Dall’età della pietra, il dolore fisico ha accompagnato l’esistenza dell’uomo: incidenti di caccia, traumi e ferite o semplicemente i lavori pesanti o l’esposizione alle intemperie hanno da sempre provocato nell’uomo dolori muscolo-scheletrici.
La medicina cinese ha sviluppato fin dai suoi albori l’agopuntura come mezzo principale di trattamento della sintomatologia dolorosa. Si pensa che già tremila anni prima di Cristo venissero praticati trattamenti di agopuntura con aghi ricavati da ossa di animali.
Ogni popolazione di qualsiasi continente ha da sempre cercato di lenire il dolore, vuoi con dei trattamenti manuali oppure con delle pozioni a base di erbe o più recentemente con i farmaci.
L’unica cultura al mondo ad avere sviluppato un trattamento del dolore con gli aghi è stata quella cinese.
Dalla Cina l’agopuntura è stata esportata in tutto l’oriente; si sono sviluppate scuole e tradizioni in Giappone, Corea, Vietnam ed ognuna di queste scuole ha le sue caratteristiche e peculiarità. Nell’ultimo secolo l’agopuntura è stata via via praticata in ogni continente dall’America meridionale all’Oceania dall’Europa all’America del nord all’Africa.
Senza ombra di dubbio possiamo affermare che al giorno d’oggi l’agopuntura è il trattamento antidolorifico più usato ogni giorno al mondo.
Anche se molti agopuntori usano preferenzialmente i punti locali del dolore come agopunti, l’agopuntura non nasce come un trattamento locale, anzi i trattamenti a distanza distinguono il praticante che conosce approfonditamente le relazioni fra i canali energetici da quello che punge in maniera semplice e grossolana.
Non c’è alcun bisogno di studiare e arricchire le scuole di agopuntura per quattro lunghi anni per poi limitarsi a trattare punti locali dolorosi o adiacenti o per trattare semplicemente i canali direttamente coinvolti.
Se l’agopuntura si limitasse ad essere un trattamento della zona dolente o del canale interessato perderebbe moltissimo in efficacia e fascino.
Purtroppo ancora oggi molti sedicenti agopuntori utilizzano semplicemente questa metodica… fa male lì e lì ti metto un ago. In questo modo si trattano solo quelli che la medicina moderna chiama “trigger points” o punti grilletto.
Questi punti spesso coincidono con quelli dell’agopuntura e una volta stimolati possono dare un parziale sollievo alla sintomatologia dolorosa.
In realtà i “trigger points” più modernamente detti PAM (punti algici miofasciali ) vengono trattati meglio da tecniche manuali, in particolar modo dalla miofibrolisi; questa tecnica sfrutta diversi strumenti metallici a punta per distruggere ed eliminare definitivamente questi punti che sono da considerare come delle zone di tessuto più compatte, come dei nodi, presenti nella compagine di diversi tessuti: muscolare, tendineo e legamentoso.
Dopo oltre vent’anni di lavoro e di insegnamento dell’agopuntura classica oggi agli agopuntori insegno tecniche di agopuntura antiche che consentano di essere estremamente efficaci sul dolore, oltre che la tecnica della miofibrolisi che ho personalmente messo a punto partendo da diverse tecniche manuali antiche e codificato con l’aiuto del fisioterapista Virginio Mariani.
Con l’agopuntura è possibile agire efficacemente sul dolore, togliendo l’infiammazione e con la miofibrolisi è possibile rimuovere i trigger point o PAM che costituiscono in un certo senso anche una memoria del dolore.
L’agopuntura permette all’agopuntore evoluto e consapevole di neutralizzare il dolore agendo su zone lontane da esso, solo apparentemente non collegate con la zona afflitta.
Ma come funziona allora l’agopuntura se l’ago è così lontano dal dolore vi chiederete voi?
Il dolore si riduce a distanza attraverso tre meccanismi d’azione:
Inibizione della trasmissione del dolore tramite il sistema nervoso periferico
Aumento del flusso vascolare nella zona colpita
Inibizione diretta del dolore tramite il rilascio di endorfine dal sistema nervoso centrale.
Quello che molti pazienti non sanno (e purtroppo anche molti agopuntori) è che l’agopuntura sul dolore dà risultati immediati! Ovvero funziona ….da subito.!
Il tempo di inserire l’ago e qualche secondo dopo il dolore si è modificato per intensità o localizzazione.
Non esiste terapia altrettanto veloce ! L’agopuntura è molto più veloce di qualsiasi farmaco; se eseguita correttamente è praticamente immediata.
Li gan jian yin dicono i cinesi “ pianta un palo e vedi l’ombra”!
Pungere è come andare a caccia! Quando si colpisce il bersaglio al centro… “bang!” il dolore sparisce, lo si colpisce di lato e il dolore migliora o si sposta. Allora bisogna riparare, quindi… mettere altri aghi possibilmente fino a quando non abbiamo “ucciso il dolore”.
E’ per questo che anticamente si riteneva più bravo chi riusciva ad avere il risultato con meno aghi
Un ago = un colpo = dolore KO= grande maestro!
Questo è anche uno dei motivi per cui grandi maestri si diventa con esperienza cioè tanta, tantissima pratica.
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Lunga vita all’agopuntura, e…ai bravi agopuntori!