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Attacchi di panico: prevenire è meglio che curare

L’attacco di panico è spesso considerato una problematica confinata a pazienti ansiosi e nevrotici ma non è così; questo disturbo assai poco piacevole può colpire davvero chiunque, anche le persone che meno si pensa possano esserne vittime.

In realtà nessuno, ma proprio nessuno, ne è davvero immune; è quindi necessario evitare atteggiamenti superficiali di superiorità nei confronti di questa patologia, squisitamente sintomatica, che rovina la vita a molte persone.

E’ comunque raccomandato, visto che i sintomi fisici la fanno da padroni, verificare in primis che non si tratti di una patologia fisica conclamata, e questo non è sempre così facile.

Accade di frequente che un paziente, prima di capire che il suo disturbo appartiene alla classe definita come attacco di panico debba girare diversi specialisti, cardiologi, allergologi, gastroenterologi, endocrinologi, reumatologi, magari anche sottoponendosi a cure farmacologiche sintomatiche.

In pronto soccorso una tachicardia severa in un soggetto giovane, magari con famigliarità positiva per cardiopatie, può indurre il medico a un pronto intervento anche drastico, con conseguenze peggiorative sul disturbo da attacco di panico che si consoliderà nella paura di una cardiopatia vera e propria.

I disturbi fisici possono essere così precisi da ingannare non solo il paziente ma anche i medici e questo è sicuramente il primo ostacolo da superare, soprattutto in questa società dove un medico di pronto soccorso si deve comunque tutelare nei confronti della possibilità che la patologia organica sia davvero presente.

Mi ricordo di una paziente di media età, ansiosissima, che aveva  rischiato la peritonite acuta per un’ulcera perforata che non le era stata diagnosticata tempestivamente a causa del suo noto disturbo ansioso e, per contro, una paziente giovane  in pronto soccorso finita in arresto cardiaco per una terapia antiaritmica endovena troppo aggressiva. Il problema diagnostico non è quindi da sottovalutare.

Una volta diagnosticato il disturbo da attacco di panico, esistono diverse cure e terapie utili per affrontarlo e curarlo in modo efficace, partendo dai farmaci e dalla fitoterapia cinese che possono dare un valido aiuto a controllare i sintomi fisici e i disturbi emotivi susseguenti e che, da soli, possono scatenare ulteriori attacchi di panico, cronicizzandoli.

E’ di fatto più la paura per la propria salute e la possibilità di ripetere l’esperienza che impediscono di vivere in modo normale la propria vita, in quanto l’attacco di panico in sè in realtà è un insieme di sintomi del tutto innocui anche se percepiti con forza dal nostro corpo.

Possiamo dire che questi sintomi sono  un modo del corpo per segnalare un disagio; ricordiamo che sia l’ansia che la paura sono fisiologicamente presenti per darci la possibilità di reagire a un evento esterno che ci minaccia. Il corpo, come dicevo, ci avvisa che qualcosa non va; il cuore batte forte nel petto, la gola si stringe, la bocca si asciuga, il diaframma si contrae e il respiro accelera e si accorcia.

La verità è che proprio  non siamo abituati ad ascoltare il nostro corpo; non lo facciamo mai, e percepirlo con questa energia ci mette ko in pochi istanti. Non siamo proprio abituati a sentire e ascoltare il nostro corpo reclamare così da vicino, piuttosto il contrario. E’ piuttosto comune  metterlo sistematicamente a tacere con svariati farmaci allontanandoci da lui sempre più. Quello che accade allora è che ci spaventiamo a morte, pensiamo subito di avere un problema grave.

Nella società moderna l’unica cosa che facciamo bene è correre dietro al tempo, sempre in ritardo e sempre rinunciando a regalarci del tempo per ascoltarci. Quando dico ascoltarsi non dico di ascoltare i nostri pensieri meccanici vertiginosi fare le capriole, ma  ascoltare il nostro corpo facendo silenzio con la mente; è quello che si apprende durante le tecniche del rilassamento e durante una buona pratica di arti marziali o di altre discipline orientali come lo yoga.

Ascoltarsi significa prendersi il tempo per fare sport e praticare discipline a noi utili, stare con chi amiamo,  fare quello che ci piace e  curarci, ovviamente, iniziando con le cure più naturali senza aspettare che un disturbo che magari inizia in sordina come l’insonnia, per fare un esempio, prenda il sopravvento.

L’agopuntura è senza ombra di dubbio un aiuto molto valido per recuperare velocemente il proprio equilibrio. Se invece scopriamo di avere un pensiero che ci tormenta e ci consuma interiormente o l’abitudine a sistematici pensieri negativi è necessario comprendere che abbiamo bisogno di un aiuto esterno per superare questo meccanismo mentale.

Se ci prendiamo il tempo per ascoltarci e ci addestriamo in questa arte possiamo agire preventivamente sul disagio capace di generare un attacco di panico evitandolo.

Ma se non sappiamo ascoltare arriveremo troppo tardi e il corpo reclamerà per noi!

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