E’ frequente nei pazienti in sovrappeso trovare da un lato una cifosi dorsale e dall’altra un iperlordosi lombare. Entrambi questi difetti sono secondari ai troppi chili in eccesso e sono tanto più gravi quanto più elevato è il sovrappeso.
La pancia e il ventre prominenti e nelle donne il seno molto abbondante sbilanciano l’assetto posturale in avanti e con esso il rachide dorsale che diventa chiuso e incassato in cifosi.
I glutei di solito esageratamente voluminosi allo stesso modo sono responsabili di una eccessiva lordosi lombare e talora anche di una orizontalizzazione dell’osso sacro. I soggetti obesi soprattutto se di sesso femminile sono spesso così incavati a livello lombare da evidenziare in questa sede come un blocco energetico. La zona sacrale è spesso estremamente sensibile e dolorabile alla palpazione, molto spesso tumefatta e gonfia come per scarsa circolazione sanguigna.
Le persone in sovrappeso sono solite soffrire di lombalgia, di coccigodinia (dolore al coccige) e di cervicodorsalgia tali da limitare fortemente la loro possibilità motoria e quindi anche la possibilità di perdere peso usando il loro corpo.
Che fare? Intanto è necessario lavorare sulle due correzioni posturali in modo contempraneo e questo non è facilissimo: la cifosi si corregge con eserci di estensione e la lordosi con esercizi di flessione.
La prima posizione utile è il “long sitting”, ovvero seduti con gambe a squadra dritte, in questa posizione dovremmo lavorare sull’estensione delle gambe che terremo aperte quanto basta per consentire alle coscie di essere non compresse e sull’estensione della parte alta del torace sollevando le braccia verso l’alto e aprendo il petto. Così seduti è possibile ottenere una correzione contemporanea della iperlordosi lombare e della cifosi dorsale.
Di questa posizione possono poi essere fatte numerose varianti anche con esercizi di rinforzo degli arti superiori. La stessa forma fisica ovvero il mantenimento della squadra cioè dell’angolo retto tra gambe e busto potrà anche essere eseguita da supini per i casi più difficili e per rilassare la muscolatura. In questo caso le gambe rette saranno sollevate a 90° gradi rispetto al busto sdraiato a terra a pancia in su e le braccia saranno allungate verso le orecchie per estendere al meglio il tratto dorsale.
Infine un’altra versione di questo semplice esercizio si trova nello yoga nella posizione del cane che si stira chiamata adho mukha svanasana. Di nuovo avremo l’angolo retto tra gambe e busto ma questa volta saremo in piedi, con il peso a metà tra le mani e i piedi, formeremo con il nostro corpo un perfetto angolo di 90 ° rivolto verso l’alto. Il mento allo sterno e le braccia in estensione porteranno una massima apertura dorsale e le gambe con i piedi ben ancorati a terra lavoreranno sul tratto lombare corregendo l’iperlordosi. Per questa postura più complicata rispetto alle altre due, deve esserci una maggior scioltezza del bacino e le spalle devono essere in buone condizioni per la quantità di peso e di trazione su esse esercitata dalla postura. Se vi fossero dolori importanti proprio sulle spalle si suggerisce la prossima proposta e il primo esercizio da eseguire rigorosamente senza sollevare le braccia.
Per finire un ultimo esercizio assolutamente adatto alla doppia correzione posturale è la posizione del cavaliere proveniente delle arti marziali, in particolare dal Tai Chi. In piedi con entrambe le gambe piegate e aperte a sufficienza per essere comodi, busto eretto e petto in fuori. La posizione ricorda la posizione seduta a cavallo ed è ottima per correggere l’iperlordosi in quando il pube viene richiamato in avanti attraverso un movimento chiamato di retroversione del bacino e il torace è ben aperto. La posizione va mantenuta staticamente per tempi crescenti ed è estremamente utile per potenziare gli arti inferiori e perchè no anche gli arti superiori aggiungendo movimenti specifici e ritmici (anche con dei piccolissimi pesi). In questa postura le ginocchia devono essere sane per poter mantenere il peso a lungo in modo corretto.
Questi quattro esercizi sono utili alla correzione posturale doppia e sono eseguibili comodamente a casa. Se fatti regolarmente e con la giusta educazione respiratoria e controllo dell’addome verso la colonna diventano ottimi esercizi addominali detti anche statici non dannosi al rachide già compromesso.
Se anche questi esercizi fatti regolarmente non fossero sufficienti a migliorare i sintomi dolorosi osteoarticolari, si raccomanda una visita specialistica individuale e si consiglia l’agopuntura come strumento utile per limitare la sintomatologia dolorosa ma anche per potenziare la focalizzazione mentale sull’obiettivo da raggiungere: perdere peso.