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Come vivere serenamente la menopausa.

Avere le mestruazioni o non averle?

Le donne passano la vita a lamentarsi delle mestruazioni perché arrivano al momento sbagliato, perché producono malesseri e stanchezza generale oltre che una instabilità emotiva, talora insonnia, dolori o stitichezza anche nei giorni precedenti e chi più ne ha più ne metta.

Poi quando non arrivano più, un altro disastro. Allora non ci si sente più donne perché non si mestrua più! E poi si ingrassa e aumentano i rischi di osteoporosi e di malattie cardiovascolari.

Partendo dall’inizio, la prima cosa interessante è che tutti parlano di menopausa alludendo a un  periodo, mentre questa è solo la data dell’ultima mestruazione esattamente come il menarca è la data della prima.

Durante il periodo prepuberale le ovaia, se stimolate, sono in grado di ovulare e l’utero di mestruare ma  è l’asse ipotalamo ipofisario ad essere ancora immaturo. Nella donna in post menopausa è il contrario; l’ipotalamo e l’ipofisi lavorano anche in eccesso nel tentativo di stimolare l’ovaio con un netto aumento dell’ormone follicolo stimolante detto FSH ma sono le ovaia che ormai non hanno più follicoli idonei a svilupparsi, non si ovula più e quindi non si produce gradualmente più ne estradiolo ne progesterone. E sono questi gli ormoni che gradualmente verrano a mancare nella loro funzione protettiva e organo trofica sui diversi tessuti organici.

La vita media di un ovaio in attività è di circa 35 anni, quindi quanto più precoce sarà il menarca quanto più precoce ci si aspetterebbe la menopausa, ma non è sempre così. L’età prevista per la menopausa è variabile e va dai 43 ai 52 anni, in media avviene tra i 48 e i 50 anni, ma ci sono anche  menopause precoci prima dei 40 anni e tardive che possono arrivare alla soglia dei 60 anni.

Menarca e menopausa sono momenti che danno avvio, rispettivamente, al ciclo ovulatorio regolare e alla sospensione di tale ciclo, ma in molti casi il passaggio non  è affatto così immediato. Possono volerci da 3 a  5 anni per stabilizzare la situazione. Il risultato saranno cicli assolutamente fuori controllo e senza nessuna regolarità caratterizzati da sbalzi ormonali il più delle volte accompagnati da fastidiosi disturbi fisici ed emotivi. Queste sono le fasce di età a maggior rischio di gravidanza indesiderata.

Nella premenopausa la caratteristica è la frequenza più o meno importante di cicli anovulatori, i follicoli si sviluppano ma non arrivano a completa maturazione ne consegue  una ridotta presenza di progesterone prodotto dal corpo luteo post ovulatorio.

Secondariamente avremo un iniziale leggero aumento dell’ormone FSH e  un contemporaneo relativo aumento  della quantità di estrogeni non compensata dal progesterone.

Vi siete persi? Scusate, era necessario.

In termini pratici che succede, mi chiederete voi. Di tutto rispondo io! Si veramente di tutto; i cicli possono accorciarsi o allungarsi in modo regolare  di qualche giorno oppure possono francamente accorciarsi e arrivare fino a presentarsi anche a soli 15 giorni uno dall’altro o allungarsi fino a 3 o 4 mesi o, in alcuni casi, anche fino a 6 o 8 mesi.

Il mestruo può restare invariato come quantità oppure ridursi o nel peggiore dei casi aumentare sia di quantità che di durata. Si può anche passare da cicli brevi a cicli lunghi.

 

Il problema veramente più pressante è il rischio di gravidanza quando indesiderata e soprattutto il rischio di anemizzazione talora anche severa quando i mestrui sono abbondanti e troppo ravvicinati.

La mestruazione, è importante saperlo, è solo un fenomeno visibile che risulta dalla presenza e fluttuazione di una certa quantita di ormoni estro-progestinici in circolo. Questi quando presenti in dosi adeguate portano allo sviluppo dell’endometrio mentre la loro riduzione è responsabile dello sfaldamento dell’endometrio e successiva eliminazione esterna; questa capacità può essere indotta artificialmente, se stimolata da ormoni introdotti oralmente o per intramuscolo.

