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Termini e Condizioni
Mi capita sempre più di frequente di avere pazienti che non avendo vincoli matrimoniali o famigliari sono in realtà molto meno attenti alle loro esigenze personali. Sono per così dire ancora più schiavi del lavoro, con orari e ritmi lavorativi senza soste e nessuno spazio da dedicare ad altro.
Non tornano casa in tempo per mangiare con i figli, non escono la domenica in bicicletta con loro, non vanno al mare e in montagna nelle occasioni comandate dal calendario scolastico. Insomma non hanno altro che il lavoro e fanno una gran fatica a staccarsi da esso. Sono più liberi ma più intrappolati nel loro ruolo e di solito sono meno attenti alla loro salute e a come si alimentano perché non devono essere di esempio a nessuno e invecchiare bene non è un dovere nei confronti che di sé stessi.
A questa particolare categoria di persone, un po scherzosamente chiedo di lanciarsi in una nuova avventura umanitaria: quella di adottarsi.
Imparando a rivolgersi a loro stesse come se fossero bambini di cui occuparsi (e di cui avere cura, ovviamente). In questa adozione per niente a distanza ma piuttosto ravvicinata per così dire a chilometro zero, il soggetto adulto si preoccuperà di avere delle pause ricreative, dei tempi da dedicare alle passioni e alla salute in senso lato.
Dovrà imparare a proteggersi dalle abitudini malsane, iniziando gradualmente a concedersi il lusso di ascoltarsi e di entrare in contatto con le proprie paure, ambizioni, passioni e debolezze. Per fare questo ci vuole tempo e tanto tanto amore per non giudicarsi ma accarezzarsi e nutrirsi di quello di cui sentiamo di avere più bisogno.
Senza questo atteggiamento il rischio è quello di vivere costantemente come delle macchine da lavoro, la mancanza di una relazione sentimentale può generare questo senso di impersonalità apparentemente buono ma che rischia di essere molto nocivo per la salute in genere. Il single che esce da una storia importante questo lo sa molto bene e di solito si concede quello che ritiene gli sia più utile. Più a rischio sono invece coloro che non hanno mai avuto relazioni importanti oppure coloro che subiscono un abbandono loro malgrado.
L’idea di adottarci resta comunque un’ottima raccomandazione per tutti, nessuno escluso, un modo per restare in contatto con noi stessi alla stessa stregua di una madre che ci nutre e protegge e di un padre che stimola e sostiene i nostri talenti e ambizioni.
Un modo per restare svegli e attenti nei confronti del nostro corpo e del nostro mondo interiore come farebbe un un perfetto maggiordomo di casa, con amore e dedizione.