Il porro sostituisce da anni l’aglio e la cipolla nella mia personale cucina domestica e ora vi spiego perché…
Il suo nome è Allium Porrum e la sua famiglia è appunto la stessa delle sue sorelle più famose e usate, aglio e cipolla.
Le primissime coltivazioni documentate sembrano risalire all’epoca egizia e alcuni studiosi sono convinti che che le sue origini fossero celtiche risalenti addirittura a 3000 anni a.C.
Furono pare i Romani a portare il porro in Europa e sono diversi in quell’epoca gli utilizzi del porro per scopi terapeutici: “giova al sonno e alla voce” diceva Plinio il Vecchio, “allenta il nodo nuziale” diceva nei suoi Epigrammi Marziale alludendo alle sue qualità afrodisiache.
Ne “Il tesoro della sanità” scritto molto più avanti dal medico Castore Durante si legge: “provoca l’urina, facilita le mestruazioni, dissolve la ventosità, stimola Venere, cotto con le mele pulisce i polmoni , riduce l’asma, mangiato con il sale purga lo stomaco, cotto con la cenere risolve il mal di testa, toglie l’ubriachezza, sana i dolori colici, sana la tosse, migliora la voce e fa feconde le donne“.
Oggi il porro viene considerato un alimento ipocalorico, privo di colesterolo e molto ricco di minerali, fra cui il magnesio utile al cuore e ai muscoli, la silice e il calcio capaci di nutrire e rinforzare le ossa e l’acido fosforico che giova al sistema nervoso. Sono infine confermate le sue proprietà diuretiche, lassative, antigottose, antiemorroidarie. Rafforza il sistema immunitario, abbassa il livello di colesterolo, si considera utile nella prevenzione contro il cancro.
E per finire utile per la pelle che mantiene fresca e elastica.
Un alimento dai mille volti e proprietà che può quindi essere usato con tranquillità e allegria nelle diete dimagranti arricchendo di gusto e profumo i nostri piatti estivi.