La festa pagana di Halloween certamente appare a noi europei e italiani come qualcosa di importato a scopo puramente commerciale e ovviamente lo è.
Ma non dimentichiamo che questa festa ha origini antichissime e non a caso Europee e sopratutto pre-cristiane.
Si dice che si festeggiava la sconfitta del sole da parte delle tenebre, anche se personalmente non la ritengo una sconfitta. Il sole si ritira, si allontana ma resta una cosa certa sulla quale possiamo contare tutti indiscriminatamente.
La sua potenza non svanisce ne abbiamo la conferma quando il cielo si schiarisce completamente e il sole ci illumina con forza cambiando radicalmente la visione delle cose.
Pertanto al 31 ottobre il giorno è davvero sempre più corto e il buio si prepara per la sua massima espressione da qui a due mesi con l’arrivo del solstizio di inverno.
Corrisponde anche alla festa delle messi o del raccolto e al ricovero del bestiame in preparazione dell’inverno ormai alle porte, per il calendario cinese il primo giorno di inverno è Li Dong e coincide con il 7 novembre e come potete vedere e percepire anche con un minimo di capacità di ascolto… ci siamo! Non è più tempo di mezze maniche, finestre aperte e piatti freddi. L’autunno, come dicevo, vede la sua massima espressione con il 23 Settembre ma da lì in poi inizia il suo declino per lasciare il posto all’inverno.
La leggenda, di probabile origine Celtica, narra che in questa particolare data fosse più facile comunicare con i defunti come se vi fosse una avvicinamento delle due dimensioni. E’ piuttosto interessante vedere che molte persone proprio in questi giorni ricordano i loro cari estinti, sarà una forma pensiero collettiva o altro non ci è dato di saperlo.
Resta il fatto che il 31 ottobre ha lasciato una folkloristica abitudine molto sentita negli USA , mentre dai noi europei le feste religiose l’avevano totalmente trasformata e solo da qualche anno il fenomeno di Hallowen è arrivato sino a noi, per motivi indiscutibilmente di mercato. Non dimentichiamo però il suo significato storico e culturale e i cristiani praticanti non si sentano offesi o ridicolizzati dal clamore e dal gioco di questa festa e preghino i loro santi e morti sapendo che nulla viene tolto al rispetto del loro sentire religioso e ai loro cari estinti.
La zucca che è simbolo di questa festa pagana è frequentemente usata non solo a scopo decorativo e suggestivo ma anche culinario: ne approfitto per dire qualcosa in favore di questo vegetale da molti un po’ snobbato perché non facilissimo da preparare proprio per la sua forma ingombrante e spesso anche per la fatica e forza necessarie per tagliarla o togliere la buccia.
La Zucca, come la carota, con la quale divide il colore arancione e la ricchezza in Vitamina A oltre che molti altri minerali, è considerato estremamente ipocalorico ma possiede un indice glicemico discretamente alto; questo non deve scoraggiare dall’usare questo ortaggio. Pensate che apporta la stessa quantità di calorie della lattuga, meno delle zucchine per fare un altro esempio.
Nonostante il suo sapore intensamente dolce che ne consente l’utilizzo anche per i dolci, il suo alto contenuto in fibre solubili la rende un vegetale molto gradevole e saziante e assolutamente dietetico e se siete “zonisti ad oltranza” e volete abbattere il suo indice glicemico sarà sufficiente aggiungere altri cibi proteici e grassi, ma non eliminatelo dalla vostra dieta soprattutto in questa stagione. La zucca è un alimento ideale anche per i colitici e per i diversi disturbi gastroenterici; è leggera, emolliente ed esercita una azione leggermente lassativa, al vapore o al forno con un filo di olio di oliva e di sale è semplicemente squisita.
Buona Festa e long week end.