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La follia si può curare?

Le informazioni contenute in questo sito non possono ASSOLUTAMENTE sostituire una visita o il parere forniti dal proprio medico o specialista, ne sostituire, modificare o affiancare eventuali terapie o cure in corso.
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Non ci si può credere, gli avvenimenti del mondo politico Italiano ci hanno fatto assistere a un fine settimane che potremmo definire da follia, un caleidoscopio di eventi senza senso che hanno tristemente  e inspiegabilmente ripreso ad avere un senso anche se totalmente fasullo e totalmente fuori dalla realtà.

Come tutti sappiamo la psicosi, una volta chiamata follia, è una delle patologie più severe da curare in primis perché il più delle volte chi ne soffre difficilmente se ne rende conto e quindi non accetta le cure e tanto meno l’idea di essere malato, oppure ancora peggio passa da un medico all’altro lamentando continuamente gli stessi disturbi ma senza accettare veramente di mettersi in  cura e di assumere le terapie proposte.

Non accettano le terapie psicologiche fatte dai professionisti più esperti e non vogliono assumere i farmaci che purtroppo sono  ancora pochi e talora con severi  effetti collaterali ma assolutamente indispensabili.

Le vere e più severe malattie mentali sono quelle che non consentono a chi ne soffre di  aderire alla realtà. I pazienti si dice in termini tecnici presentano disturbi produttivi, ovvero producono e vivono in una sorta di mondo parallelo nel quale è quasi impossibile penetrare. I pazienti sentono, vedono, pensano e credono a fatti interamente prodotti dalla loro mente in modo talora completamente o parzialmente inconsapevole.

Succede poi in molti casi che chi ne soffre conduca con sé i suoi parenti stretti in un delirio collettivo. Questo perché la realtà non può essere  mai affrontata direttamente senza arrivare a uno scontro o un rifiuto da parte del paziente che può concludersi con decisioni talora brusche e violente; ecco che coloro che veramente amano oppure sono sinceramente affezionati al paziente psicotico sono gioco forza costretti ad assecondarlo in modo più o meno consapevole e cosciente per non essere allontanati o peggio aggrediti.

Ho visto il terrore negli occhi di alcune mamme davanti ai loro piccoli figli affetti da psicosi e vi assicuro che è qualcosa di terribile e di molto pericoloso per la salute dell’intero nucleo famigliare. Se ci sono più figli per esempio il rischio è che anche quelli sani vengano in un certo senso non considerati o trattati in modo non corretto per le loro personali esigenze.

Le istituzionalizzazioni, i ricoveri in strutture specializzate e gli aiuti esterni da personale competente fatti in alleanza con i parenti sono in questi casi  la soluzione più utile a tutto il nucleo famigliare. Ma quando i parenti sono coinvolti anche loro nel delirio collettivo oppure quando il soggetto nega completamente la sua patologia pur di non affrontarla, la cura e gli aiuti non sono possibili ovvero non sono in grado di raggiungere l’obbiettivo.

Il paragone con questa malattia a mio parere calza; i politici che hanno la possibilità di fare qualcosa sono tutti lontani dalla realtà e i politici che potremmo definire sani sono totalmente senza strumenti per poter fare la differenza; è come se non esistessero. Si sente parlare sempre degli stessi nomi, è un rituale malato che si autoalimenta… una patologia che potrei definire estremamente pericolosa e perniciosa; la più difficile da curare che io conosca.

 

 

 

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