Ecco che negli anni ’90 è stata proposta su ampia scala la terapia sostitutiva per permettere alle donne di mantenere un discreto livello di estrogeni e progestinici a scopo protettivo e anche anti aging e molte sono state le donne invogliate a usarla anche grazie ad una pressante campagna mediatica.  Si è poi visto che i vantaggi sulla protezione cardiovascolare e dal’osteoporosi non sono stati sufficienti mentre si è evidenziato un aumento del tumore maligno alla mammella senza parlare degli altri disturbi relativi alla terapia ormonale.
Oggi si tende a usare la TOS solo quando presenti disturbi molto fastidiosi quali vampate o cicli emorragici.

Ma ricordo a questo proposito che, sia per i disturbi quali le vampate, che per regolarizzare il ciclo, così come per sostenere il sangue, la fitoterapia cinese offre delle grandi  possibilità senza avere tutti gli effetti negativi della terapia ormonale o marziale. Il  fitoterapico cinese è poco conosciuto dai medici e anche un pò temuto.

Tuttavia, per rassicurare, sappiate che le poche farmacie che lo sanno lavorare in preparazioni galeniche, usano solamente prodotti certificati e totalmente privi di metalli o sostanze inquinanti varie. Inoltre la ricetta può solo essere  prescritta su misura dallo specialista in fitoterapia cinese dopo visita accurata. In questo modo difficilmente questi prodotti possono essere assunti per iniziativa personale del paziente, anche se sempre più nascono farmaci da banco contenenti fitofarmaci singoli o ricette in pillole pronte.

In realtà è meno facile l’autoprescrizione a anche se possibile  è solo quella che si deve temere soprattutto se i prodotti hanno una provenienza non ceretificata, come nel caso di quelli acquistati in rete.

E’ inoltre utile sapere che, oltre a sostenere lo yin e il sangue che si riducono in queste condizioni, ci sono fitoterapici con azioni simil-progestinici e simil-estrogenici che, se adeguatamente inseriti nelle ricette, possono avere una forte azione regolatrice e antiaging. Non sto parlando solo dei  prodotti da banco più diffusi e  conosciuti come gli isoflavonoidi della soia, per i quali l’industria farmaceutica sta fiutando il business. Sono infatti  numerose e  poco conosciute le diverse sostanze appartenenti alla fitoterapia cinese che, adeguatamente accostate mediante la costruzione di una ricetta fitoterapica, sono in grado di risolvere in modo estremamente preciso e mirato le molteplici problematiche abitualmente di pertinenza specialistica come quella ginecologica.

Comunque… niente panico! La premenopausa come la post-menopausa si possono vivere senza tanti disturbi e tante paure. Certo, è necessario sapere e conoscere i diversi modi per limitare i vari disturbi legati agli sbalzi ormonali e i temuti danni da mancanza di ormoni femminili ed è necessaria una particolare attenzione alla dieta che dovrà essere mirata e non aspecifica, oltre che al movimento fisico che non deve assolutamente mancare per evitare l’immediato sovrappeso da cambiamento del metabolismo.

L’utilizzo di tecniche energetiche come il taichi o lo yoga, ad esempio, consente di accedere a serbatoi di energia diversi e conservare la grinta e la vitalità necessarie a mordere la vita. Inoltre con cure specifiche sia di agopuntura che fitoterapiche è possibile controllare e prevenire gli eventuali disturbi, sia fisici che emotivi.

Quindi, così come le ragazzine si devono preparare al menarca e le adolescenti a gestire la loro vita sessuale senza troppe angosce, possibilmente studiando se stesse e la materia in modo scientifico e pratico, così dovranno fare le over quaranta senza pensare che è  troppo presto e che potranno delegare al momento giusto ogni problema alla terapia sostitutiva oppure che la natura farà da sè.

Se una volta la vita media di una donna coincideva con la sua vita fertile e la sua vita sessuale era limitata alla riproduzione della specie, oggi non è più così! La nostra aspettativa di vita è aumentata ma anche la sua qualità; una donna dopo i cinquanta non vuole solo mantenere vivi i suoi interessi personali e attività lavorative ma anche  continuare a nutrire la propria vita sessuale.

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