I medici di base sanno benissimo che i comuni pazienti sopratutto se non più giovanissimi non hanno quasi mai un singolo problema o disturbo ma una serie di problematiche e patologie; più gli anni passano e più la lista si allunga.
Alcuni pazienti per non iniziare oggi e rischiare di non aver finito entro domani, censurano da soli e tagliano molti disturbi dal loro racconto anamnestico. Accade spesso che siano loro a decidere cosa dire e cosa no, dimenticandosi che il corpo è una unica entità e che problemi viscerali possono essere anche collegati a problemi più esterni.
Succede quindi e non di rado che alle domande non specifiche sul problema per il quale il soggetto si rivolge a noi il paziente volutamente sorvoli e non risponda correttamente alle domande, pensando “tanto quel disturbo lo curo con quella medicina e con quello specialista”.
Per la medicina cinese molti organi sono collegati al di là della loro vicinanza fisica o funzione biochimica fisiologica. Il rossore degli occhi per esempio in un soggetto con frequente cefalea ha un significato preciso. Lo stesso vale per dolori, bruciori o disturbi cutanei presenti sullo stesso canale o su canali collegati.
Qualche giorno fa incontrando un medico di base per strada è emerso come invece per la medicina occidentale i disturbi quando numerosi creino un vero e proprio disagio nella possibilità terapeutica. Troppe cure! Il medico specialista si fa meno problemi mentre il medico di base a un certo punto non sa più cosa fare. E come questa collega finisce per pensare o dire” signora sono troppi! non posso fare niente per lei”. Il pericolo è quello di compilare liste interminabili di ricette mediche.
Oggi giorno i medici vengono penalizzati se prescrivono un numero troppo elevato di esami e di terapie fisiche è un metodo per contenere la spesa sanitaria pubblica. L’agopuntura non entra ancora nelle prestazioni sanitarie ma in questi casi complessi diventerebbe un trattamento multifunzionale e soprattutto molto più economico.
Infatti l’agopuntura è un trattamento che potremmo definire globale ma meglio sarebbe definirlo omeofisiologico; non cura solo il sintomo ma avvicina la persona alla sua salute in senso più ampio. Non è necessario fare 10 sedute per ogni singolo dolore.
A differenza delle terapie fisiche o dei farmaci, gli aghi possono lavorare localmente sul dolore o problema specifico e contemporaneamente sulla radice del problema che il più delle volte è collegato ad altri disturbi anche se totalemnte diversi come localizzazione.
Quello che mi capita spesso di vedere è che i diversi dolori di una persona sono spesso l’espressione dello stesso disturbo di base. Succede infatti molto spesso che il dolore di una spalla dx, di un ginocchio sx e di una caviglia dx si trovino su canali corrispondenti ai diversi collegamenti e rapporti tra canali. In questo modo trattando un disturbo si trattano anche gli altri due senza neanche dover aggiungere aghi in più.
Inoltre aggiungendo qualche ago in più si possono lavorare disturbi dolorosi diversi anche se non presenti sullo stesso canale o canali collegati così facendo è possibile trattare dolori e disturbi multipli durante la medesima seduta. Questo è una possibilità da non sottovalutare nel paziente complesso e multicompromesso.
Non è assolutamente vero che non si può fare niente quando i dolori sono tanti, certo il caso è più complicato sia nella scelta degli agopunti che nella comparsa dei risultati ma vale la pena provare, invece che tenerseli o, peggio, di assumere sostanze farmacologiche che spesso non solo non vanno a sanare il disturbo alla sua origine ma in più rischiano di essere sempre di più numerosi e quindi potenzialmente dannosi oltre che sempre meno efficaci sul controllo del disturbo.
Un disturbo non corretto porta inevitabilmente altri disturbi e così via. E’ come se con la macchina iniziassimo lentamente ad allontanarci dal percorso stradale da seguire senza correggere la rotta tempestivamente. Con il passare del tempo non si trova più la strada giusta e si rischia di perdersi completamente girando a vuoto e rischiando di curare i sintomi che purtroppo non hanno più collegamenti diretti con la causa che li ha generati.
E’ come se i disturbi non curati corettamente generassero una sorta di labirinto. Il trattamento di agopuntura permette di trovare la strada per passare e avvicinarsi più o meno all’equilibrio di base. E’ per questo che talora pazienti molto complessi dopo aver migliorato un disturbo passano da un disturbo all’altro come percorrendo un percorso a ritroso verso la salute.
Ed è per questo che curando una spalla con l’agopuntura il paziente può migliorare la sua condizione di stabilità emotiva, di sonno, di lucidità mentale, di stitichezza o di gastropatia: sono effetti collaterali che potremmo chiamare positivi!
Vi rendete conto della differenza tra questa terapia e i farmaci oppure tra questa terapia e altre terapie fisiche locali?