Secondo il calendario cinese con il 7 Novembre l’inverno è già iniziato; in quel giorno in molti paesi Europei a bassa quota si è mostrata la primissima nevicata. Una cosa curiosa questa, mi ricordo che a febbraio di quest’anno con il primo giorno di primavera del calendario lunare ho potuto ascoltare i primi tuoni durante quasi tutta la notte.
E il tuono sta alla primavera come la neve all’inverno, non trovate?
Questo per dire che la natura si presenta puntuale ai suoi appuntamenti anche se molte volte non ce ne accorgiamo per niente e potrei aggiungere che sono molte le piccole cose di cui neanche ci accorgiamo più. Con San Martino il mondo contadino ricoverava il bestiame e si preparava per l’inverno, il mondo moderno corre al lavoro accorgendosi tuttalpiù di quanto le giornate si siano accorciate e le temperature serali e mattutine siano in discesa.
L’elemento di questa stagione è l’acqua e il suo trigramma formato da due linee spezzate yin che racchiudono una linea intera yang, ci da la prima grande informazione; lo yang si trova dentro, la forza è nascosta all’interno. Ed è proprio all’interno che anche noi dobbiamo andare esattamente come gli alberi.
La mia insegnante di yoga dice con un meraviglioso accento californiano che è il cuore che dobbiamo accendere e ammorbidire e questa direzione è quella che ci consente in primis di entrare dentro di noi, non attraverso la mente che spesso ci lascia fuori da noi stessi, totalmente frammentati e ancorati al mondo delle aspettative e del giudizio. Il cuore inteso come dimora del sé ci consente di vedere la dimensione di noi stessi e la nostra forza.
L’asse cuore-rene, conosciuto come Shao Yin è un equilibrio tra fuoco e acqua, dove l’acqua controlla il fuoco e il fuoco riscalda l’acqua facendola circolare in tutto il corpo. Entrando nel cuore possiamo contenere la paura e il senso di incertezza sul nostro avvenire, la paura della morte e dell’invecchiamento che sono collegati con il rene.
Accendere le candele e le luminarie altro non è che un simbolo, un gesto che in questa stagione più che in altre dovremmo compiere dentro di noi nella nostra vera casa, il cuore. Per evitare efficacemente le malattie da raffreddamento la prima cosa è restare attenti e svegli.
I virus quando si trovano sulla soglia del nostro corpo possono ancora essere combattuti con le nostre energie difensive, il prurito in gola e nelle narici, la pelle d’oca e i brividi possono essere i primissimi segni di allerta. In questo caso riscaldare immediatamente il corpo e farlo sudare è un ottimo sistema per far uscire il patogeno. Un te caldo al pepe e cannella, oppure un brodo caldo e piccante oppure una tisana bollente allo zenzero sono validissimi strumenti dietetici capaci di buttare fuori il freddo dalla superficie. L’utilizzo di alcuni oli essenziali per disinfettare l’ambiente con il timo e il ravensara; sono ottimi antivirali. Anche alcune sostanze fitoterapiche possono aiutarci se prese al momento giusto.
Alcuni gesti comunemente considerati come efficaci in caso di raffreddore sono invece da evitare: una grossa spremuta di arancia per esempio raffredderebbe ulteriormente il corpo e una bella tazzona di latte caldo con miele favorirebbe la formazione dei catarri.
Diversamente quando il virus influenzale è entrato tutti lo sentiamo arrivare come una bastonata, ci sentiamo stanchissimi e doloranti ed è proprio in questa situazione che non serve fare gli eroi. La cosa più sensata è riposare e dormire il più possibile meglio se con dei rimedi fitoterapici specifici per ottimizzare la risposta del corpo. Ma soprattutto cerchiamo di non resistere inutilmente per ore al lavoro diffondendo così il virus ad un numero maggiore di persone. La vaccinazione antiinfluenzale si pone come primissimo obiettivo la limitazione dell’infezione in senso endemico e su questo aspetto credo che dovremmo lavorare con una sensibilizzazione maggiore sul senso di responsabilità nei confronti del prossimo.
Buon inizio inverno a tutti.