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Lo stomaco e il mese di Aprile nella medicina cinese

Le informazioni contenute in questo sito non possono ASSOLUTAMENTE sostituire una visita o il parere forniti dal proprio medico o specialista, ne sostituire, modificare o affiancare eventuali terapie o cure in corso.
Termini e Condizioni

stomaco-aprile-medicina-cineseIl mese di Aprile nel calendario cinese è il mese dello stomaco considerato appartenente all’elemento Terra, periodo di transizione verso l’estate. In questo momento è facile che i soggetti particolarmente delicati di stomaco possano essere più fragili degli altri.

L’ora dello stomaco secondo il calendario cinese è quella che va dalle 7 alle 9 solari. Un segno positivo del buon funzionamento dello stomaco è avere a quest’ora un buon appetito. Si ritiene inoltre che mangiare in questa fascia oraria  favorisca una buona digestione e un corretto metabolismo degli zuccheri.

Purtroppo accade che molte persone  diano ancora troppa poca importanza alla prima colazione, un po’ per la fretta, un po’ la mancanza di cultura che resta quella del bar per  la grande maggioranza degli italiani. E’ importante però capire che avere sistematicamente nausea e scarso appetito dalle 7 alle 9 del mattino significa avere lo stomaco ingolfato. Alimentarsi con un caffè e una sigaretta è l’ abitudine più gastrolesiva per eccellenza anche se purtroppo per molte persone resta la scelta più gradita!

Per coloro che sono costretti a svegliarsi molto prima delle 7 per esigenze di lavoro è abbastanza normale non aver ancora appetito,  in quanto l’organismo a quell’ora non è pronto a cibarsi.  L’ora legale nella quale siamo entrati da poco, gioca un ruolo particolare a questo proposito, in quanto  anticipa il risveglio di un’ora; per coloro che si svegliano molto presto è possibile avere alcuni fastidi per lo stesso motivo di cui sopra. Durante il periodo dell’ora legale l’ora giusta per fare la prima colazione diventa tra le 8 e le 10.

Un altro importante segnale che lo stomaco è ingolfato ci viene dalla lingua al risveglio; avere  la bocca un pò impastata e la lingua con più induito è normale in quanto l’energia dello stomaco risale verso la bocca, ma quando la lingua è troppo sporca e il sapore in bocca troppo sgradevole sono specifici segnali di un problema dell’organo stomaco. Eccessiva acidità, eccessiva sete, oppure lingua e gengive che sembrano gonfie.

Fateci caso: andante a letto mangiando un riso bianco e  della verdura con sola acqua e andate a letto mangiando una pizza e una birra, oppure formaggio e vino scoprirete che la bocca e la lingua sono completamente diversi.

Oltre alla classica gastrite che evidenzia di solito un eccesso di acidità gastrica e di spasticità di questo viscere, un altro tipico problema dello stomaco è la digestione lenta e il senso di pesantezza epigastrico. Entrambi sono problemi che di solito non trovano una spiegazione nel malfunzionamento esclusivo del viscere stomaco.

Nella maggioranza dei casi il disturbo è più complesso e coinvolge altri organi fra cui citiamo il fegato, il pericardio, il piccolo intestino e la milza. Tutti organi collegati in qualche modo con l’elemento terra e con il centro che fisicamente rappresenta.

La componente psicoemozionale in questo organo-viscere è fondamentale, non è un caso se si dice quando si subisce un torto “la cosa proprio non mi è andata giù”. Non è un caso se ci raccomandano di non mangiare discutendo con i parenti come si fa purtroppo molto spesso durante le feste comandate e non. E ancora non è  un caso se ci viene detto che è meglio non parlare di lavoro o di cose sgradevoli durante il pranzo. Ebbene anche lo stomaco non vuole pensieri! Lo sapevate già e non vi dico niente di nuovo ma questo aspetto va preso in considerazione in modo più serio di quanto non si faccia.

Non è solo il cibo quindi il nostro alimento e la causa del nostro disagio e mal di stomaco, ma il modo in cui mangiamo e il modo in cui lo prepariamo. Certamente esistono alimenti particolarmente digeribili come la quinoa e altri più indigesti e anche questo lo sapete bene.

Mangiare cose fresche e genuine, preparate in modo semplice ma elegante evitando appena possibile anche l’utilizzo poco attento e talora abitudinario di bicchieri, posate e piatti di plastica.  E’ facile disporre una piccola tavola anche fuori casa, potete farlo anche in ufficio; basta aver una tovaglietta, due piatti un bicchiere e due posate il gioco è fatto! Anche un semplice pic nic all’aperto cambia radicalmente con una tovaglia vera e non di plastica, e con  cibo preparato con semplicità e non il sempiterno panino. Vada per il bicchiere e il piatto di carta per non romperli e avere meno peso ma anche qui si può scegliere un colore o una fantasia gradevoli e divertenti.

Tutte queste piccole attenzioni rendono la tavola e il cibo gradevoli in senso esteso evitando di identificare il piacere della tavola solamente con i cibi proibiti e/0 dannosi. La tavola e il cibo, intesi come un momento di comunione tra le persone o con se stessi, un momento di  piacere condiviso, sono qualcosa che va al di là del conteggio calorico e dell’indice glicemico del cibo. Questo modo di vedere il cibo è già una cura per se stessi e per gli altri.

A proposito di cura: un classico gemmoterapico di facile utilizzo e senza controindicazioni è il Fico detto anche Ficus Carica. Questo prodotto ha un tropismo per il sistema digerente e agisce sul sistema neurovegetativo. Il suo effetto psicoattivo corrisponde alla possibilità di rielaborare emozioni inadeguate e di disciplinare il pensiero. In termini pratici riduce le eccessive sollecitazioni neurovegetative sul sistema gastroenterico di provenienza emozionale e rilassa il viscere stomaco.  Ne consiglio l’assunzione in macerato glicerico come sostegno naturale in questo particolare mese dell’anno, in tutti casi di ipersensibilità gastrica.

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