Quale è la differenza tra un legame e un rapporto? Per molti queste due parole sono considerate uguali, ma a parer mio esiste una importante differenza tra un rapporto e un legame.
Avere un rapporto di amicizia, di coppia, sessuale o di lavoro, significa collaborare insieme alla costruzione di qualcosa. Non ha importanza se nel rapporto i ruoli sono diversi, se uno dei due è dominante e l’altro più passivo, la cosa importante è che entrambi partecipano alla formazione di qualcosa, ognuno con la propria qualità. Un rapporto presuppone quindi uno scambio da uno all’altro, un passaggio di informazioni, di stimoli, capaci di modificarci, arrichirci in esperienza, farci crescere e maturare.
Il fatto che questo sembri una favola e non la realtà mi fa pensare. Le persone sono abituate a subire e rinunciano a questa idea di rapporto per paura o forse anche per moralismo ideologico. E’ infatti facile pensare a chi sopporta come un santo e a chi cerca di cambiare le cose come un folle. Quando un essere costringe o sfrutta l’altro senza la sua partecipazione e senza la sua volontà si chiama abuso e non rapporto, esistono diverse forme di violenza, non solo quella fisica che costringe fisicamente al rapporto. Esistono forme subdole di costrizione dettate dal così fan tutti, dal senso di colpa come da una qualsivoglia forma di ricatto morale.
Cosa vuol dire questo? Vuol dire che sta a noi creare dei rapporti e non subire degli abusi, quando questo si verifica spetta sempre a noi metterci un freno e cambiare le cose guardandole in faccia e affrontandole direttamente, a costo di pagarne le conseguenze. Certo se questi abusi si fanno su un bambino o su una persona del tutto incapace di ribellarsi purtroppo può segnare a vita la crescita e lo sviluppo equilibrato di quell’essere ma grazie a Dio oggi un simile agire può essere denunciato come anticostituzionale. Il non rapporto ovvero l’abuso non deve e non può essere tollerato in nessuna maniera si presenti.
Il legame è qualcosa completamente diverso perché nasce dai sentimenti. Attenzione non dal sentimentalismo ma dal concetto di amore. Si può essere legati a un animale a una nazione a una persona, è come un cordone ombelicale che non dipende da cosa si fa o non si fa, non dipende dalla vicinanza e dalla quantità di tempo che si è passato insieme. E’ come un filo che parte dal nostro cuore e si può allungare a dismisura, ci nutre e ci consola anche senza parole. Solo noi possiamo decidere di tagliarlo, da solo non si logora.
Si è soliti pensare al legame come qualcosa al quale si viene costretti, ma il legame non a niente a che vedere con le manette! e tanto meno con la prigione! Non sono i legami di cui bisogna avere paura e stare alla larga. Sono i rapporti logori e malsani che bisogna evitare svuotano, impoveriscono e rendendo chi li vive sterili ed emotivamente cinici.
Può esistere un rapporto senza legame? e vice versa può esistere un legame senza rapporto?
Va da se capire che il rapporto anche se sano o magari prolungato nel tempo non crea automaticamente un legame. D’altro canto un legame può mantenersi anche senza un rapporto ma da un rapporto deve necessariamente partire.
La presenza di un legame tra due esseri associato alla insufficienza di un rapporto, può causare sofferenza e questo è giusto saperlo, perché ne siamo responsabili con la nostra assenza. Quando muore una persona il legame resta ma si può generare una sofferenza, in caso di lontananza fisica tra figli o tra amanti per esempio è la stessa cosa.
E’ giusto dire che se si ha la fortuna di avere un vero legame è sacrosanto alimentarlo, mantenendo e costruendo quanto possibile un rapporto solido e continuativo, perché è un dono prezioso che non ha prezzo.
Un rapporto di coppia o sessuale o di qualsiasi altra natura può interrompersi tra due persone, facendo sopravvivere un forte legame che non va confuso con il senso del dovere o il senso di colpa e può anche diventare un rapporto di autentica amicizia. Altri individui interrompono il loro rapporto, troncando e tagliando volontariamente anche il legame quando realmente esistente.
Sta a noi costruire rapporti costruttivi e non subire abusi, cercando le compagnie a noi più adatte per arricchire la nostra esperienza, sta sempre a noi riconoscere i veri legami e coltivarli. Questa è la vera ricchezza di un individuo l’unica che abbia un valore.
2 Comments
Cathe, a mio avviso hai scritto un articolo prezioso che di tanto in tanto riproporrei proprio per data importanza. Tu e Franz siete meravigliosi…
A me sembra che a volte il confine fra rapporto di collaborazione, di scambio, di stimolo e l’abuso sia molto sottile… Non solo nella coppia ma fra amici, colleghi, parenti…
Forse a molti va bene così, come se quella sorta di “stolkeraggio” reciproco (anche se spesso subdolo e sottile, poco evidente ad occhi esterni) potesse fungere da garanzia di non rimanere soli, abbandonati, delusi.
Eppure non capisco cosa convince molte persone (ritengo la maggior parte) a credere che una prigione sia da preferire alla gioia di un affetto reciprocamente alimentato e in libertà.
Ciao Catherine grazie per l’articolo. Anch’io come Fede penso che dovresti riproporlo di tanto in tanto…