Esistono diversi modi di praticare agopuntura: l’auricolopuntura, la craniopuntura e l’addominoagopuntura; sono tutte e tre metodiche riferite a somatotopismi specifici delle corrispondenti zone corporee: padiglione auricolare, cranio e, naturalmente, addome.
In questo tipo di agopuntura si segue una mappa precisa di rappresentazione del corpo sull’area prescelta. Le mappe però possono essere diverse da scuola a scuola. Ad esempio, in auricoloterapia, la metodica in assoluto più diffusa, le mappe usate dalla scuola francese sono diverse da quelle cinesi.
Inoltre l’auricoloterapia, essendo applicata su un’area piccola come l’orecchio rappresentante l’intero organismo, si caratterizza per la necessità di una precisione millimetrica nella ricerca del punto, ragion per cui attraverso la tecnologia moderna si fa sempre più uso di strumenti “cerca punti” elettronici.
Oltre a questi differenti microsistemi esiste il trattamento mediante i canali o meridiani, intesi come circuiti energetici, collegati agli organi o visceri interni. Esistono 12 canali chiamati “ordinari” o principali e 8 detti “straordinari” o “meravigliosi”.
Ciascuno di questi canali delinea un percorso e possiede punti specifici, codificati in modo preciso con un nome cinese e una sigla internazionale. Il nome cinese è talora estremamente significativo rispetto alla funzione del punto e molto spesso estremamente romantico come la porta della vita o nutri l’anziano; questa è l’agopuntura che potremmo definire classica.
Ciò che è interessante sapere è che questa agopuntura, praticata comunemente sia in Europa che in Cina, rappresenta esclusivamente le nozioni sopravvissute alla rivoluzione culturale cinese. Durante quel periodo, infatti, i più grandi Maestri di agopuntura, che spesso erano anche monaci, furono semplicemente sterminati e i testi meno convenzionali e rappresentativi di tradizioni segrete bruciati.
Solo quando Mao si ritrovò senza risorse sufficienti per curare la sua nazione, decise di rispolverare e codificare la medicina antica chiamandola Medicina Tradizionale Cinese.
Fu così che alcuni testi furono ripristinati e alcuni maestri ancora in vita vennero recuperati dai campi di lavoro forzato e reintegrati nell’insegnamento ufficiale. Nonostante questa “ufficializzazione”, alcune antiche conoscenze erano comunque sopravvissute all’insaputa del regime, tramandate oralmente da maestro a discepolo o di padre in figlio.
Ad oggi è ancora possibile trovare medici agopuntori che hanno avuto la possibilità di studiare queste antiche tecniche che, ovviamente, non è possibile trovare nei testi ufficiali di MTC.Si tratta di un’agopuntura molto più raffinata e complessa, che utilizza non solo l’azione di ogni singolo punto e di ogni singolo canale riferito alle sue caratteristiche peculiari ma consente diverse strategie terapeutiche sfruttando le molteplici possibili combinazioni e azioni sinergiche dei punti trattati.
In particolare è possibile agire su un’area corporea lavorando non solo sul canale corrispondente ma sfruttando i rapporti interni degli altri canali ad esso correlati.
I canali sono collegati tra di loro mediante cinque diverse relazioni e con un minimo di altri tre canali. Questo consente di potenziare l’azione di circolazione energetica sul canale desiderato.
E’ come se al posto di mandare una macchina della polizia a fare circolare le vetture sull’autostrada, noi mandassimo una squadra di quattro volanti ben distribuite sulle diverse strade che convergono alla zona da liberare, disperdendo e sciogliendo il traffico a monte.
Ma questo è solo l’inizio; esiste su ogni canale e non solo, su ogni segmento corporeo, un somatotopismo corrispondente all’intero corpo; ecco che la scelta dei punti, oltre che seguire i canali collegati tra loro, utilizzerà anche la selezione di punti a distanza corrispondenti all’area da trattare. Si crea così un riequilibrio dinamico globale che consente di mirare l’azione in modo preciso su un’area lasciandola al contempo libera dagli aghi.
Secondo queste antiche conoscenze, non esiste nel nostro corpo un punto che non possa essere usato come un agopunto. Su ogni canale e tra un punto e l’altro esistono innumerevoli punti con possibilità terapeutiche e lo stesso vale per i punti localizzati tra un canale e l’altro. Ecco perché i cosiddetti “extra points” (che sono punti riconosciuti grazie a Dio anche dalla MTC classica e codificati con numeri e sigle), sono talora di estrema efficacia. E ancora, ecco perché non esiste la falsa agopuntura, tanto utilizzata nei lavori scientifici per confutare l’efficacia della MTC; essa produce comunque un effetto non solo psicologico ma anche fisico ed energetico.
Un’altra caratteristica di questa antica metodica è quella di sfruttare l’alternanza; yin-yang, alto-basso e destra-sinistra, agendo in modo estremamente dinamico e riproducendo un’attivazione energetica di tipo circolare. In pratica ogni arto viene trattato con agopunti localizzati solo su canali yin o solo su canali yang. Per capirci: arto superiore destro: canali yang, arto inferiore destro: canali yin, arto inferiore sinistro: canali yang e arto superiore sinistro: canali yin.
