Si aprono i giornali e si legge: “A Napoli prima morte per influenza A”, ma dovremmo vergognarci, questa non è informazione: è terrorismo.
Leggendo il testo si capisce benissimo che il paziente in questione era affetto da patologie molto gravi di fondo e che l’influenza A come qualunque altra piccola influenza o banale raffreddore avrebbe potuto essere la goccia che fa traboccare il vaso.
Mi dispiace doverlo dire ma forse siamo gli unici in Europa ad avere una stampa che si occupa con così tanta energia dei gusti e della vita sessuale dei suoi politici e che sfrutta le situazioni per seminare il panico nella popolazione.
Se questi sono gli organi di informazione ufficiale preferisco non leggerli!
Ma occupiamoci di cose serie, diamo alla gente la misura del problema… le statistiche per esempio, in questo caso sono utilissime; la mortalità di questa influenza negli ultimi tre mesi è più bassa di molte altre influenze, si o no? I sintomi negli ultimi tre mesi di questa influenza sono percentualmente più lievi o più gravi rispetto alle comuni influenze? La contagiosità di questa influenza è più elevata rispetto alle comuni influenze?
Questi dati potrebbero darci un’idea dell’andamento di questa patologia in modo credo più concreto. Cerchiamo di essere professionali e corretti non occultiamo informazioni utili, per sbandierare informazioni tendenziose.
Non trasformiamo quindi l’arte di scrivere, in un mero pettegolezzo!
Perchè le parole dette non si possono cancellare o smentire, esse volano via esattamente come le piume di un cuscino aperto in pieno vento, come ben spiega il protagonista del film il Dubbio.
Il pettegolezzo si diffonde e diventa irrimediabilmente sospetto e timore nella mente delle altrui persone.