Quando si parte in vacanza sono tante le cose a cui pensare; la casa pulita, il frigo e la spazzatura vuoti, le bollette, le tasse, l’assicurazione, le chiavi di casa a una persona di fiducia, i fiori da consegnare ad altre persone oppure con un sistema di irrigazione da programmare, in caso di animali domestici qualcuno che li tenga con amore e poi….non ci crederete ma c’è chi si chiede “la pasta madre a chi la lascio?”
Ho iniziato a fare il pane in casa con la pasta madre a novembre e devo dire che mi piace moltissimo. Non sono mai riuscita a seguire le ricette ma ho sempre fatto di testa mia trovando il dosaggio che più mi sembrava adatto. La mia pasta madre è diventata tutta speciale, un pò liquida e meno acida rispetto all’inizio, quindi le dosi di miele sono sempre più limitate.
Il pane fatto in casa ha un sapore totalmente diverso da quello che si acquista e resta buono per giorni fino a che non si mangia l’ultima briciola. La mia specialità è il pane al germe di grano e al germe di grano e avena. Sono così buoni che sembrano dei dolci , quando siamo invitati a cena è diventato un piacere portarlo come piccolo omaggio.
Ma quando si inizia a partire per week end al mare o in montagna o semplicemente in giro e magari per una meritata vacanza, la mia pasta madre inizia a soffrire a perdere colpi e immancabilmente a lasciarci le penne! A me è già successo e francamente non ho voglia di pensare anche a lei, ma mi è dispiaciuto.
Ne parlavo alla compagna di yoga che quest’inverno me l’ha, in gergo suo, “spacciata” segnalandomi un sito per lo spaccio della pasta madre ed ecco che mi tira fuori un altro coniglio dal capello; “ma lo sai che in svezia esiste l’hotel per la pasta madre?”
Da non credere, ma gli svedesi pensano anche a questa! Se non ci credete ecco il link.