Il tradizionale metodo di applicazione dei punti nella MTC, prevede la possibilità di inserire aghi direttamente sull’area colpita dal dolore oltre a punti classici la cui azione peculiare è ben conosciuta e tradizionalmente accettata. Questo metodo è diventato negli anni sempre più rigido e sterile nella sua applicazione.
Nella MTC classica, per tonificare o disperdere, si lavora solo occasionalmente sui punti antichi. Non è assolutamente chiaro e codificato in modo univoco il metodo di applicazione dell’ago che permette di raggiungere lo scopo preciso di tonificazione o di dispersione, fatta eccezione per il sanguinamento e la moxa, che rappresentano oggi il metodo più efficace rispettivamente per disperdere e tonificare.
Fin dagli albori della medicina cinese invece i cinque punti antichi di ogni meridiano sono il cardine e il potenziale di ogni trattamento di agopuntura. In prima istanza corrispondono rispettivamente ai cinque elementi: legno, fuoco, terra, metallo, acqua e alla legge di generazione e di controllo che ne consegue.
Questa non è solo filosofia ma una rappresentazione di leggi naturali che si estrinsecano nella materia. “Il legno nutre il fuoco e controlla la terra”, è un’ affermazione che un qualunque agricoltore conosce senza bisogno di molti studi letterari.
Secondariamente, i cinque punti antichi costituiscono anche i componenti del Bagua di ogni canale. Gli 8 trigrammi, o Ba Gua, accoppiandosi danno origine ai 64 esagrammi, segni ideogrammatici formati da sei linee, intere o spezzate, che ritroviamo nel libro I Ching.
La linea intera rappresenta lo Yang e quella spezzata lo Yin. Ogni trigramma può rappresentare uno dei canali, e ogni esagramma è in corrispondenza biunivoca con uno dei cinque punti antichi e con un punto ulteriore, chiamato punto Luo. In tal modo l’intero Gua diviene una sorta di mappa del canale in trattamento.
Con l’aggiunta di questa conoscenza possiamo trasformare il Gua di un canale in quello di un altro, producendo una particolare circuitazione energetica ma anche trasformarlo nel Gua più idoneo per sedare o tonificare un particolare elemento. Diventa possibile creare innumerevoli combinazioni, per esempio per sedare il fuoco, cosa particolarmente utile nelle patologie di tipo acuto.
Diventa facile capire come questa particolare agopuntura, sconosciuta ai più, possieda una versatilità e un dinamismo assolutamente ineguagliabili rispetto alle metodiche tradizionali. In effetti il suo dinamismo e la sua circolarità si rifanno alla legge dello Yin e dello Yang e l’utilizzo dei punti Shu antichi si collega alla legge dei cinque elementi, il cui mistero va ben oltre le leggi matematiche.
Ho avuto personalmente l’opportunità di studiare e applicare questo tipo di agopuntura in Italia e all’estero grazie a diversi maestri e posso assicurare che, una volta intrapresa questa strada, è impossibile tornare indietro, perché i risultati sono talmente veloci e brillanti da rendere altri metodi palesemente obsoleti.
Oggi dopo quasi 10 anni di ricerca sul campo, il mio carissimo Maestro Giulio Picozzi a cui devo tutta la mia preparazione e capacità praticare l’agopuntura, ha finalmente deciso di insegnare queste tecniche tramite nuovi corsi per medici chiamati Acumen, organizzati a Milano e Bologna. Portando queste conoscenze segrete e concesse prima solo agli adepti più vicini, alla portata di tutti gli agopuntori curiosi e desiderosi di nuove strade da percorrere con passione.
La maggior efficacia sul dolore è sperimentabile in modo pratico e concreto già durante la prima seduta di agopuntura. Questa metodica consente agevolmente, attraverso la palpazione dell’area dolorosa o la mobilizzazione articolare, di verificare un immediata riduzione del dolore e della rigidità dell’articolazione coinvolta.
Oltre che trattare con successo qualsiasi tipo di dolore, sono realizzabili interventi mirati su problematiche interne più complesse. Previa valutazione della costituzione del paziente e diagnosi secondo i cinque elementi, è possibile infatti interagire sui meridiani coinvolti attraverso la trasformazione del Gua del canale, nel Gua più idoneo per modificare tale costituzione.
Con queste tecniche possiamo spiegare l’efficacia di agopunti comunemente usati ma considerati empirici per l’agopuntura classica, lavorare in sintonia con la stagione in corso oppure focalizzare il trattamento sulla costituzione fisica o sulla personalità del paziente.
Con questa agopuntura diventa possibile agire anche su patologie degenerative e infiammatorie gravi oltre che su patologie in fase acuta e non solo disturbi lievi di tipo psicosomatico e disfunzionale, come purtroppo ancora molti medici pensano.
Infine, in tal modo, riusciremo non solo a preservare e tramandare una parte del corpus di quelle antiche conoscenze che hanno fatto dell’oriente la culla dell’umanità ma anche a farle rinascere e renderle nuovamente vive e libere di ricrescere rigogliose insieme alle nuove tecniche e scoperte della più moderna medicina.
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