Sono molte le piante e gli animali che contengono sostanze urticanti. Si tratta di veleni o di tossine che a contatto con la pelle reagiscono con reazioni infiammatorie più o meno severe. Ne consegue un aumento del gonfiore, del rossore e del dolore fino alla febbre e alla formazone di vere e proprie ustioni della pelle.
Dalla medicina cinese si apprende che il fuoco elimina il tossico. Questa affermazione sembra all’inizio un contro senso, in quanto il fuoco interno viene considerato come l’origine delle tossine.
Chi metterebbe il fuoco sul fuoco? E invece si; è anche una legge fisica: per spegnere un incendio si può usare l’esplosivo.
Dal punto di vista chimico possiamo spiegarlo facilmente; è il forte calore ad inativare le tossine velenose in modo rapido e indolore. Applicare una fonte di calore diretta in prossimità della lesione orticante modifica rapidamente e in modo indolore l’evoluzione della lesione, in quanto le tossine non rimangono nel tessuto e non devono quindi essere rimosse e metabolizzate dal corpo ma vengono denaturate seduta stante!
Qui arriva il bello; anche una semplice sigaretta può fare il nostro gioco, basta avvicinarla con garbo alla lesione, evitando accuratamente di toccare la pelle e rimanere a poco meno di due cm di distanza. Se la superficie colpita è estesa muoverete il mozzicone come per cancellarla con un pennarello.
Attenzione, perchè la pelle tenderà a scaldarsi rapidamente; se la lesione è piccola e diventa troppo calda, basta allontanare la sigaretta di 10 cm e riavvicinarsi più volte per alcuni secondi, la tecnica deriva dalla moxibustione ed è detta “a beccata di uccello”, certo con un sigaro di moxa sarebbe più elegante, ma all’occorrenza la sigaretta andrà benissimo. In questo caso dovrete avvicinarvi di più alla pelle stando attenti a non bruciarvi e a disperdere bene la cenere prima di avvicinarvi.
Ho sperimentato personalmente questa magia sulla spiaggia per ben due volte con risultati eccezionali. La prima volta circa 6 anni fa in egitto dopo aver accarezzato impudentemente con un gluteo un pezzetto di corallo di fuoco che si era arrogantemente staccato dalla barriera coralina e vi assicuro che il nome non è un caso! Il secondo in Grecia quest’anno su un isola sperduta, dopo un incontro ravvicinato con una medusa.
Il bruciore sparisce all’istante, il gonfiore si riduce velocemente e con una buona crema all’aloe o alla calendula non mi sono restati neanche i segni sulla pelle. La prima volta presa dalla disperazione ho lasciato fare al mio compagno l’apparentemente truculenta pratica, non senza tittubanza e diffidenza per la sorte del mio fondo schiena, ma la seconda non vi è stato più neanche un dubbio sul da farsi, visto il brillante risultato di quella precedente.
Consiglio, se possibile, di procurarsi un bel sigaro di moxa da avere nella vostra farmacia personale, nei prossimi post potrò suggerire diversi modi per ottenere benefici da questa semplice e antica pratica cinese.
Ma resta il fatto che il metodo è altrettanto efficace usando la volgarissima e disprezzata sigaretta.
Quindi a voi fumatori ecco un trucco da maghi che potrà farvi passare per salvatori.
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Anche questa è buona a sapersi. Ciao Cathe