Dopo molti anni dedicati all’utilizzo e studio dell’agopuntura nelle varie patologie ho potuto constatare che essa è davvero un grande strumento terapeutico in svariatissime patologie.
La cefalea e i dolori in primis, soprattutto se si utilizzano i microsistemi e le 5 relazioni tra i meridiani cosi come il metodo che potremmo definire di rispecchiamento olografico chiamato Mirroring Format e Reverse Mirroring Format del mitico e sempre ricordato con affetto dott. Teh -Fu Tan.
L’agopuntura migliora la funzionalità epatica e renale, intestinale, gastrica, tiroidea, ovarica solo per citare le più comunemente considerate in campo medico.
Molti colleghi non agopuntori considerano l’agopuntura utile solo in casi inquadrabili come disturbi psicosomatici per il noto e inconfutabile effetto calmante sul sistema autonomo e lo consigliano (raramente comunque) nelle patologie su base ansiosa quali gastrite, reflusso, colite, insonnia, magari quando il paziente non vuole o non riesce ad assumere farmaci, oppure quando la terapia farmacologica con riesce a limitare i disagi e il paziente richiede un aiuto diverso.
Ma che dire dei disturbi della personalità? Può l’agopuntura migliorarli?
A dispetto di quanto si tende a credere sono il problema maggiore per un agopuntore.
Vi stupirete ma è più facile migliorare il dolore in una schiena operata e gravemente compromessa sul piano artrosico che togliere il disagio sul piano emozionale quando figlio di un disturbo della personalità ben radicato.
Perché? Semplice: perché per migliorare il dolore basta far circolare l’energia e il sangue nella zona dolorosa; la condizione fisica artrosico degenerativa e l’eventuale rigidità e deformazione, quando avanzate, non si modificano fisicamente ma si modifica la percezione del dolore e la stasi loco-regionale.
Quando invece esiste un disturbo della personalità, i pensieri viaggiano in un loop mentale che si ripete sempre uguale a sé stesso, si tratta per così dire di un sistema mentale chiuso dove le idee diverse non hanno possibilità di accedere se non superficialmente ovvero si capiscono come concetti ma non riescono a modificare il loop dei pensieri che si genera ormai in modo quasi automatico. Il lavoro psicologico utile è quello di cogliere il momento giusto per far nascere un pensiero costruttivo dall’interno rendendolo sempre più forte. E’ difficilissimo molte volte sembra di aver fatto un passo avanti invece tutto svanisce rapidamente e restano i soliti pensieri a far danni.
L’agopuntura cosa può fare in termini pratici? Può limitare il chiacchiericcio della mente attraverso il noto effetto calmante e nello stesso tempo rendere i pensieri più lucidi; in questi brevi momenti è come se si aprisse una finestra capace di accogliere il pensiero nuovo, il loop mentale può interrompersi e si coglie veramente una nuova possibilità. Certo non si tratta di uno stato permanente, ecco perché in questi casi è indispensabile un lavoro su sé stessi con un professionista capace di cogliere i momenti giusti per costruire in profondità un modo sano di usare i pensieri e gli strumenti per individuare sul nascere i pensieri distruttivi.
Analogamente la schiena operata e gravemente deformata e artrosica dovrà anch’essa muoversi in modo corretto evitando posizione sbagliate e potenziando i muscoli stabilizzatori e antigravitari. Genericamente possiamo dire che qualunque situazione patologica quando stabilizzata dovrebbe essere inquadrata a 360 gradi con un lavoro continuativo nel tempo.
Dimentichiamoci le tanto amate, rassicuranti e comode frasi” facciamo 5/10 sedute e vediamo come va”.