E’ ormai riconosciuto da numerosi eminenti psicologi che un animale domestico è in grado di sanare una ferita o una sofferenza sentimentale anche profonda tanto quanto una medicina.
Una malattia, un lutto in famiglia, un divorzio, i figli che se ne vanno sono tutte possibili situazioni che possono beneficiare del potere terapeutico degli animali.
All’animale domestico nella maggior parte di questi casi viene attribuito un significato emotivo molto importante e l’animale non è mai al di sotto delle nostre aspettative.
In lui si cerca e si da amore e affetto e da lui si riceve sempre una quantità di affetto e amore incalcolabile perchè moltiplicata dalla soddisfazione intima e profonda di essere importanti e desiderati. Non importano le spese del veterinario, della toilettatura e della sua alimentazione e neanche gli sforzi per portarlo fuori. Lui è più importante di molte altre persone che ci girano intorno.
Un animale acquistato per caso o per gioco o per curiosità al quale non vien data importanza e nessun carico emozionale passa invece la sua esistenza nella più totale e insignificante indifferenza da parte del suo padrone. Un cane che sostituisce un cane molto importante non sarà mai un grande cane perchè a lui non ci si affezionerà mai abbastanza. Sono i cosiddetti cani tappa buchi.
I veri cani o gatti o altri animali domestici, quelli ai quali un uomo si lega a doppia mandata, sono quelli che arrivano in un particolare momento della vita e che fanno come da serbatoio del nostro emotivo.
In un certo senso in loro si riversa qualcosa che poi è possibile vedere e ritrovare come guardandosi allo specchio, la loro presenza è una consolazione, una sicurezza e come un nutrimento emozionale talora molto importante per superare alcuni momenti difficili della vita.
Avere un animale domestico permette di esprimere la nostra tenerezza, permette di non sentirsi soli ed è utilissimo nella fase dello sviluppo, soprattutto se ci sono state delle sofferenze famigliari; prendersi cura di un altro essere è un modo per diventare più responsabili e permette ai ragazzi di crescere e diventare più maturi e forti emotivamente.
L’animale domestico poi è davvero insostituibile nella terza età, alcune case di cura si stanno attrezzando per consentire ad alcuni animali randagi di essere addottati, per gli anziani è un modo per non sentirsi soli e essere meno rigidi e cinici. Si tratta di una medicina potentemente antidepressiva, forse anche un modo per sentirsi più collegati alla natura e quindi armonici.
Una cosa è certa; lavorare con cani, gatti e animali domestici è diventato negli ultimi anni un autentico business, la solidarietà e le attenzioni per gli animali superano in molti casi quelle per gli essere umani e per se stessi, si può sopportare una cefalea per anni senza decidersi a curarla seriamente ma se il cane starnutisce si corre dal veterinario! Ci sarebbe da ragionarci sopra. Meglio comunque così che nelle tasche delle case farmaceutiche sempre pronte a trovare pillole della felicità da assumere vita natural durante.