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Stitichezza cronica

E’ assolutamente dimostrato che la stitichezza colpisce la popolazione femminile in modo prevalente e in modo serio direi.

Secondo il mio maestro questo disturbo è dovuto al desiderio molto femminile di voler controllare la situazione.  Se il bagno non è quello di casa forse non è pulito abbastanza  e allora è meglio aspettare e trattenersi.

Questo semplice e ordinario pensiero è la partenza del problema. Infatti, la fretta e l’ansia da prestazione ormai quotidiane, possono far si che l’intestino non si scarica più appena svegli o appena dopo aver fatto colazione. In questo modo ci si trova costretti  la maggior parte delle volte fuori casa nel momento meno idoneo o meglio in quello che sarebbe il momento più propizio.

Dai oggi e dai domani, l’atteggiamento di trattenere induce l’intestino ad un progressiva dilatazione con perdita dell’elasticita delle pareti e rallentamento del transito intestinale. Il quadro può essere più o meno grave, ma una cosa è certa: bisogna modificarlo.

Invece alla mia domanda se la paziente si scarica regolarmente tutti i giorni, la risposta abituale è la seguente: “no ma sono così da sempre! ” quindi appare sottointeso anche se non formulato verbalmente: non ci posso più fare niente, ovviamente!

Ma non è affatto vero; esistono diversi strumenti utilizzabili. Il primo parte da cose molto semplici, un bel bicchiere di acqua calda con limone e miele appena sveglie, un kiwi a colazione, una mela a metà mattino  e una banana a metà pomeriggio e una bella pera alla sera per esempio tanto per rinfrescare e rendere le feci più morbide.

Un’attività motoria e sessuale regolare ovvero almeno una volta alla settimana, meglio se due o tre.

Trovare e prendere dei tempi e degli spazi personali per rilassarsi e mollare tutto, che possono essere andare dal parucchiere o dall’estetista, fare una  lezione di yoga o di tai chi chuan, fare una bella passeggiata all’aria aperta o un bel viaggetto o altro, in base ai gusti.

Come dice il Merovingio nel film Matrix:

“il tempo.. il tempo.. se non ce lo prendiamo mai il tempo… quando mai lo avremo il tempo!??”

Ricordiamo che il meccanismo mentale è lo stesso per l’intestino;  se non ci concediamo il tempo per andare in bagno, come faremo ad andare in bagno? Esistono poi, per le forme più severe, fitoterapici che lavorano sulla costituzione, altri che rendono le feci più morbide e aumentano il transito e la forza propulsiva intestinale. Esistono in commercio dei probiotici specifici e ben studiati per le forme di stitichezza che possono lavorare specificatamente sulla produzione eccessiva di gas intestinali oltre che sulla produzione di muco.

Ma poi esistono tecniche molto utili come l’idrocolon terapia che possiamo considerare un’evoluzione tecnologica e molto più sofisticata del clistere.

L’idrocolon non è affatto violenta, la cannula introdotta contiene una via di entrata e una via di uscita; in questo modo l’intestino non si dilata  in modo eccessivo  e non è necessario trattenere l’acqua introdotta, con coliche spaventose. La presenza di bolle d’aria può certamente peggiorare il transito e provocare fastidio e difficoltà all’acqua di muoversi liberamente ma tutto ciò può essere facilmente superato con massaggi e pressioni addominali.

Infine, per quelli che fanno davero fatica a rilassarsi, l’agopuntura può aiutare non solo a calmare l’ansia in generale ma, se eseguita in modo mirato, può migliorare in modo significativo le forme di stitichezza. Con gli aghi infatti è possibile migliorare l’energia e la funzione propulsiva propria dell’intestino ma anche ridurre la tensione spastica e il calore interno.

Partendo dalla dieta che non dovrà essere troppo ricca di grassi, sostanze adulterate, alcolici e cioccolata che tendono a scaldare l’interno, all’utilizzo di probiotici, al movimento fisico esterno ed interno come con l’idrocolon, che possiamo considerare un massaggio o movimento interno e infine arrivando all’agopuntura e alla fitoterapia, possiamo  lavorare a 360° sul disturbo e sulla causa che lo ha generato riprogrammando il nostro corpo su un  nuovo ritmo.

Il semplice utilizzo di lassativi classici è invece semplicemente deleterio perchè porta, come per il diuretico, ad un progressivo peggioramento della condizione di base; ovvero l’intestino si fa sempre più pigro ed incapace di svuotarsi autonomamente tendendo solo a dilatarsi sempre più e perdendo così qualunque capacità propulsiva.

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