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05/02/19
La sfera emotiva nel percorso di guarigione
16/05/19Fegato imperatore della primavera

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Termini e Condizioni
In medicina cinese quando dici primavera dici “fegato”, quando dici fegato dici “legno”, quando dici legno dici “verde”. Un mondo di fantastiche nozioni che vedrete sono tutte collegate tra di loro e trovano poi riscontro in moltissimi aspetti della vita e dalla salute e nelle più accreditate e recenti scoperte delle medicina moderna.
Partiamo dal calendario e dall’orologio cinese; la primavera per il calendario cinese corrisponde all’arrivo del nuovo anno, il nuovo inizio da parte del mondo vegetale nel quale siamo immersi e che si era messo in riposo da novembre con l’arrivo dell’inverno. Un ciclo che non segue il numero dei mesi, 12 quindi 1, ma che segue la natura e il suo ritmo di fondo.
Per l’orario è la stessa cosa: l’inizio del giorno inteso come primavera del giorno, inizia non dopo la mezzanotte quando è notte fonda ma dopo le 3 del mattino. Secondo il ritmo circardiano l’energia massima del fegato corrisponde all’orario che va dalle 01.00 alle 03.00 del mattino. Un orario assai interressante sotto il profilo medico.
In questa ora per esempio sono tantissimi i pazienti che si svegliano e non riescono più ad addormentarsi e non si tratta di un segno di intelligenza come si può leggere su alcuni rotocalchi ma di un segno di disagio del fegato appunto. In questo orario si dice che il fegato si rigenera e per questo motivo è importante riposare e dormire profondamente. Lo dicono i testi di antica medicina cinese e lo dice la nuova scienza bioumorale. Secondo recenti studi il fegato ha un picco di secrezione di IGF.1 proprio in questa finestra di orario in risposta alla secrezione di GH (ormone somatotropo) secreto dall’ipofisi. E questo picco è tanto più valido quanto più profondo è il nostro sonno.
E’ ormai noto che la quantità di questo ormone è fondamentale per numerosi fattori, in primis la salute del fegato in quanto riduce l’accumulo di glicogeno e di grassi nel suo interno (se vogliamo parlare in modo semplice lo alleggerisce), in secondo luogo migliora il trofismo di muscoli e ossa nell’adulto ovvero migliora la capacità di avere una valida massa muscolare e una solida impalcatura ossea a discapito della grasso corporeo. l’Eden degli sportivi e di tutti gli uomini, donne, giovani e anziani del pianeta.
Ovviamente abbiamo provato non senza effetti collaterali ad usare il GH e anche l’Arginina per stimolare la produzione da parte del fegato di IGF 1 ma non senza effetti collaterali; la verità è che il lavoro del fegato sano in queste ore notturne non è sostituibile da nessun farmaco o sostanza aggiunta alla dieta.
Ecco che stimolarne la funzione e la vascolarizzazione con l’agopuntura, con tecniche respiratorie che aprano bene il costato durante la fase inspiratoria e lo spremano bene durante la fase espiratoria, insieme ad un’attività motoria moderata e ad una sana dieta che riduca al minimo zuccheri e grassi saturi soprattutto alla sera, sono insostituibili.
Ma non basta; lo sappiamo tutti che non basta. Anche le emozioni veicolano informazioni nutritive o tossiche per il fegato quindi non è sufficiente limitare i farmaci, gli alcolici e una buona dieta: il lavoro è più complesso di cosi. Anche una dieta eccessivamente rigorosa e sempre uguale a se stessa può danneggiare il fegato in quanto lo costringe a regole che gli stanno troppo strette; il fegato è libertà per antonomasia. Tutto quello che è novità, fantasie, sessualità, uscita da una routine, soluzioni propositive, attività motoria magari nella natura quindi in contatto con l’elemento legno giova al fegato.
Quando si parla di collera si parla di fegato, la collera come emozione non è errata a prescindere, essa possiede una grande utilità nel liberare l’individuo oppresso da catene, in questo caso essa è proprio l’espressione del senso di libertà del fegato e non gli reca danni: tutt’altro lo sarà maggiormente trattenerla nella sua uscita. Tuttavia la collera può diventare un modo di sentirsi superiori o un modo di controllare la situazione esterna, ovvero un’emozione che non porta a una soluzione ma che si autoalimenta in modo cronico senza via di uscita; in questo caso diventa emozione patologica che disturba grandemente il fegato la cui natura è proprio il cambiamento, la creatività e la nostra trasformazione anche in senso evolutivo. Da non dimenticare che anche un importante lutto non superato oppure la tristezza cronica che si accompagna a stati depressivi patologici possono danneggiare direttamente il fegato ben al di là del concetto di cattiva alimentazione.
Infine anche la genetica e la nostra costituzione ci influenzeranno grandemente ma oggi sappiamo dalla biogenetica che anche noi possiamo influenzarla con un buon comportamento, ricordiamo infine che esistono diverse ricette fitoterapiche e rimedi fitoterapici semplici, utilissimi al fegato dai quali possiamo trarre giovamento soprattutto se dosati e prescritti nel momento giusto e da un medico che sappia quello che fa.