Capita spesso di avere pazienti che soffrono di sinusiti croniche e recidivanti che si trovano a convivere nel migliore dei casi con un senso di chiusura nasale e di oppressione al viso che nelle fasi acute diventa un dolore facciale vero e proprio.
Nelle situazioni ormai avanzate i pazienti hanno già fatto diversi esami che evidenziano i seni paranasali ostruiti da catarro e le mucose nasali ipertrofiche. Nella maggioranza dei casi le cure sono a base di antibiotici spesso aspecifici (ovvero fatti senza prima eseguire un tampone con antibiogramma) e a base di spray o inalazioni cortisoniche per ridurre lo stato infiammatorio delle mucose, per arrivare molto frequentemente al trattamento chirurgico non solo quando esistono deviazioni del setto ma anche per la presenza di polipi e di franche escrescenze delle mucose secondarie all’infiammazione cronica tali da ostruire la via respiratoria in modo severo.
Non solo per il gusto di parafrasare, credo personalmente che quello che spesso manca sia una visione di più ampio respiro che inizi come sempre dai primissimi sintomi.
Il respiro è per l’uomo uno dei tre punti di ricarica energetica e di nutrimento, quali sono gli altri? Il cibo ovviamente e le emozioni ma questo lo sapevate già. Torniamo al respiro; respirare correttamente è uno dei punti di forza e di lavoro della maggioranza delle antiche pratiche e discipline orientali.
Scientificamente tutti sappiamo che l’ossigeno è necessario per la vita e che sono i polmoni e l’intero albero respiratorio dal naso agli alveoli a veicolarlo nel sangue. Quello che ci si dimentica è che ogni singola cellula del nostro corpo respira, capiamoci non dobbiamo pensare che la cellula sia dotata di un polmone e un naso ma esiste un sistema respiratorio in ogni particella vivente ovvero in ogni cellula.
Poca importanza invece viene data al respiro e all’educazione dello stesso; a meno che non abbiate fatto corsi di canto oppure di recitazione oppure non siate sportivi il respiro è decisamente sotto valutato. Il respiro ha la sfortuna (ma anche la fortuna) di essere una funzione automatica ossia una dotazione standard che come un motorino indipendente lavora a nostra insaputa qualunque cosa si faccia.
La conoscenza del respiro e la sua pratica sono invece una fonte di grandi possibilità energetiche e terapeutiche poco valutate perchè poco visibili dall’esterno. Grande importanza ovviamente avrà la qualità dell’aria che respiriamo. Anche di questo si parla troppo poco, con la tecnologia di cui siamo in possesso potremmo pulire l’aria in alcuni ambienti in modo perfetto, ridurre gli idrocarburi dei veicoli e del riscaldamento come di molte industrie. Sicuramente respirare in un bosco e respirare in un parco e in una strada in centro città non possono avere lo stesso valore e soprattutto lo stesso effetto sul corpo.
Ma torniamo al nostro naso: non aspettate che arrivi il grande freddo e le infezioni virali più comuni parainfluenzali e influenzali. Iniziate a pulirlo bene tutte le sere prima di andare a letto. Non limitatevi a pulire il viso e i denti, munitevi di uno spray a base di acqua termale o acqua marina e fate delle abbondanti irrigazioni preferibilmente da sdraiati in modo da fare entrare l’acqua più in profondità possibile. Seconda raccomandazione utile, massaggiate regolarmente e con vigore; il solco nasogeniale, la radice del naso, la fronte, gli zigomi e i lobi delle orecchie.
Imparate la tecnica detta “nadi shodhana”, meglio se direttamente da un insegnate di yoga professionale.
Usate regolarmente e più volte al giorno l’olio di Ravensara che potete odorare direttamente dalla bottiglietta e che vi consiglio di avere sempre con voi a portata di mano. Umidificate l’ambiente dove vivete e disperdete altri oli essenziali con proprietà antivirali e antibatteriche come il Timo.
Evitate il più possibile di mangiare cibi dolci, latticini, spremute di arancia e cibi sistematicamente freddi (insalate, verdure crude, pesce crudo); in questo modo potrete limitare grandemente la formazione di catarri. Sfruttate il sapore piccante soprattutto quando avete preso freddo per il suo fondamentale effetto diaforetico (permette di fare uscire il freddo). Noterete che una zuppa piccante con zenzero e peperoncino dopo una passeggiata all’aria fredda vi farà colare immediatamente il naso e ve lo libererà all’istante.
Infine sia l’agopuntura che alcuni rimedi fitoterapici specifici per la sinusite possono decongestionare in maniera profonda e definitiva il vostro naso, lavorando anche sulla costituzione che l’ha generata. Potreste semplicemente ricominciare a respirare come si deve e in alcuni casi ricominciare a sentire i profumi e le sensazioni fondamentali che dal naso ci arrivano come importanti messaggeri capaci di orientarci verso ciò che ci fa bene e allontanarci invece da ciò che ci nuoce in senso lato.