Le vampate sono delle esplosioni di calore che di solito nascono dal petto per diffondersi al volto, alla testa e alle braccia ma anche a tutto il corpo, si associano di solito a sudorazione e arrossamento cutaneo, talora anche formicolio e malessere generale.
Le vampate sono conosciute e associate quasi esclusivamente alla menopausa e a tutto il periodo perimenopausale ma possono essere presenti anche nel post partum, nell’anziano di ambo i sessi, ma soprattutto nei pazienti in terapia con farmaci ad azione antiormonale e in molti pazienti chemiotrattati.
Si dice che le vampate in menopausa durano in media due anni, per estinguersi da sole ma ci sono casi dove questo sintomo non solo è estremamente forte ma perdura per oltre 10 anni, talora anche refrattario alla terapia ormonale, solitamente usata dalla medicina occidentale come unica cura del sintomo.
La spiegazione scientifica delle vampate si correla ai bassi livelli ormonali di estrogeno, si ritiene che vi sia un alterazione del centro della temperatura situato nell’ipotalamo ma ancora poco si sa sulla meccanica biochimica responsabile dell’insorgenza delle vampate.
Nella medicina cinese le vampate sono uno squilibrio energetico tra yin e yang, si parla anche di segni di calore vuoto. Ci troviamo di fronte a una manifestazione di calore non già come espressione di uno yang esuberante o di un eccesso di calore vero, come nella febbre del bambino per capirci.
Le vampate possono essere l’espressione di un vuoto anche relativo o parziale di yin. Quando lo yin è in deficit lo yang si manifesta maggiormente in superficie, non per abbondanza ma al contrario per assenza del suo complementare. In alcuni casi il problema si accentua per la presenza di calore vero aggiunto di tipo tossico come nella chemioterapia o da eccessi come in un quadro tensivo emotivo.
Un deficit di yin corrisponde ad un deficit dell’energia cosiddetta più densa e interna del corpo associata a liquidi e sangue e guarda caso tutti i soggetti che soffrono di vampate soffrono di anemia più o meno marcata e di sechezza delle fauci e delle mucose in genere.
Due osservazioni sono interessanti; la prima è che le vampate peggiorano significativamente durante la notte, proprio quando l’energia circola nello yin. Nel Lingshu si parla dell’energia difensiva “che durante il giorno circola venticinque volte nello yang e durante la notte circola venticinque volte nello yin” e si dice che di notte lo yin abbraccia e nutre lo yang che si quieta
La seconda osservazione è che nei paesi orientali le donne soffrono molto di meno di questo problema nel periodo del climaterio, al di là delle possibili costituzioni da tenere in considerazione. Potrebbe essere utile considerare le abitudini alimentari e di vita diverse. In primo luogo il consumo di caffè in oriente è quasi sempre sostituito da un consumo di thè verde, che non danneggia lo yin come il caffè.
Il consumo di soya è certamente molto superiore ed è ormai risaputo che il suo contenuto in fitoestrogeni ha la possibilità di limitare i disturbi della menopausa. Inoltre alcune tecniche di riequilibrio energetico come il Tai chi sono praticate comunemente già da bambini e il livello di stress della popolazione in genere è decisamente inferiore al nostro.
Ma non fermiamoci qui; per i cinesi la donna in genere soffre a causa del ciclo mestruale di una forma potenziale di vuoto di sangue e la fitoterapia viene utilizzata a questo scopo ai primi sintomi, non vi è donna che partorisca, che allatti o che abbia un ciclo troppo abbondante o troppo ravvicinato che non venga trattata con la fitoterapia a prezzi assolutamente alla portata di tutti.
Ed è in questa ottica che l’arresto del ciclo viene considerato; si esaurisce a una certa età affinchè la perdita di sangue non costituisca una perdita eccessiva di energia preziosa e vitale per la donna. E quando questo avviene prematuramente è perchè vi è stato un esaurimento energetico eccessivo non trattato.
Le vampate ma anche tutti i sintomi correlati quali ansia, irritabilità, insonnia, affaticabilità, trovano nella fitoterapia cinese e nell’agopuntura un rimedio eccellente con il quale si può tranquillamente fare a meno della terapia ormonale.
Sia l’agopuntura e ancora di più la fitoterapia mirano a ripristinare un equilibrio energetico tra yin e yang, e la fitoterapia in particolare se adeguatamente prescritta e preparata da medico e farmacista specializzati in fitoterapia cinese sono in grado di ridurre e normalizzare il deficit ovvero il vuoto responsabile dello squilibrio energetico e dei suoi sintomi.
L’ormonoterapia non è quindi l’unica cura in menopausa, e per i pazienti di sesso maschile che si sentono dire che non esiste cura per le loro vampate, ebbene la cura esiste e funziona molto bene senza particolari effetti collaterali significativi.