Ho assistito ad una conferenza della biochimica Dott essa Gigliola Braga sul Metodo Zona ideato dal Dott Barry Sears per perdere stabilmente peso ma anche e soprattutto per mantenersi in buona salute attraverso un regime dietetico equilibrato.
E’ stata l’occasione per considerare in che modo la Dieta Zona sia stata adattata in modo intelligente non solo per noi Italiani ma in senso anche più estensivo.
L’utilizzo di grandi quantità di verdure come fonte di carboidrati, di pesce come fonte primaria di proteine e grassi, di olio di oliva, avocado e semi come fonte di grassi, oltre che una limitata e controllata assunzione di pasta e pane sono un punto fermo e di notevole forza.
Questa che in un certo senso è stata definita la variante italiana o mediterranea del metodo Zona è stata esposta in modo assolutamente elastico. Le note regole proporzionali dell’assunzione calorica 40-30-30, ovvero 40% delle calorie totali in carboidrati, 30% in proteine e 30 % in grassi vengono proposte senza nessun riferimento alla necessita di pesare il cibo, assoluta libertà ideologica religiosa o altro e l’utilità di ascoltarsi e di fare proprio il modo utilizzare questi principi base seguendo la nostra tradizione alimentare e il nostro gusto personale.
La ricerca dell’equilibrio è il cardine di questa dieta e questo seduce; aveva sedotto anche me, soprattutto quando anni fa leggevo il libro di Sears. In particolare il fascino della biochimica così brillantemente esposta e il poter monitorare e mantenere appunto in zona l’insulina e il glucagone senza creare i picchi ne di uno ne dell’altro, il fascino degli eicosanoidi intesi come ormoni ancestrali forse la chiave di volta della salute e della longevità.
Ma con gli anni ho imparato che non è tutto oro quello che brilla e i miei maestri, ai quali devo la capacità di ascoltare, mi hanno insegnato che la natura è essa stessa armonia e che l’equilibrio esattamente come la bellezza non si costruisce al tavolino in modo artificiale. La visione dell’equilibrio esclusivamente biochimica è vera e oggettiva ma potenzialmente molto ristretta, alla stessa stregua della correzione chirurgica di un viso.
L’equilibrio che tutti vogliono e che io stessa vado ricercando con l’agopuntura è qualcosa che trascende la biochimica pur passando attraverso di essa; è l’insieme di un’infinità di parametri. La grande pecca del metodo zona è la stessa di tutti i metodi riabilitativi conosciuti e non sta nel metodo in sè, utile da conoscere e da applicare ma nel modo di utilizzarlo da parte dei più.
Il pericolo, come sempre, sono i talebani, ovvero coloro che applicano la regola in modo fanatico e indiscriminato, come fosse una fede, senza vedere più nient’altro. La storia e il passato si cancellano con un colpo di spugna senza stare a pensarci su troppo e le caratteristiche del singolo individuo e specifiche situazioni con esse.
La piramide alimentare, per esempio, che ha sempre visto i cereali posizionati alla base della piramide stessa, è considerata sbagliata e superata nel metodo Zona perché non fondata su basi scientifiche. Al di là del fatto che questa frase viene usata quando fa comodo, per demolire tutto quello che di sacro e di utile ci viene tramandato dal passato, vorrei ricordare che sono molti i farmaci sbandierati come scientificamente sicuri che dopo si rivelano potenzialmente pericolosi.
Se da una vita la piramide alimentare è costruita in questo modo forse esistono motivazioni importanti intrinseche che andrebbero analizzate: oltre all’indice ed al carico glicemico degli alimenti forse sarebbe utile valutarne altre caratteristiche come per esempio la loro natura fredda o calda, considerando che i cereali non solo sono gli alimenti più facilmente conservabili e coltivabili sul globo ma sono anche quelli con qualità più neutra, mentre la frutta e la verdura sono tendenzialmente fresche e la carne tendenzialmente calda.
Il considerare che la popolazione dei paesi industrializzati in genere stia aumentando di peso in maniera evidente solo come risultato della piramide alimentare sbagliata forse è troppo facile. Dimostrare che alimentare le mucche usando prevalentemente cereali è il miglior sistema per farle ingrassare mi sembra un po’ tendenzioso; se le mucche e tutti gli animali da allevamento diventano grassi è perché sono imbottiti di cibo e di farmaci fino alle orecchie ma soprattutto rimangono fermi tutto il giorno come delle statue in stalle a temperatura controllata. Il tutto è studiato per far prendere loro peso velocemente. Queste povere bestie degli allevamenti intensivi moderni sono non a caso vegetariane di nascita e la storia delle mucca pazza dovrebbe averci insegnato qualcosa visto che l’utilizzo di farine animali è stato considerato una possibile causa della patologia.
