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Il bisogno di mettere ordine

Succede comunemente che, con l’inizio dell’anno, molte persone sentano la necessità, quasi il raptus, di mettere ordine in casa, in ufficio, in macchina. E così, al posto di godersi le vacanze, ci si mette a svuotare armadi, cassetti, sottoscala, mansarde, cantine, box.

Niente paura: non siete diventati matti. Non si tratta di una forma maniacale, è semplicemente un desiderio di ordine mentale che si trasforma in fisicità per manifestarsi in modo concreto nella vostra vita.

Non è necessario l’ordine fisico per avere un ordine mentale, ma certamente le due cose vanno bene insieme e si aiutano a vicenda. Non è sufficiente avere un ordine esterno per possedere un ordine mentale e, viceversa, non è detto che chi possiede un ordine mentale sia circondato da un ordine esterno.

Il desiderio di mettere ordine fisico però coincide con un desiderio di concretizzare nella materia un ordine che si desidera o si possiede anche internamente. E in un certo senso un desiderio di iniziare da capo, di fare un punto della situazione di trovarsi e di capire dove e come si vuole procedere. E se per fare questo passo può aiutare il fare ordine in casa… tranquilli: è un buon inizio. Fatelo senza timori anche se i parenti o amici vi diranno che siete matti.

Buttare il vecchio per fare spazio al nuovo è un passo importante, che fatto nella materia può consentirci di sperimentarlo anche mentalmente ed emotivamente. Si tratta di un desiderio di cambiamento e di miglioramento di se stessi. Questa condizione di ordine ci permette una visione più chiara della nostra esatta posizione e del nostro personale modo di essere e può diventare più facile prendere la mira sull’obiettivo che desideriamo raggiungere.

Buon lavoro  a tutti coloro che sentono questa necessità e state tranquilli: non vi stancherete più del necessario. Alcune volte il non far nulla stanca di più e produce tensioni, ma attenzione a come vi muovete; siate consapevoli del vostro corpo nel sollevare eventuali pesi e nel salire o scendere le scale. Imparate a lavorare ascoltandovi, curate il modo adeguato di usare la schiena e le diverse parti del corpo e soprattutto sentite quando è il momento di fermarvi.

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1 Comment

  1. Inenascio Padidio ha detto:

    Non so se scrivo una sciocchezza, nel mettere ordine io seguo sempre un aforisma conosciuto nei primi anni di occupazione in ambiente tipografico (1955): “Ogni cosa a suo posto, un posto per ogni cosa”. Riprendere una cosa diventa più agevole.
    Colgo l’occasione per augurare qui un sereno 2011. 😀

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