Per la medicina cinese il sapore dolce non corrisponde a quello che pensiamo noi. Il riso è dolce e tutti i cereali sono dolci. Il sapore che noi abitualmente definiamo come dolce è per la medicina cinese, un estremo dolce. Come molti sanno il dolce intenso è per molti una passione ma è da considerare un cibo da limitare in quanto appesantisce l’organo chiamato Milza aumentando l’umidità.
Nella medicina cinese ogni sapore è collegato a un organo in particolare, così come lo sono anche le emozioni. L’eccesso della relativa emozione e sapore indeboliscono il loro organo correlato.
La milza è l’organo collegato al sapore dolce e il suo ruolo è molto importante come motore della digestione e nella gestione dell’umido e dei catarri.
I pazienti deboli di milza sono il più delle volte attratti dai cibi dolci, preferiscono il risotto o la pizza alla carne. I bambini in genere hanno tutti una milza un pò debole o non ancora del tutto matura, ecco perché cercano la pasta, la pizza o i dolci.
La milza quindi cerca il sapore dolce che la sostiene, ma il suo eccesso la indebolisce. Per l’emozione è la stessa cosa; l’emotività eccessiva e in particolare il rimuginare o pensare troppo esaurisce l’energia della milza e di questi tempi diciamocelo chi non ne soffre scagli la prima pietra!
L’eccessiva umidità del cibo così come l’eccesso di cibo affaticano ulteriormente questo organo. Ecco perchè alcuni cinesi ritengono che in assoluto la milza ai giorni nostri sia insieme al fegato uno degli organi più stressati ed esauriti.
Utilizzare il sapore dolce senza portarlo all’estremo è il modo migliore per tonificare la milza. Il riso, l’avena, il mais e tutti in cereali in genere e anche la soia, in chicco o in fiocchi possono essere utili a questo proposito. Possiamo abituarci a usare questi alimenti non solo come cibi salati ma anche come cibi delicatamente dolci ovvero sfruttando il loro sapore naturalmente dolce senza aggiungere zucchero o aggiungendone una quantità molto ridotta magari usando la frutta.
Ho preparato questi dolci pensando ai dolcetti di riso dei cinesi, rendendoli più variegati e nutrizionalmente ricchi. Potete usare a piacere diversi tipi di fiocchi variandoli a seconda del gusto e delle esigenze personali. Potete usare i fiocchi di riso, di mais, d’avena, di amaranto, di quinoa, di grano saraceno, di soia, il germe di grano, il latte di soia o di riso (si segnala che il latte di soia va acquistato in negozi specializzati e non al supermercato, la differenza del sapore è sostanziale), potete aggiungere vari semi; semi di sesamo, pinoli, mandorle, noci. E dolcificare il sapore con la frutta fresca o secca a seconda dei gusti, la banana schiacciata e pera grattata sono ottime aggiunte, così come l’uva sultanina e se avete proprio voglia di aumentare il sapore dolce un mezzo cucchiaino di estratto di dattero.
Mischiate il tutto come per fare un muesli molto denso, con due cucchiaini prendete piccole dosi del composto e disponetele su una teglia coperta da carta da forno, mettete in forno a 200 gradi per 10-15 minuti per averli morbidi e fino a 20 minuti se li volete più asciutti.
Questi “non dolcetti” vi sembreranno un po’ insipidi all’inizio ma un po’ alla volta li apprezzerete e sentirete quanto invece troppo eccessivamente dolci sono i biscotti e i comuni dolci in commercio. Sono molto adatti per la prima colazione e possono sostituire il muesli, evitando il freddo del latte che in questa stagione può dare fastidio e la consistenza molle del muesli che a molte persone da fastidio.
Potete darli con serenità ai bambini che chiedono sempre il dolce riducendo per quanto possibile l’assunzione di zuccheri e farine raffinate dannose purtroppo anche per loro.