Molti mangiano la polenta quando vanno in baita in montagna oppure al ristorante o trattoria. Questo accade come sempre per abitudine, la pasta è più veloce. La polenta si sa è lunga e poi ci vuole il tegame giusto oppure bisogna stare più di mezz’ora a girarla.
Quindi la soluzione più facile è mangiarla solo al ristorante oppure prenderla precotta o già fatta. La polenta pronta per chi non l’avesse mai mangiata non assomiglia minimamente alla polenta fatta in casa un pò come il purè per gli amanti di questo piatto.
Lo stesso si può dire per la polenta precotta il sapore e la consistenza della farina e le propietà sono totalmente diverse.
Inoltre la farina macinata non industrialmente conserva un numero maggiore di prorietà nutrizionali, ma è anche meno irritante per l’intestino oltre che avere un sapore squisito. Preparala non richiede ne tempi biblici ne pentole speciali.
E’ facile basta una pentola antiaderente, prima si fa bollire l’acqua, si aggiunge sale, olio e la farina di mais, poi si mescola bene per evitare i grumi, infine si abbassa la fiamma al minimo e si copre con il coperchio, ogni tanto una girata per evitare che si incolli al fondo, tutto qua. Il tempo di preparazione non supera quello di un risotto.
Il risultato è squisito, piace a grandi e piccini è buona calda e fredda e ancora più buona il giorno dopo passata in padella o al forno o frullata e sciolta in una minestra.
Il mais o gran turco o granone come si dice da queste parti, non è da mangiare solo attraverso i moderni snack salati ricchi di grassi trans oppure in scatola aggiunto alle insalate , e neanche da considerare esclusivo cibo per animali solo perché è un cereale molto economico. La sua coltivazione come cereale è probabilmente la più estesa sul pianeta.
All’estero mangiano le pannocchie bollite o alla griglia ma nel nostro paese la polenta è una tradizione culinaria popolare tipicamente contadina come molte tra le ricette più ghiotte italiane invidiateci da tutto il mondo, per la fantasia e la grande possibilità di variare i gusti e i sapori.
Dal punto di vista salutistico il mais non contiene glutine, lo sanno tutti celiaci, e sicuramente avrete notato l’abbondanza di pane, pasta e biscotti a base di mais dedicati a questo disturbo. Si ritiene che abbia come il riso un effetto leggermente diuretico, e che abbia la particolarità di abbassare i livelli di acido urico e quindi prevenire la gotta e gli attacchi gottosi e anche la formazione di calcolosi urinaria.
La polenta è buona con le verdure, con il formaggio, con qualsiasi tipo di carne, con il pesce, con le uova e soprattutto da sola. A me piace mangiarla con il coniglio in umido o la selvaggina rappresenta soprattutto in inverno uno dei miei pranzetti preferiti della domenica. Di solito ne faccio in abbondanza e il giorno dopo la taglio a dadini e la aggiungo alla zucca e ai broccoli cotti al vapore, butto il tutto in padella, aggiungo un pò di sale e di pepe e quattro pezzettini di speck o di pancetta o di lardo per insaporire il tutto e il piatto è davvero squisito.
Non dimentichiamoci di questo alimento la cui semplicità e versatilità può anche facilitare la vita in cucina. Inoltre ci consente di variare i sapori e di ridurre l’assunzione di farine bianche, che purtroppo hanno un effetto irritante sull’intestino e possono determinare anche delle disbiosi intestinali capaci di limitare le nostre difese immunitarie rendendoci più delicati alle patologie da raffreddamento.