L’uva si può ormai mangiare in tutte le stagioni dell’anno, ma in questo particolare periodo, ovvero tra fine agosto e settembre, l’uva rappresenta un frutto di grande capacità nutrizionale e terapeutica.
Variare il cibo significa anche utilizzare a pieno le risorse delle specifiche stagioni. Inoltre consideriamo che l’Italia è la maggior produttrice di uva da tavola e anche le risorse del luogo dove si abita hanno una specifica ragion d’essere anche economica.
Per i cinesi l’autunno inizia in agosto con Li Qio e il suo mese centrale è settembre, il mese dell’uva.
Questo frutto contiene una grande quantità di acqua, dal 74% al 86%, circa e il minerale più presente è il potassio, questo consente di ripristinare le perdite di liquidi che il caldo estivo può aver determinato. Contiene una grande varietà di zuccheri monosaccaridi e disaccaridi che certamente vanno comunque considerati in corso di regime dietetico ipocalorico o ipoglicemico.
La sua caratteristica è inoltre è quella di contenere elevatissime quantità di polifenoli e di flavonoidi, con azione antiossidante, antinfiammatoria, oltre che fluidificante del sangue. In particolare contiene importanti quantità di resveratrolo sostanza attualmente inserita in alcuni integratori alimentari proprio per il suo importante ruolo antiossidante e per la sua azione protettrice sul sistema cardiovascolare. Sono inoltre in corso numerosi studi in campo antitumorale, ancora non conclusi, ma che hanno evidenziato azioni mirate in vitro di questa sostanza nei confronti di alcune patologie neoplastiche.
L’uva ha un potere leggermente lassativo e diuretico e questo contribuisce a renderla ideale per contrastare il caldo che tende da un lato ad asciugare, talora aumentando la stitichezza in chi già è predisposto e dall’altro a facilitare la ritenzione idrica negli arti inferiori sempre in chi è già predisposto costituzionalmente.
Per i cinesi il calore dal corpo si drena primariamente attraverso le feci e le urine.
Inoltre l’uva è un frutto facile da mangiare fuori casa senza rischiare di sbrodolarsi! Una volta sciacquato il grappolo, staccati gli acini e deposti in un qualsiasi contenitore, piattino o ciotola il lavoro è già fatto! Insieme a un pezzetto di pecorino e qualunque snack salato o dolce diventa un ottimo spuntino ed è ideale anche per la prima colazione. Alcuni acini sono perfetti come frutto di chiusura sia a pranzo che a cena e possono essere offerti per rinfrescare la bocca a qualunque ora del giorno e della notte in guisa del classico cioccolatino.
Nutrirsi solo di uva per una o due settimane è da molti considerata una terapia depurativa, ma senza arrivare agli estremi, e cercando sempre l’equilibrio, proviamo ad ascoltare il nostro corpo e cosa ci chiede.
In questa stagione scegliere l’uva come frutto al posto delle fragole, del melone, dell’anguria e delle pesche significa armonizzarsi con la stagione esattamente come alcune antiche tecniche di agopuntura. Possiamo con la tecnologia generare figli a menopausa inoltrata, possiamo modificare il DNA di alcuni alimenti e farli crescere in qualsiasi stagione dell’anno, ma il ritmo e la ciclicità della natura anche se non più imposti hanno una loro ragione d’essere e una loro intrinseca relazione tra microcosmo e macrocosmo.
Cerchiamo quindi al rientro dalle vacanze di non andare a far la spesa con la testa nel sacco, comprando sempre le stesse cose per comodità, abitudine e pigrizia mentale. Insegnamo ai nostri figli a mangiare la frutta di stagione.
Sfruttiamo quindi le potenzialità benefiche di questo meraviglioso frutto nella sua stagione per apprezzarne a fondo le qualità depurative e terapeutiche.
2 Comments
….grazie per i consigli dell’articolo…
…E’ vera la diceria che la composizione dell’uva è simile (come elementi nutrizionali) a quella del latte materno?
Caro Fabio non sono una biochimica, certamente ci sono delle analogie tra latte e uva, a partire dalla quantità di acqua, di disaccaridi e minerali presenti in entrambi, e dal fatto che queste sostanze fermentano facilmente. Il latte contiene però anche importanti quantità di proteine fra cui amino acidi essenziali e una notevole quantità di lipidi. Per questo Il latte corrisponde ad un alimento molto ricco e nutrizionalmente completo, anche se poco digeribile. Inoltre il latte materno anche se molto più digeribile contiene immunoglobuline materne e possiede quindi una capacità immunizzante assolutamente unica e non paragonabile ad altro alimento. Insomma dire che sono simili va bene… con una certa riserva però! Un caro saluto