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Agopuntura: pensiero scientifico o filosofico?

Le informazioni contenute in questo sito non possono ASSOLUTAMENTE sostituire una visita o il parere forniti dal proprio medico o specialista, ne sostituire, modificare o affiancare eventuali terapie o cure in corso.
Termini e Condizioni

auricolo-agopunturaCome molti sanno l’agopuntura è una pratica medica eseguita esclusivamente da medici in Italia, mentre in molti altri paesi è possibile applicarla anche da parte di personale fisioterapico, osteopati o tecnici di medicina complementare come vengono chiamati in Svizzera.

Non importa in realtà questo aspetto quello che volevo affrontare oggi era il modo in cui il mondo scientifico si pone oggi di fronte all’agopuntura.

Ma facciamo un po’ di ordine; in primo luogo resta ancora difficile datare con esattezza l’inizio di questa pratica millenaria. La presenza di reperti archeologici di aghi in alcune tombe potrebbe anticipare ulteriormente l’agopuntura fino all’epoca paleolitica ma non ci è dato di sapere se questi aghi antichi fossero destinati alla medicina piuttosto che ad altri usi. I primi  aghi erano di osso e di tartaruga e solo successivamente di metallo. Ma neanche questo è realmente importante sapere con esattezza. Quello che è a mio parere importante rilevare, per quello che riguarda lo stato dell’agopuntura ai giorni nostri intesi come pratica e come studio di questa arte, è la recente e sempre maggiore distanza con il pensiero cinese e ricerca di una spiegazione scientifica del suo meccanismo di azione.

Il primo aspetto interessante è la separazione che gradualmente si è posta tra l’agopuntura auricolare e auricoloterapia dove la prima veniva considerata appartenente all’agopuntura e quindi figlia di un pensiero cinese ampio e complesso e la seconda figlia invece di un lavoro di ricerca scientifica iniziata dal Dott. Paul Nogier.

Un lavoro minuzioso di mappatura dell’orecchio basato su potenziali evocati cerebrali e sulla ricerca dei meccanismi biologici alla base dell’analgesia secondaria all’auricolopuntura.  Nogier e suoi collaboratori definiscono un percorso nervoso tra orecchio e l’intero corpo  formato da  una via ascendente e una via discendente che si incrociano due volte; un percorso nervoso complesso basato sulla presenza di un microsistema ormonale auricolare e un circuito nervoso ipotalamo corticale.

E’ stata dimostrata la corrispondenza precisa tra omuncolo sensitivo della corteccia cerebrale sensoriale e le aree dell’orecchio che può essere visto come la figura di un feto in posizione capovolta.

Corrispondenze anatomiche che poi si sono ulteriormente consolidate con l’origine embriologica dell’orecchio le cui parti di origine endodermica corrispondono agli organi interni del corpo appunto di origine endodermica, la parte mesodermica  invece ai muscoli e al sistema connettivale e infine la parte ectodermica corrisponde alle ossa, agli occhi alle orecchie e all’encefalo.

Le zone di auricoloterapia e di agopuntura sono state studiate e corrispondono a zone di resistenza elettrica tanto maggiore quanto è dolente o alterata l’area fisica corrispondente alla regione auricolare. Ecco che l’orecchio è diventata un’importante sede di valutazione semiotica non solo in sede di trattamento (si sceglie sempre di trattare la zona auricolare più sensibile alla pressione) ma anche sul fronte diagnostico: è infatti possibile riscontrare la possibilità di lesioni tumorali interne o patologie cardiache costituzionali anche solo dalla forma dell’orecchio.

Come vedete l’auricoloterapia è stata a lungo studiata e sale di gradino sul piano della considerazione scientifica dove non a caso viene chiamata reflessologia auricolare, in cui l’orecchio è considerato come un microsistema riflesso di grande supporto nell’analgesia ma anche nella disintossicazione da sostanze farmacologiche.

Anche l’intero corpo dell’agopuntura muove i suoi passi in questa direzione, con lavori scientifici di notevole rilievo clinico. Esistono  numerosi altri microsistemi dove l’intero corpo viene rappresentato in modo simile a una rappresentazione frattale.

Se poi vogliamo ben guardare anche il pensiero cinese definito filosofico non ha nulla di religioso come molti credono. Lo yin e lo yang sono da intendere come delle coordinate, per localizzarci nello spazio e nel tempo con grande precisione sono il “+” e il “-” della matematica sono il “segnale/assenza di segnale”  di tutta la nostra tecnologia.

E lo stesso vale per i 5 elementi: sono tutto quello che ci circonda, sono la materia di cui siamo composti, sono le 4 relazioni che abbiamo con le cose e le persone dove noi siamo al centro, controlliamo e veniamo controllati, nutriamo e veniamo nutriti come qualunque sistema vivente.

La scienza ci ha dimostrato che non esiste il vuoto assoluto e che nel centro della materia più densa si trova il vuoto: ogni assoluto contiene il seme del suo contrario. Tutto si muove, nulla è fermo.

L’unica certezza che possiamo avere è che non vi è nulla di certo. Questa non è filosofia ma scienza!

Molti passi ancora dobbiamo compiere per realizzare che la mente razionale si completa con la mente intuitiva esattamente come lo yin con lo yang. Questo non ci deve dare lo spunto per applicare un qualunquismo terapeutico di basso rilievo: l’antico pensiero cinese è complesso e ampio quanto la matematica e richiede un studio approfondito e serio della materia. Ritengo pericolosa questa progressiva occidentalizzazione dell’agopuntura che peraltro avviene  in primo luogo proprio in Cina e forse nel peggiore dei modi.

Immagino che anche questo faccia parte di un percorso in divenire che prima o poi cambierà di polarità ma non prima di essere giunti al suo massimo sviluppo. Allora, come in una spirale che idealmente è il percorso della nostra crescita, saliremo di un gradino.

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