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Ricette per mangiar sano: calamari diversamente ripieni

Partiamo dalla scelta del pesce; in questa stagione estiva è una ottima scelta come  fonte di proteine animali in quanto molto meno riscaldante della carne.

Il calamaro fresco in cucina offre diversi vantaggi salutistici. Il primo è che essendo un pesce di piccole dimensioni non dovrebbe contenere  quantità potenzialmente pericolose di metalli pesanti come il mercurio.

La seconda è che il mare mediterraneo ne contiene in grandissime quantità, potendo così evitare l’importazione dall’ oceano indiano o pacifico decisamente più vicini alla catastrofe e contaminazione nucleare che ha sconvolto il territorio giapponese e su cui  è sceso un velo di silenzio. Avete notato che in commercio non si trova il tonno rosso del mediterraneo ma solo quello dell’oceano indiano? Si ritiene finisca tutto quanto sulle tavole dei giapponesi che lo apprezzano mangiato crudo.

Non sono una chimica ne una esperta di radiazioni nucleari ma di buon senso tenderei a consumare il pesce del mare mediterraneo che è decisamente più protetto e chiuso rispetto alle correnti oceaniche.

Dobbiamo però stare attenti durante l’acquisto sul mercato e supermercato o dal pescivendolo e richiedere sempre la rintracciabilità del prodotto ittico in questione. Il calamaro congelato a differenza del calamaro fresco è per lo più di provenienza non mediterranea.

Il calamaro come tutti i cefalopodi è estremamente ipocalorico e quindi consigliato in un regime dietetico ristretto.

Ma veniamo al ripieno possiamo fare un ripieno molto gustoso evitando il famigerato e indefesso utilizzo di aglio, formaggio e pane, rendendo il piatto accessibile a tutti i celiaci e intolleranti al glutine, farine, lieviti e lattosio e rendendo il piatto estremamente digeribile.

Consiglio di usare lo zenzero fresco grattato con un poco olio di oliva in padella, aggiungete i tentacoli dei calamari sminuzzati, sale e pepe. Aggiungete poi a freddo la quinoa già cotta in acqua, i profumi freschi come il prezzemolo, la menta, il basilico, l’uovo intero o meglio solo il bianco per limitare il colesterolo se siete ipercolesterolemici. Amalgamate  il ripieno in una ciotola facendolo raffreddare.

Riempite i calamari con la sac a poche o con un cucchiaino senza esagerare con la quantità che non deve superare i 3/4 della sacca del calamaro.  Chiudete il calamaro con uno stuzzichino di legno. Infine mettete in padella con un filo di olio di oliva una spruzzata di vino bianco, sale, pepe, una bella spolverata di prezzemolo; in pochi minuti di cottura e il gioco è fatto.

Se siete meno precisi e volete essere più sbrigativi, tagliate sia i tentacoli che la sacca e li rosolate in padella con olio, zenzero fresco a pezzettini, una spruzzata di vino bianco e alla fine spolverate con i profumi e disponete il tutto sul piatto di quinoa.

Sembra laborioso ma la ricetta si prepara in pochi minuti è sufficiente un pò di pratica e di dimestichezza con la manovra di farcitura e di chiusura del calamaro

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