Sono moltissime ormai le posizioni che assumiamo durante le nostre interminabili giornate lavorative con effetti negativi sulla nostra muscolatura antigravitaria. Si perché non ci limitiamo più a stare seduti per lavorare ( minimo 8 ore) e recarci al lavoro ( minimo 1 ora al giorno), stiamo seduti poi per innumerevoli ore davanti al pc, davanti alla tv e dulcis in fondo incrociamo gli occhi a notte fonda sui nostri smartphone.
I muscoli del collo e del rachide in toto, i muscoli addominali e tutti i muscoli estensori delle gambe si ritrovano ad essere stimolati sempre di meno diventando gradualmente ipotonici ovvero incapaci di resistere allo sforzo. Il tono muscolare dovrebbe essere un meccanismo riflesso capace di garantire al muscolo un minimo di tonicità presente anche a riposo atto a garantire la fuga e quindi la conservazione della specie.
Osserviamo gli animali: sono pronti a scattare velocissimi al minimo rumore o allerta e nello stesso tempo sono capaci di rilassarsi in un modo invidiabile. Essi sfruttano al meglio il tono muscolare e la capacità di rilassarsi. Si tratta di due opposti perfettamente bilanciati, in grado come lo yin e lo yang (ovvero il Tai Ji Tu) di trasformarsi velocemente l’uno nell’altro, in modo assolutamente naturale.
Ora guardiamo gli essere umani, troviamo esemplari seduti mollemente sulle sedie incapaci di mantenere la posizione seduta o eretta in modo corretto per più di pochi secondi. A fianco a questi esemplari troviamo persone incapaci di rilassarsi per più 10 minuti in condizione di totale relax.
Cosa è successo alla nostra specie? In termini semplicistici direi che abbiamo perso totalmente l’equilibrio e il dinamismo naturale rappresentato dal tai ji tu ( legge dello yin e dello yang), non siamo più capaci di cambiare polarità perché siamo involontariamente caduti in un estremo o in un altro.
Troppo distanti dal corpo e dalla possibilità di ascoltarci e di sentire i nostri muscoli perché attenti solamente ai nostri pensieri e alla nostra mente, ci stiamo allontanando dall’equilibrio naturale e non ci accorgiamo affatto di quanto ci sta accadendo.
Durante le sedute di risveglio motorio che faccio fare ai miei pazienti e durante le sedute individuali di correzione postulare invito i miei pazienti a tre grandi regole.
La prima è quella di stare seduti come se dovessimo scattare in piedi da un momento all’altro mettendoci sull’attenti all’arrivo del comandante.
La seconda è quella di stare in piedi senza sentire il peso del nostro corpo, come se fossimo esseri alati, sospesi a pochi millimetri dal suolo.
La terza è quella di camminare come se dovessimo partire a correre in uno scatto simili a una leonessa dietro alla sua gazzella.
Si tratta di tre immagini suggestive capaci di attivare in modo immediato e riflesso il tono muscolare sui nostri muscoli antigravitari. Vi assicuro che sentirete immediatamente una enorme differenza, la mente in questo caso ci riporta al nostro corpo attraverso un atto volontario e consapevole.
I muscoli antigravitari ci garantiscono la possibilità di assumere e mantenere la stazione eretta, un fatto che evolutivamente ci dona la possibilità di guardare avanti e di volgere lo sguardo al cielo, di crescere in altezza di elevarci. Si tratta certamente di uno sforzo, non vi sono dubbi sulla questione.
Quindi a tutti i pazienti che mi guardano con sguardo invocante la pietà dicendomi “Ma dottoressa non posso mica stare così tutto il tempo è troppo faticoso !” rispondo; si è faticoso ma vi assicuro che se tutti i giorni ci adoperiamo per controllare con attenzione la nostra postura faremo sempre meno fatica e sentiremo sempre più energia e forza, ci sentiremo meno stanchi, più sicuri di noi stessi, avremo un aspetto decisamente più nobile.
E soprattutto avremo recuperato un contatto fondamentale con il nostro corpo e con quello che internamente conteniamo, avremo pacificato lo yin con lo yang e quando dovremo riposare lo faremo molto più profondamente.
Provare per credere