Il fibroma uterino è una formazione assolutamente benigna che colpisce il tessuto muscolare dell’utero. Si tratta di uno dei tumori più benigni e più comuni nella popolazione femminile. Un tempo chi ne soffriva veniva sistematicamente operato con isterectomia ovvero con resezione uterina completa non senza provocare disturbi a carico dell’intero pavimento pelvico come il prolasso vaginale oppure incontinenza urinaria precoce.
Oggi l’isterectomia totale è sostituita quando possibile da interventi di isterectomia parziali e mirati sul tessuto fibromatoso eccedente. L’intervento chirurgico è consigliato soprattutto nelle donne che presentano voluminosi fibromi oppure in caso di fibromi anche più ridotti ma che potrebbero aumentare nel corso di una gravidanza ingombrando lo spazio fetale.
Non sarebbe a parere di numerosi ginecologi invece indicata l’operazione chirurgica solo per trattare le menorragie ovvero le perdite ematiche uterine troppo abbondanti o troppo prolungate. Sono frequentissime le donne con fibromi anche piccoli che soffrono di cicli emorragici definiti metrorragie o di cicli mestruali interminabili debilitanti sia per la salute che per il tono dell’umore.
Lo stilicidio contino anche se di poche gocce come la perdita massiccia di sangue sono entrambe responsabili con il tempo di forme più o meno severe di anemia che in fase di premenopausa possono anche peggiorare ulteriormente diventando francamente invalidanti.
La ridotta quantità di sangue e di emoglobina può influenzare il tono dell’umore oltre che le risposte immunitarie in senso lato e generare non solo stanchezza e spossatezza ma anche patologie di altra natura. Nella medicina cinese poco sangue genera a sua volta una incapacità di controllarne le perdite e quindi una sorta di circolo vizioso anemizzante. Inoltre poco sangue uguale poca energia e poca possibilità di movimento e quindi di circolazione è frequente osservare una sorta di calore vuoto simile a quello della menopausa, con vampate e agitazione; questi disturbi sono di grado variabile a seconda della costituzione dalla paziente.
Correggere questo importante vuoto di sangue è comunque in qualunque modo lo si voglia vedere fondamentale per la salute fisica e mentale della donna che ne soffre. La fitoterapia cinese è un ottimo rimedio per facilitare la ricostruzione del sangue e dell’energia persa esistono ricette mirate non solo al vuoto di sangue cronico ma anche al vuoto dovuto a perdite come in questo caso. Inoltre esistono numerose ricette antiche mirate alla circolazione energetica in regione pelvica capaci di limitare la stasi e il ristagno di sangue in utero.
Lo stesso risultalto di potenziamento della sintesi di nuovo sangue e di ridotta predisposizione a perderlo si può ottenere attraverso l’agopuntura e le due terapie fatte simultaneamente sono in grado di allungare il ciclo che tende ad accorciarsi in modo eccessivo spesso sotto ai 21 giorni e limitarne la durata frequentemente superiore ai i 7-10 giorni e la quantità di sangue complessivamente perso.
Esistono infine ricette fitoterapiche specifiche per arrestare l’emorragia uterina in corso e trattamenti di agopuntura mirati anch’essi all’arresto dell’eccessiva perdita di sangue mestruale entrambi applicabili al bisogno.
Il miglioramento dell’emocromo ottenuto con la fitoterapia cinese è riscontrabile in meno di 20 giorni con semplici esami del sangue e a confronto di una terapia a base di ferro è decisamente più tollerata e più veloce oltre che garante di un risultato più duraturo nel tempo. La paziente si sente subito meglio e meno stanca e con il passare delle sedute di agopuntura il ciclo inizia velocemente a ritornare meno lungo, meno abbondante e meno ravvicinato al precedente.
Sono in pochi i ginecologi a considerare queste terapie di supporto che possono invece se fatte correttamente limitare l’uso di terapie farmacologiche poco tollerate e soprattutto evitare l’intervento chirurgico in particolare nei fibromi di piccola dimensione e quando ormai manca poco all’arrivo della menopausa e quindi alla cessazione dei sintomi mestruali.
E’ infine giusto considerare che questa possibilità terapeutica non agisce solo sui sintomi ma se prolungata per un tempo sufficientemente lungo può ridurre le dimensioni dei fibromi o quanto meno di limitarne l’evoluzione e questi dati sono riscontrabili facilmente con semplici controlli ecografici che anche il ginecologo più dubbioso non potrà che confermare.
Strumenti antichissimi creati per le donne e a disposizione delle donne, che le donne dovrebbero conoscere per sentirsi più libere.