Un makeup ispirato ai personaggi di Avatar. Molto carino!
31/01/10
L’agopuntura è la tecnica riabilitativa più usata al mondo
08/02/10Le arance e l’inverno

Le informazioni contenute in questo sito non possono ASSOLUTAMENTE sostituire una visita o il parere forniti dal proprio medico o specialista, ne sostituire, modificare o affiancare eventuali terapie o cure in corso.
Termini e Condizioni
Il frutto dell’arancio è estremamente decorativo e profumato, mi ha stupito sapere che le sue origini non sono affatto mediteranee come pensavo. L’arancio infatti nasce in Asia Orientale si ritiene fosse presente addirittura già 4000 anni a.c . Da alcune teorie storiche si pensa che alcuni legionari possano essere arrivati fino in Cina scoprendo per primi questo squisito frutto. Arrivato e coltivato in Italia solo tardivamente intorno al 1400.
L’arancia, oggi conosciuta come un classico frutto invernale comunemente raccomandato per il suo contenuto in Vitamina C, è però spesso utilizzato in modo scorretto ed eccessivo.
E’ comune infatti che si trovi scritto un pò ovunque che una spremuta di arance al giorno o peggio anche il succo di arancia conservato siano assolutamente la miglior cosa da assumere in inverno per limitare le infezioni virali.
Non è esattamente così; intanto il contenuto in Vitamina C non è assolutamente così eclatante rispetto ad altri frutti. Tenete in considerazione che ribes e kiwi ne contengono molto di più, così come la papaya e le fragole e alcune verdure come peperoni, spinaci, cavoli e cavolfiore, se cotti in modo corretto, possono apportare un discreto contenuto in Vit C. Senza parlare del prezzemolo che ne ha un contenuto altissimo.
Con le raccomandate cinque porzioni al giorno tra frutta e verdura si dovrebbe superare alla grande il fabbisogno di Vit C giornaliero (pari a circa 50-60 mg ), così come di molti oligoelementi e degli importanti microcostituenti attivi con azione antiossidante e quindi antiaging.
Certamente al fumatore e al forte consumatore di alcol, non basta per limitare i danni, non solo ossidativi, delle sue cattive abitudini ma non è certamente aumentando la dose di spremute al giorno che migliorerà la sua salute.Con questo voglio dire di non fossilizarsi solo sull’arancia e tanto meno sulle tanto raccomandate spremute che si bevono senza far fatica. Usiamo invece il concetto più maturo della diversificazione, della freschezza dei prodotti e del desiderio sano del nostro corpo di assumere quel particolare alimento. Inoltre è giusto sapere che l’arancia per la Medicina Cinese è considerato un frutto con qualità fresca o fredda, ovvero che raffredda ed è utilissimo quando si tende a mangiare cibi con qualità troppo calda come carne, vino e cioccolata che non a caso sono quelli tipici della stagione invernale.
Se abbiamo una costituzione che soffre di umidità o una costituzione fredda ovvero soffriamo molto il freddo e siamo particolarmente freddolosi, questo frutto va mangiato con molta attenzione, possibilmente a spicchi e non spremuto, perchè bevendo quando magari si ha sete, non si percepisce il desiderio del corpo e si rischia di assumerne troppo andando incontro a disturbi fra cui diarrea e dolori articolari.
Un classico errore è quello di farsi una o più spremute quando si sta “covando” un raffreddore, magari proprio quando iniziano i brividi, pensando di migliorare le difese dell’organismo con la vitamina C. La spremuta in quel preciso momento peggiora invece il quadro di colpo, favorendo l’ingresso del freddo dalla superficie all’interno, in quelle occasioni ha più senso il classico rimedio popolare, qualcosa di caldo, piccante e aromatico che sia diaforetico ovvero che consenta al corpo di scaldarsi e di sudare un pò buttando fuori il freddo.
Per il suo aroma l’arancia è preziosissima per cucinare diversi piatti, si mischia tranquillamento a svariate carni o pesci, soprattutto se particolamente grassi come il salmone o i crostacei. A fettine, condita e mischiata all’insalata, può essere usata come un intermezzo tra due piatti importanti. A fine pasto, magari servita a spicchi , per esempio dopo un bel piatto di spezzatino o di stracotto, è utilissima per stemperare il calore di questi cibi e favorirne la digestione. Inoltre rinfresca piacevolmente la bocca, diventando un ottimo dolce per chiudere in bellezza, magari accompagnato da un pezzetino di cioccolato di Modica.
Infine come snack l’arancio è facile da trasportare, molto nutriente e ricco di calcio, ed in grado di dissetare efficacemente, soprattutto se ci si trova in un ambiente eccessivamente riscaldato e secco.