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Ricette per mangiar sano: avocado, aragosta e gamberi

La difficoltà per mangiare l’avocado  è  quella di trovarlo maturo al punto giusto. Se la polpa è troppo acerba non ha sapore e risulta legnosa, talora anche acquosa, se invece è troppo maturo è facile trovare la polpa annerita o spappolata.

La consistenza perfetta di questo frutto ne rende la ricetta deliziosa in quanto, anche se ancora soda, la polpa si dovrebbe sciogliere in bocca trasformandosi in una sorta di crema grassa che si avvicina alla pastosità e ricchezza della maionese ma senza essere  poco digeribile e tanto meno malsana.

Questo frutto oltre a essere delizioso è ricco di grassi polinsaturi e quindi combatte l’ipercolesterolemia; inoltre nel concetto della dieta zona la presenza di grassi limita, bilancia e combatte l’ assunzione eccessiva  di carboidrati.

I crostacei invece sono ricchi in colesterolo, ma quello che non tutti sanno è che il colesterolo in eccesso nel corpo umano non proviene che in minima parte dal colesterolo ingerito con la dieta. Ovvero il colesterolo in eccesso nel sangue è prodotto per la maggior parte per via endogena dal corpo umano partendo di solito da un eccesso alimentare di carboidrati.

Non dico con questo di abusare di crostacei, ma neanche di bandirli da una dieta controllata ed equilibrata, come con tutto è la proporzione che conta quindi la dose di crostacei assunta non dovrà essere esagerata e tanto meno proposta quotidianamente ma piuttosto occasionalmente.

Questa ricetta è considerata famosa; una volta si usava come un antipasto di cene importanti, ma oggi potrebbe essere considerata un pasto leggero  in ottica di regime dietetico controllato.

Consiglio di lavare bene l’esterno dell’avocado  che useremo come coppetta e appoggeremo su un letto di insalata fresca, preferibilmente una lattuga bella chiara e croccante ben lavata, tagliata e condita con olio di oliva, aceto balsamico o limone e sale.

Il mezzo avocado viene svuotato dal suo nocciolo e con un cucchiaino viene incisa la polpa in diverse aperture che permettano al condimento di penetrare in profondità oltre che al frutto di essere già  quasi tagliato e pronto da mangiare. L’accoppiata tra crostacei e avocado è perfetta perchè li ammorbidisce ed esalta il loro sapore.

I gamberetti e gamberi sono velocissimi da cucinare in padella potete usarli freschi ma anche trovarli surgelati evitando il frequente rischio di comprarli freschi ma con uno sgradevole retrogusto di ammoniaca ( usata per la loro conservazione). Inoltre  surgelati sono più comodi in quanto potete tenerli in freezer e decidere al momento quando cucinarli. Quando l’avocado è maturo per esempio! Nell’altra ipotesi dovete avere un pescivendolo di fiducia e avere in mente il vostro menù con un certo anticipo e precisione.

Per l’aragosta il discorso è lo stesso, quelle surgelate possono essere anche essere più buone, succede sovente che quelle vive diventino stoppose soprattutto  se sono rimaste in vivaio per tempi lunghi. Inoltre l’aragosta viva è sicuramente più impegnativa e richiede un certo sangue freddo perchè si dibatte e può emmettere suoni nei primi minuti di cottura. La soluzione delle code pronte e surgelate è a mio parere ottima per la cucina casalinga quotidiana.

Spesso capita di mangiare l’aragosta solo al ristorante cucinata  in modo da esaltare  solo l’estetica. Allora viene portata elegantemente su un bel piatto di solito tagliata in due con tutte le sue belle chele in vista. Bella bellissima ma spesso insipida e asciutta oltre che scomodissima da mangiare.

Tagliare l’aragosta sembra un delitto, come mettere il ghiaccio nel buon vino o metterlo in frigo: dipende da cosa e come si beve. Secondo il mio personale parere quello che succede è che questo crostaceo poi non venga gustato a sufficienza, anche il mischiarlo con altri  crostacei meno nobili arricchisce il piatto che spesso è troppo piccolo per saziare a sufficienza.

Inoltre, proprio perchè slegati dalla solita moda di volere l’aragosta con le chele  e tutta la corazza intatta servita in tavola e lo stesso per i gamberetti e gamberi che ci costringono a sgusciarli prima di assaporarli , possiamo sentirci liberi di prepararli già pronti da gustare.

Potete sbizzarrirvi con i tre tipi di crostacei dividendoli equamente nelle porzioni o puntare su quelli che preferite (o che avete trovato). Scongelate con calma tutti i crostacei, sgusciate i  gamberi e le tagliate le code di aragosta in fette larghe 2 cm. Buttate il tutto in padella con un filo di olio di oliva e fettine di zenzero fresco. Fate cuocere per alcuni minuti salate e pepate.

Lasciate raffredare per alcuni minuti poi buttateli così conditi sull’avocado già preparato come sopra e un pò sull’insalata. Decorate con erba cipollina e… buon appetito!

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