Cosa serve per riabilitare una funzione persa? Conoscenza specifica del disturbo in questione, esperienza in campo e tanta, tanta passione. I più grandi riabilitatori non erano grandi scienziati e molto spesso non erano neanche medici ma erano persone interessate a risolvere in modo pratico uno specifico problema funzionale e, per diamine, ci riuscivano con successo!
Nel film “Il discorso del Re” si narra la storia di Re Giorgio VI d’Inghilterra che soffriva di balbuzie, ma il cui regno è stato di grande rilievo durante la seconda guerra mondiale. Curioso come in quel frangente al vertice del comando militare britannico anche Winston Churchill soffrisse di balbuzie e al vertice del potere Americano il presidente Roosvelt fosse da parte sua colpito da una importante disabilità motoria agli arti inferiori da molti ritenuta una poliomielite e da altri una paralisi di Guillan Barrè.
Tre uomini che hanno fatto la storia e che hanno avuto ruoli decisionali oltre che di impegno pubblico importantissimi, tutti con una disabilità importante che in nessun modo li ha limitati nello svolgimento del loro lavoro anzi li ha forse resi più forti e determinati nello svolgimento del loro importante lavoro sociale.
Riabilitare in effetti significa recuperare per quanto possibile la funzione persa o deficitaria ma, più di ogni altra cosa, significa vivere e mantenere un ruolo adeguato alle nostre possibilità e potenzialità indipendentemente dalle nostre difficoltà o disabilità. Questa possibilità è data dal lavoro fisico e specifico sulla disabilità vera e propria ma soprattutto sulla accettazione e valorizzazione di se stessi più di ogni altra cosa.
Nel rispetto e considerazione delle forze e debolezze di ognuno, un gioiello non potrà essere usato come un’arma o un ascia. La consapevolezza dei propri veri limiti può essere sfruttata e diventare un punto di forza. Nello stesso modo l’abbattimento dei limiti anche solo nella nostra mente può permettere il superamento degli stessi.
Un lavoro quindi non solo fisico ma anche psicologico e mentale sulla possibilità di indirizzare la propria energia nella direzione giusta. Un lavoro che oggi si può ottenere non solo con un fisioterapista ma anche con figure talora non sempre considerate in campo medico come i counselor e i coach che spesso hanno invece una preparazione molto vasta e di grande aiuto.
2 Comments
e x riabilitare..un cuore massacrato..da 25 anni …si può..?
Gentile Paola, se lo desidera può scrivermi a questo indirizzo: cb@unoduetre.eu