strada neurochimica consolidata e abituale che passa da un neurone all’altro e si trasforma in movimento preciso sempre uguale a se stesso. Un tecnico di computer lo definirebbe loop, un neurofisiologo lo chiamerebbe pattern motorio. Possiamo rompere questo schema meccanico ripetitivo? Certo. Un buon fisioterapista è colui che cerca attraverso il movimento di addestrare la persona a un movimento diverso. Esistono poi dei punti e delle manovre fisiche che attivano il reset posturale come sul computer. La adeguata stimolazione di questi punti facilita la possibilità di una integrazione motoria corretta e quindi la possibilità di sperimentare sul piano neurochimico e neurofisiologico nuove strade per eseguire i movimenti migliori per l’intero corpo.
Un lavoro faticoso perchè cambiare un abitudine è sempre difficile in quanto serve energia supplementare ma un cambiamento assolutamente possibile grazie anche alla presenza di queste aree anatomiche nascoste nel corpo, in molti casi facilmente raggiungibili anche in autotrattamento. Sono punti che i posturologi e i chinesiologi definiscono reset point magicamente inseriti nel nostro corpo. Non è fantastico il modo in cui siamo stati creati?