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Agopuntura per trattare gli incubi e non solo

Da anni sento dire dai miei pazienti non solo che dormono di più ma che dormono meglio dopo le sedute di agopuntura. Non cambia quindi solamente la durata ma soprattutto la qualità del sonno che viene percepita come più profonda e piacevole.

E’ recentissimo il caso di una mia paziente che dopo sole 6 sedute di agopuntura eseguite per migliorare la sua fertilità in preparazione di una inseminazione assistita riferisce non solo di sentirsi molto più tranquilla e serena ma soprattutto di non soffrire più dei ricorrenti incubi o sogni  di angoscia e di tensione di cui soffriva in modo quasi costante.

In particolare sognava sempre un cane che mordeva i suoi cari o situazioni di pericolo e di forte stress che al mattino le lasciavano sempre una sensazione sgradevole che ci metteva un bel po’ ad allontanarsi dal suo pensiero. La medicina omeopatica associa un prodotto a questo tipo di sogno ricorrente ( se non mi sbaglio patognomonico per l’arnica) mentre la medicina cinese attribuisce a hun l’intero mondo onirico.

Dai testi classici si legge “Hun di giorno vive negli occhi, di notte risiede nel fegato; quando vive negli occhi esso vede, quando dimora nel fegato esso sogna“. Interessante non credete? E’ come se lo hun fosse una capacità dell’uomo di avere una visione. Dove visione corrisponde non solo all’atto di vedere ma anche di saper cogliere, intuire, percepire  ben al di là delle forme e dei colori ma nel loro profondo significato. Ecco che di giorno sapremo con uno sguardo capire una situazione e di notte con un sogno potremmo intuire messaggi più profondi. Questo ovviamente solo quando siamo in completa armonia e salute ovvero quasi mai.

Leggiamo sempre dai classici che “Lo hun segue lo shen, se lo shen non è tranquillo, integrato, ben radicato, lo hun va errando“; lo Shen è qualcosa di difficile da tradurre ma potremmo considerarlo come strettamento collegato con la vitalità e con la spiritualità  e con tutto quello che attiene al pensiero creativo. Ecco che i francesi e gli americani lo traducono in “ésprit”  e “spirit”  ovvero spirito e gli anglossassoni in “mind”  cioè mente. Lo shen risiede nel cuore e si esprime con le emozioni, ma allo stesso modo governa l’intelligenza, la consapevolezza, il pensiero lucido e la coscienza,  funzioni queste abitualmente ritenute essere confinate nella mente.

Potremmo considerare lo Shen come l’intelligenza del cuore oppure come a me piace pensare l’intelligenza del corpo dove per corpo si intende un tutto collegato con il tutto. Pensate che dai testi si diceva che un medico abile è colui che è in grado di vedere lo shen del suo paziente e che non è possibile curare un paziente se non possiede shen. Potremmo disquisire a lungo intellettualmente e filosoficamente sulle molteplici funzioni, significati e relazione dello shen. Ma quello che è importante cogliere è che ognuno di noi deve curarsi di quest’aspetto non solo quando si ammala ma sempre perchè lo shen è collegato con l’energia, il sangue e gli organi tutti.

L’uomo percepisce di essere malato solo quando i suoi sintomi si aggravano, ma la sua condizione di non completa salute o se volete armonia lo accompagna quasi sempre anche se in modo del tutto inconsapevole. Vedete in questo modo il concetto di prevenzione significa di già curarsi, muoversi verso una maggior armonia ed equilibrio.

La qualità del sonno è  importante tanto quanto la sua quantità per ogni individuo. Svegliarsi in modo irrequieto e ancora stanchi è già un sintomo che dovrebbe far suonare un campanello di “allarme salute”. Non dobbiamo aspettare di non dormire per andare  cercare delle soluzioni. Pensate poi che ci sono persone che vivono anni di insonnia prima di cercare una cura afarmacologica.

Questo in parte succede perché dalla medicina classica la cura è sempre a base di ansiolitici  a cui  mediamente si preferisce non ricorrere per non diventarne dipendenti oppure si ricorre  alla psicoterapia e a maggior ragione finchè non esistono sintomi psichici decisamente più importanti di solito si evita e spesso anche lo stesso psicologo ci dirà “ma cosa è venuto a fare da me?”oppure inizierà con l’interpretazione dei sogni a dare delle possibili spiegazioni che molto spesso troveremo solo sensate.

Invece dobbiamo imparare ad ascoltare e riconoscere che il nostro sonno turbato o non ristoratore ci segnala un disagio che deve essere corretto. L’agopuntura è un ottimo strumento per pacificare il fegato, ma anche per armonizzare i diversi organi tra di loro; il corpo  riuscirà allora a dare alla mente e alla nostra intelligenza del cuore degli spunti per ripartire e adattarsi al nuovo. Un trattamento quello dell’agopuntura che non agisce attraverso  la mente ma attraverso l’intelligenza del corpo.

Ricercare le proprie radici, nutrire il proprio cuore di emozioni positive, collegarsi a un sentire  più ampio ed esteso non confinato nella nostra piccola testa ma a qualcosa che trascende la natura squisitamente materiale, questo è già curarsi. Allentare le corde della mente e tendere le corde del cuore diceva ancora Osho. Un’ottima ricetta universale che ognuno può cercare di realizzare nel modo più congeniale.

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1 Comment

  1. ivabellini ha detto:

    mmm…se lo Hun segue lo Shen…che cosa muove lo Shen!? Non potrebbe lo Shen starsene tranquillo dov è beato e feicice!? Che cosa lo muove/disturba/indispettisce?
    Oggi ho fatto un esperienza da Hum, se al posto del panettiere incrontravo un medico cinese mi avrebbe detto, osservando i miei occhi fantasticatori….”salve Hum come va oggi!?
    Oggi mi sono svegliato dopo un lunghissimo dormiveglia/sonno fatti di sogni continui, sogni rimuginanti di vecchie cose, sogni di un futuro probabile fantasticato….tutto dimenticato, in compenso al risveglio (risveglio?) mi sono messo a fantasticare di cose di questioni pensate e ripensate, modificate, rielaborate, tornate a galla da una palude di pensieri….uno schifo mentale insomma….e ora che scrivo che cosami ricordo!? Nulla o quasi e domani….come quasi sempre, si ricomincia…..uno Hum che va in giro con ogni tanto una faccia strana da depresso o al contrario da gaudente senza averne motivo….uno Hum col cuore o come dicono i napoletani….un fesso col cuore, cioè il non plus ultra della fesseria umana secondo l antichissima saggezza del medico veneto/napoletano Fu Ci Min! (citato da Totò nel fim “I soliti ignoti”).