Se l’America vanta il record assoluto di popolazione sovrappeso e questo fenomeno in continua crescita sta arrivando anche in Europa, se in Oriente il diabete come il sovrappeso, un tempo quasi sconosciuti, sembrano aver preso un rialzo esponenziale, credo personalmente che sia giusto farsi due domande in più; non è forse il tipo di carboidrato o zucchero ad essere sbagliato e non solo la sua percentuale complessiva ed eccesso?
Una volta il dolce si mangiava alla domenica, oggi i dolci si mangiano continuamente; pensate che fino a qualche anno fa in Cina era talmente limitata l’abitudine al dolce che la colazione nell’albergo dell’Università era un incubo tutto a base di riso cibo salato e te verde e molte caramelle erano a base di strani sapori alieni non dolci.
Avete invece presente la colazione negli USA? Avete mai mangiato un muffin? Il dolce è aumentato terribilmente insieme allo stress e ai cibi veloci o fast food a base di farine a basso costo e soprattutto grassi trans o idrogenati. La questione della qualità dei cibi è ovviamente riferita anche da Barry Sears come la maggior responsabile della sindrome metabolica e delle sindromi da infiammazione silente. E aggiungerei, di non dimenticare l’eccesso di latticini, avete mai pasteggiato come fanno frequentemente in America, sostituendo l’acqua con il latte o altre bevande improponibili?
Mettere al bando il riso e la gran parte dei cereali, alcune verdure come le carote e le patate e la frutta in particolare la banana solo perché hanno un alto indice glicemico mi sembra eccessivo. Inoltre a lungo termine il rischio di mangiare troppe proteine animali esiste. Sono molti gli studi che dimostrano una correlazione tra patologie tumorali e diete troppo ricche di carni rosse. Sono molti gli studiosi e le teorie secondo cui le proteine animali, siano esse latticini che carni, debbano essere introdotte in modo limitato. E’ inoltre da considerare che se aumenta il fabbisogno di proteine animali, aumenteranno gli allevamenti di bestiame e il modo insano di farle crescere velocemente.
Resta ovviamente utilissima l’informazione, prima assolutamente assente, dell’indice e carico glicemico degli alimenti, dell’idea, anche se non nuova, di mischiare e variare gli alimenti oltre che di ridurre la quantità di carboidrati e di aumentare l’assunzione di grassi polinsaturi.
A mio parere mangiamo sempre troppo per lo stile di vita che facciamo; pane, formaggio, carne e vino rosso, dopo aver lavorato al freddo, possono avere un senso che si può toccare con mano. Il digiuno o le diete eccessivamente ipocaloriche non servono a far perdere peso; è dimostrato dal riconosciuto effetto yo-yo, mentre possono essere considerate come diete disintossicanti talora anche terribilmente pesanti per il fegato.
Ma personalmente credo sia eccessivo considerare uno svantaggio biochimico il fatto di non mangiare durante la notte o per un tempo superiore alle 3 ore, così come eseguire un allenamento fisico di grado moderato magari al freddo, solo perché responsabile di un calo della glicemia e quindi di un possibile picco del glucagone e del cortisolo.
I picchi glicemici e i conseguenti sbalzi ormonali sono presenti nella natura esattamente come nel clima; è come se volessimo avere una unica stagione a temperatura moderata tutto l’anno, niente inverno, niente estate, sempre la primavera, nessuna sofferenza, nessuna rinuncia…..ma non è reale!
Le piante mediterannee piantate nei paesi tropicali tendono ad esaurirsi velocemente perché non hanno mai riposo. Allo stesso modo, mantenere una eccessiva condizione di equilibrio biochimico artificiale, ritengo possa essere usata a scopi terapeutici, ma non per una condizione abituale.
Una bilancia deve essere libera di oscillare attorno al fulcro, l’equilibrio in senso dinamico non corrisponde a bloccarne le braccia quando sono allo stesso livello, ma a passare regolarmente e ritmicamente da una situazione all’altra.
Insomma si rischia di ricercare e costruire un equilibrio artificiale non scevro di possibili altri pericoli ma sopratutto dimenticare che l’equilibrio è contemplato nella natura che ci circonda, che a mio parere meno manipoliamo e meglio è.