Torniamo a parlare di disturbi importanti della pelle; l’acne è sicuramente la dermatosi, ovvero la patologia infiammatoria della pelle, più conosciuta e diffusa soprattutto in età adolescenziale.
In Italia si ritiene che il disturbo abbia un incidenza tra il 40% e il 60 % nell’età tra i 15 e 20 anni. Molto più alta l’incidenza negli USA che arriva ad essere pari a circa l’85% negli studenti di Boston. Leggermente più colpita la popolazione femminile rispetto alla maschile.
La prima cosa che dobbiamo sapere è che l’acne non è affatto una conseguenza normale dello sviluppo, come molti erroneamente in passato sostenevano e tanto meno della masturbazione. Il fatto che sia più frequente durante lo sviluppo ormonale ha certamente un suo perchè, che cercheremo di spiegare, ma l’acne non deve per questo motivo essere considerata con superficialità e tanto meno con leggerezza.
In primo luogo, anche se è vero che di solito con l’età adulta il problema sparisce, è altresì importante valutare che la presenza dell’acne giovanile non consente di vivere in modo sereno questo importante momento della vita in cui essere giovani non è sempre facile e talora si accompagna ad importanti stati di insicurezza e di non accettazione della propria persona e soprattutto dei propri difetti.
La presenza dell’acne può condizionare e ostacolare un equilibrato svliluppo e crescita della personalità e inoltre, nelle forme severe, le cicatrici che può lasciare sono frequenti e, anche se la chirurgia e la medicina estetica sono ormai molto avanzate, certamente gli esiti cicatriziali possono richiedere interventi mirati e specifici non sempre alla portata di tutte le tasche.
L’acne è una patologia infiammatoria dei follicoli della pelle la cui causa è a tutt’oggi del tutto sconosciuta e questo ci deve far pensare. Se cerchiamo una causa, nel tipo di pelle, se cerchiamo un agente esterno o una precisa condizione patologica o un particolare DNA forse siamo sulla strada sbagliata.
La pelle è un organo che separa il nostro corpo interno dall’esterno, riflette le condizioni interne e questo tutti i medici lo apprendono già dal primo anno di università. Con l’esperineza clinica si apprende a riconoscere alcuni importanti segni e si tocca con mano quanto davvero l’aspetto della pelle ci informa sulle condizioni del paziente.
La sua secchezza, umidità , calore, consistenza, spessore, lucentezza, colore, tutto ci parla di come stiamo dentro e degli eventuali abusi anche del passato. E’ difficile non riconoscere sulla pelle i segni dell’etilismo o di altre droghe. La pelle è un interfaccia con l’esterno ed è un mezzo come lo sono anche il sistema urinario e intestinale per eliminare gli eccessi e le sostanze non desiderate.
Per la medicina cinese l’acne è un eccesso di calore-umidità prevalentemente localizzato in stomaco e grosso intestino, considerati come i due visceri potenzialmente piu caldi e più ricchi di energia, che hanno un’area particolarmente importante di pertinenza proprio nell volto. Ecco perchè la manifestazione dell’acne, secondo questa teoria, si sviluppa maggiormente su questa zona.
Certamente fattori emotivi e ormonali possono aumentare il calore presente in stomaco e intestino e su questo non si discute, ma la dieta per i giovani affetti questo disturbo non è un consiglio, quanto la prima e vera cura. L’eliminazione di tutte le sostanze grasse e troppo ricche dalla dieta, in primis i formaggi, salumi, cioccolato è semplicemente indispensabile.
Nei casi gravi l’eliminazione di varie sostanze potenzialmente irritanti come zuccheri, farine e latticini deve essere eseguita per almeno un minimo di uno -tre mesi fino ad un massimo di sei mesi.
Utilissimi anche il ricorrere a probiotici mirati per pulire e ricanalizzare tutto il canale digestivo, ripopolando i diversi distretti con i batteri che normalmente dovrebbe abitarci, molto spesso carenti perchè distrutti da cure antibiotiche ricorrenti o pregresse e da una alimentazione troppo povera microbiologicamente parlando.
Nei casi lievi la terapia attraverso l’alimentazione può essere sufficiente ma nei casi severi è utile ricorrere a ricette di fitoterapia con l’obiettivo di togliere il calore in stomaco e grosso intestino, asciugare l’umidità interna e conseguentemente esterna. I fitoterapici possono essere applicati anche topicamente. Ricorrere a cure antibiotiche e antinfiammatorie sistemiche o topiche e ai soffisticati e nuovissimi trattamenti della pelle con riduzione del sebo e della cheratina non può essere un metodo sufficiente per i casi severi, la cui origine e causa è squisitamente interna e certamente non infettiva.