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Ancora perdiamo tempo a parlare di falsa agopuntura?

Ho partecipato come relatore al  24° Congresso Internazionale di Agopuntura e Medicina Tradizionale Cinese organizzato dall’AMAB (Associazione Medici Agopuntori Bolognesi)  e dalla Scuola Italo Cinese di Agopuntura svoltosi Sabato 22 maggio a Bologna presso il Palazzo della Cultura.

Il Congresso ha rappresentato l’evento più importante a livello nazionale in tema di Agopuntura e Medicina Tradizionale Cinese, con la presenza di oltre 500 medici agopuntori provenienti dall’Italia e dall’estero.

Tra i relatori stranieri di quest’anno erano presenti il Prof.  Pierre Rabischong, Preside Onorario della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Montpellier, Francia e la Prof.ssa Wang Ling Ling dell’Università di Nanchino, Cina.

Tra i relatori italiani elenchiamo  Il Prof. Giovanardi, Il Prof. Picozzi, il Prof. Mazzanti, Dott. essa Gulì, Il Dott.  Sotte, Dott. Alais, Dott.essa D’angelo, Dott. Vanacci, Dott. Matrà.

Il tema di quest’anno è  stato il trattamento delle patologie dolorose, che rappresentano le patologie su cui l’efficacia dell’Agopuntura  viene maggiormente riconosciuta.

Sono ormai numerose le evidenze scientifiche che dimostrano come l’Agopuntura nel dolore cronico, in particolare  nelle cefalee e nella lombalgia, rappresenti una terapia tranquillamente considerabile più efficace dei farmaci e, soprattutto, anche se su questo argomento non si pone l’accento, priva di effetti collaterali.

Nei lavori presentati, in cui è stata confrontata con trattamenti farmacologici o terapie fisiche generiche,  risultava evidente come l’agopuntura rappresenti una valida alternativa afarmacologica per affrontare il dolore.

Quello che stupisce è che  si passi ancora del tempo a parlare della Sham agopuntura considerandola un problema, visto che questa agopuntura, cosiddetta “falsa”, funziona in modo solo minimamente inferiore rispetto all’agopuntura “vera”.

In altre parole, dai lavori scientifici emerge che non vi è un significativa differenza tra le due: funzionano entrambe!

 

Ha dovuto intervenire il Prof. Picozzi per ricordare che l’agopuntura non è una terapia chimica ma fisica; non ci sogneremmo mai di fare un intervento chirurgico “falso”, giusto?

O magari un intervento chirurgico sbagliato o incompleto. Qualche effetto si avrebbe comunque ma più negativo che altro.

Il prof. Picozzi spiegava giustamente nella sua relazione che la falsa agopuntura non esiste, un effetto esiste sempre e in questo caso, guarda un pò, è comunque positivo.

E’ questo che dovrebbe stupire positivamente, invece no, alcuni se ne approfittano per gridare che l’agopuntura  è solo un effetto placebo.

Dovremmo noi urlare che è un vera idiozia fare questo confronto! Non si può paragonare  il risultato dei lavori in agopuntura con i lavori esistenti sui farmaci basati appunto sul controllo verso il farmaco placebo, in quanto quest’ultimo è totalmente inerte, farmacologicamente parlando.

Gli antichi agopuntori cinesi dicevano “l’ago è intelligente, è l’agopuntore che è stupido”. L’ago, messo anche in posizione scoretta, può comunque avere un effetto positivo. L’agopuntura infatti è intrinsecamente armonizzante, ma cosa vogliamo di più… un lucano?

L’agopuntura  di questi lavori scientifici deve necessariamente essere applicata usando  protocolli dove a tutti i pazienti vengono praticati gli stessi agopunti, inoltre per ottenere una casistica numericamente significativa molto spesso vengono utilizzati agopuntori con una preparazione limitata.  E’ facile comprendere che la “vera agopuntura” non e’ ancora questa e che questa arte quando applicata da un agopuntore esperto sarà necesariamente diversa non solo nell’applicazione  ma anche  nella sua efficacia.

E’ un po’ come per l’esercizio fisico. Fare del movimento aspecifico e senza tecnica produce comunque un risultato. Fare del movimento con poca tecnica e poca specificità produce un risultato di poco superiore. Fare movimenti specifici e mirati, con una tecnica studiata e consolidata nell’efficacia, produce risultati incredibilmente superiori.

Ma… questo non si può dire perchè non è scientifico…

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1 Comment

  1. Andrea ha detto:

    Una volta un omeopata disse: “di alcuni approcci terapeutici (come l’omeopatia e l’agopuntura) si dice oggi che sono “alternativi”. ma essi sono molto più antichi di quelli moderni…..quindi è più logico dire che questi ultimi sono alternativi? no?”
    Ciao Catherine. Leggo spesso i tuoi bellissimi post anche se non scrivo commenti.