La fitoterapia cinese, come ho scritto in altri post, opera su una ricchezza inesauribile di sostanze ad elevato potere terapeutico e, se ben usate, a minor rischio di generare effetti collaterali rispetto alla farmacologia classica .
In antichità la fitoterapia si usava per cataplasmi, bagni di vapore, unguenti e impiastri vari. Per lo più maleodoranti, appicicosi o capaci di sporcare abiti e indumenti. Trattamenti scomodi e difficili da utilizzare sia per la loro preparazione che per la loro applicazione topica che richiede tempi lunghi che nessuno si può più permettere.
Gli estratti secchi sono stati il sistema migliore per consentire l’utilizzo di ricette fitoterapiche antiche a dosaggi discretamente alti senza dover ricorrere a decotti ma semplicemente sciogliendo l’estratto in acqua o magari anche in forma incapsulata togliendo in questo modo il sapore talora non gradito e aggiungendo la facilità di trasporto della terapia fuori casa.
Per le applicazioni topiche gli estratti secchi vengono sciolti in acqua e trasformati in gel ottenendo in questo modo sostanze di facile consumo e di grande effetto terapeutico. Giusto per capire l’enorme quantità di sostanze studiate durante la disnastia Ming che risale al 1578, Li Shi Zhen scrisse uno dei più importanti testi di fitoterapia cinese per il quale impiegò oltre 27 anni. Il testo si chiamava Ben Cao Gan Mu e descriveva e illustrava, pensate, ben 1,892 singole sostanze fitoterapiche e 11,000 formule o ricette fitoterapiche.
Un lavoro monumentale che poi è stato rivisto e modificato in seguito focalizzando l’attenzione su un numero minore di sostanze e di ricette che pur resta un numero decisamente elevatissimo e ben al di là del numero di sostanze farmacologiche e fitoterapiche conosciute in occidente.
Per ogni pianta si consideravano le diverse parti anatomiche come sostanze totalmente differenti: radici, corteccia, rami, foglie, fiori, frutto, seme. Della stessa sostanza si considerava la differenza tra sostanza fresca e secca, la differenza di maturazione e la differenza tra diverse regioni della Cina.
A parte i nomi che potete immaginare essendo in cinese sono praticamente impossibili da ricordare si tratta di una materia nella quale anche dopo anni di studio ci si sente sempre incompiuti e non sufficientemente preparati. Ecco perchè non è facile per un medico esperto in questo settore accettare facilmente i preparati pronti, a basso dosaggio e spacciati come utili un pò per tutti e per tutto.
Come ad esempio nel caso del Ganoderma o Ling Zhi o Reishi, un fungo conosciuto per il suoi numerosi effetti terapeutici, dei quali, fra i più accreditati, ricordiamo: effetti antineoplastici, su patologie dermatologiche anche severe, immunostimolanti, antibiotici, antidiabetici, analgesici, anti asmatici, espettoranti, epatoprotettivi, anticolesterolimici, contro l’ipertensione arteriosa e la neuroastenia. Questi solo per enunciare le azioni più conosciute.
Il ganoderma è solo una delle innumerevoli sostanze la cui azione terapeutica se ben utilizzata è fantastica, inoltre essendo neutra ovvero non calda ne fredda è molto maneggevole e si può usare su diverse tipologie di pazienti. Per questo sono già molte le aziende che con il ganoderma stanno costruendo un business meraviglioso di prodotti pronti e di facile consumo quotidiano.
Oggigiorno grazie alle preparazioni in gel è possibile ottenere sostanze fitoterapiche meravigliose utilissime sia in campo estetico, che per patologie cutanee o muscoloscheletriche. E’ possibile usare sostanze che muovono energeticamente il sangue e l’energia, da applicare sulle regioni dolorose senza nessun rischio di gastrite, un effetto collaterale invece possibile anche se poco considerato dei gel a base di FANS. Per gli edemi e il gonfiore è possibile drenare i liquidi in eccesso e muovere il sangue con grande efficacia.
E’ inoltre possibile confezionare gel per problemi cutanei specifici, eczemi, dermatiti atopiche, micosi del cuoio capelluto e usare alcune sostanze anche a scopo estetico con costi accessibili e benefici molto più evidenti. Sono tantisime le sostanze che nutrono, idratano in profondità e hanno una potente azione antiossidantela sulla pelle. Il Ren Shen conosciuto come Radix Ginseng per esempio è considerato un ottimo rivitalizzante; una volta applicato sulla pelle si percepisce come un lievissimo formicolio che corrisponde ad un aumento del metabolismo cellulare.
Presto saranno tantissime le ditte di cosmesi a farne uso, per ora, trattandosi di sostanze per lo più sconosciute (ad eccezione di alcune come il ginseng diventate famose anche da noi), si tratta di un mercato ancora vergine ma che merita a mio parere di essere sfruttato per la sua grande efficacia, basso costo e assente o irrilevante quantità di effetti collaterali.
Una possibilità terapeutica che necessita magari di un piccolo impegno da parte del medico prescrittore e del farmacista ma che merita di essere utilizzata soprattutto in situazioni patologiche dolorose e dermatologiche severe.