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Come stoppare gli effetti devastanti di una sbornia.

Proprio ieri ero nel mio studio a Milano e mi sono accorta di aver finito gli aghi che uso abitualmente, molto più piccoli come diametro di quelli comunemente usati.

Ecco che trovandomi senza i miei preferiti, ho iniziato a frugare nelle varie borse e borsellini e, da ogni anfratto di questi contenitori indomabili, sbucavano bustine a mazzetti di aghi.

La paziente di fronte a me rideva… in effetti sembrava  la borsa di Eta Beta!

Come avrete ormai capito almeno  chi mi legge non per la prima volta,  per me l’agopuntura non è solo un lavoro e tanto meno una moda o un trattamento alternativo in voga!

Per me l’agopuntura è una tecnica e uno strumento di studio e di approfondimento che fa capo ad una medicina estremamente soffisticata e profonda che tiene conto dell’individuo nella sua totalità.

Avere qualche ago nella borsa e nel portafoglio è indispensabile non solo per tutelare me stessa e  i miei cari, ma per affrontare tutte quelle possibili situazioni esterne di emergenza. L’inserzione degli aghi in qualunque disturbo ad insorgenza acuta e brusca è in grado di ridurre non solo i diversi sintomi fra cui ovviamente il dolore ma anche di migliorare la sintomatologia ansiosa creata dalla paura e dal disagio di trovarsi allo scoperto e fuori casa, permettendo di  capire la gravità del quadro nel suo insieme e l’eventuale necessità di eseguire degli accertamenti diagnostici.

Il mio maestro inoltre sostiene che portare con sè gli strumenti del mestriere consente all’agopuntore di mettersi in gioco e mostrare sul campo la validità del suo operato. Infatti l’agopuntura non è una fede, è semplicemente meravigliosamente efficace  su moltissimi disturbi, anche se purtroppo sono poche le persone a saperlo.

Mi è successo qualche mese fa di applicare l’agopuntura ad un caro amico che abbiamo invitato a cena. E’ stata una fantastica serata, erano anni che non ci si parlava così, mentre il mio amico parlava e raccontava di storie avvenute nel suo passato mio marito gli aveva lasciato a disposizione diversi liquori a portata di mano.

Così facendo, chiacchiera su chiacchera, il vino a tavola, il Rhum invecchiato semplicemente buonissimo e poi per finire  un liquore alla prugna dalla gradazione sicuramente fuori misura, aggiungiamo l’emozione di raccontarsi, era una  miscela esplosiva perfetta anche per questo nostro amico, di certo non più un ragazzino alle prime bevute,  ma bensì da tutti conosciuto per la sua capacità di reggere molto bene gli alcolici.

Dopo circa una mezz’ora da quando ci eravamo alzati dal tavolo, iniziava infatti  a lamentare vertigini,  intenso malessere e forte nausea. Mi sono lanciata con i miei aghi in soccorso mettendo una prima combinazione armonizzante per il fegato ed è stato peggio! Il desiderio di vomitare era aumentato. Così ho tolto gli aghi, e li ho rimessi con una combinazione specifica per le manifestazioni acute violente, come dicono i cinesi… molto yang.

Nel giro di pochi minuti, la sua faccia ha cambiato colore passando da un grigio verdastro a un bianco rosato, l’espressione degli occhi si è immediatamente modificata, subito sono comparse delle eruttazioni liberatorie a rapida successione, infine dopo dieci minuti riferiva di sentirsi molto meglio ed è voluto andare in bagno dove ha terminato la sua  disavventura evacuando abbondantemente come se avesse assunto una purga.

E’ uscito dal bagno gridando al miracolo! La bella serata si era salvata e il nostro amico pure! Io stessa mi sono meravigliata perchè la scelta della combinazione di aghi era semplicemente stata fondamentale e questo mi ha consentito di capire delle importanti dinamiche e diversità tra dolore e disturbi cronici e dolori e disturbi acuti e violenti.

Insomma ogni giorno si impara e questo è il bello della vita. Ma la cosa carina è che da allora il mio sopranome in compagnia ” la Signora del L’ago” si è rafforzato ancora di più!

Attenzione però: gli alcolici fanno brutti scherzi anche a chi crede di essere fuori pericolo!

Buon divertimento e buon fine anno, in assenza di aghi  l’esperienza potrà essere molto sgradevole quindi cercate di non rovinarvi la sera e di iniziare il nuovo anno alla grande.

 

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2 Comments

  1. Fede ha detto:

    Ciao Cathe,
    in previsione della di domani festa, sai dirmi se farmaci per l’iper tensione e alcol sono coniugabili?

    • Cathe ha detto:

      Caro Fede gli alcolici mal si associano ai moltissimi farmaci, perchè quasi tutti vengono metabolizzati dal fegato. Nel caso degli ipotensivanti l’effetto del farmaco può essere potenziato perchè l’alcol genera vasodilatazine e può portare a crisi ipotensive, un pò come quando fa caldo. E’ quindi importante valutare caso per caso a seconda della gravità dell’ipertensione in questione.

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