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La ricetta in fitoterapia cinese: un’antica arte ancora attuale

In questi giorni di festa ho potuto stare ai fornelli e pensare come una ricetta possa, se adeguatamente equilibrata, esaltare un sapore piuttosto che un altro, rendere un piatto indigesto piuttosto che digeribile e come ogni dettaglio e dosaggio degli diversi ingredienti sia semplicemente fondamentale. La ricetta è qualcosa di unico.

Nella fitoterapia cinese si usano  proprio delle ricette. Provengono da antichi manoscritti inediti, fra i testi tramandati troviamo  il famoso Shang  Han Lun tradotto nel testo Discussion on Cold and Damage finito di scrivere nel 265 a.d e stampato e reso pubblico nel 1065 a.d e completato con il  famoso testo  Essenzial Formulas of the Golden Cabinet pubblicato l’anno successivo.

Questi testi antichi sono considerati i classici della fitoterapia cinese e contengono migliaia di formule e ricette, le più vecchie presumibilmente create per le varie famiglie imperiali e provate e testate su innumerevoli contadini fino a farle diventare perfettamente equilibrate e moderate.

La pensata è proprio la stessa della ricetta culinaria, lo stesso ingrediente di base associato ad altri ingredienti ne può potenziare o moderare gli effetti.

Un singolo rimedio  sotto dosato può non arrivare ad ottenere effetti terapeutici significativi, d’altro canto se sopra dosato può arrivare ad essere potenzialmente tossico o evidenziare oltre agli effetti terapeutici contemporanei effetti collaterali.

Un insieme di rimedi invece consente di poter usare dosaggi terapeutici sufficientemente alti riducendo al minimo gli effetti tossici e collaterali. La capacità di mischiare i diversi rimedi realizzando una ricetta equilibrata è un’arte esattamente come lo è mischiare i sapori in cucina; pensate alla monotonia e alla scarsa attrattiva  di un cibo basato su un singolo ingrediente; è più facile saziarsi e stufarsi velocemente.Ecco perchè nella nostra fitoterapia occidentale i singoli prodotti sono spesso sotto dosati rispetto ai dosaggi terapeutici. Attenzione  però: tutte le sostanze naturali comunemente usate e vendute come prodotti da banco, anche se assunte in dosaggi bassi, possono a lungo andare produrre degli effetti collaterali; per questo è meglio conoscere  i  molteplici effetti dei rimedi e soprattutto la  costituzione sulla quale vogliamo interragire.

Per esempio il classico Ginseng, conosciuto in Cina come un potente  tonico del qi, o energizzante per parlare semplice,  è  arrivato nei nostri supermercati e viene usato  in molti prodotti da banco. Di questo eccezionale rimedio poco si sa nel nostro paese ma tutti i  medici specializzati in fitoterapia cinese sanno con sicurezza che quasi tutti i tipi di Ginseng (perchè ne esistono di diverse qualità) hanno un discreto effetto riscaldante e quindi non sono adatti alle costituzioni dove già vi sia un eccesso di calore interno.

L’effetto riscaldante del Ginseng, se assunto attraverso queste antiche ma mai tramontate ricette, viene  moderato da altri rimedi mentre, preso da solo anche in dosi minime e soprattutto comprato con leggerezza e superficialità è certamente un rimedio non adatto o addirittura sconsigliato ad alcune persone; agli anziani, per esempio, dove può capitare di trovare un deficit di yin  con segni di calore  vuoto. Lo stesso vale per i pazienti chemiotrattati ma attenzione  anche ai bambini o adolescenti dove invece è frequente un quadro di calore da eccesso.

La cosa interessante di queste antiche ricette è che se sono adatte al paziente, questi solitamente le assume volentieri, quasi come un alimento di cui gli sembra di aver bisogno. Gli effetti sono pressochè immediati sia di miglioramento soggettivo che di disagio quando la ricetta non calza sulla problematica e costituzione del caso in questione. In quest’ultima circostanza  la ricetta va modificata e aggiustata sulle caratteristiche del paziente fino a trovarne la specifica composizione.

Per concludere aggiungo che con il termine ricetta,  che attribuiamo ordinariamente all’arte culinaria, si intende un antico modo di mettere insieme dei rimedi adatti a quella precisa costituzione e quadro clinico complessivo, esattamente come cucire  un vestito su misura.

Può sembrare un concetto ormai superato dalla nostra mentalità consumistica ma certamente è un’arte che può, anche ai giorni nostri, se adeguatmente utilizzata, costituire un metodo più sicuro e soprattutto sperimentato da migliaia di anni per trattare in modo completo e il meno aggressivo possibile problematiche interne anche serie, ottenendo risultati sorprendentemente efficaci.

 

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