
Il gioco della vita
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21/06/09Identità sessuale

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Termini e Condizioni
L’uomo si sente uomo solo se conduce una attività sessuale regolare ovvero, deve dimostrare la sua virilità attraverso la sessualità per sentirsi tale. Ma come ben dice una mia cara amica un uomo è uomo qualunque cosa faccia, deve solo capirlo.
Mi ricordo di aver sentito dire da un uomo, che il corpo maschile nudo non è elegante ma grottesco.
Ma non posso crederci! Chi vi ha messo in testa questa idiozia?
Molti uomini vivono un disagio nei confronti della nudità, non solo si confrontano sulle dimensioni e prestazioni del proprio pene con dinamiche di branco che presumibilmente arrivano dal regno animale, ma soprattutto considerano il proprio membro non in erezione come una cosa sgraziata che pende tra le gambe.
E’ come se l’uomo temesse di riconoscere la bellezza del corpo maschile, per demonizzare l’ omossesualitàUna cosa in effetti è osservabile; i mondi maschili e femminili raramente si confrontano e cercano di fondersi l’uno con l’altro se non nell’esclusiva sfera sessuale. La donna cerca per lo più il principe azzuro e il padre dei suoi figli o un vantaggio economico e sociale, mentre l’uomo in realtà, se gli fosse concesso dalla società, cercherebbe di accoppiarsi con il maggior numero possibile di donne.
Accade spesso che la donna si spenga dopo il primo figlio e l’uomo continua una caccia senza fine non sempre soddisfacente come vorrebbe. Il reale punto è la frequente e quasi costante mancanza di un concreto interesse nel cogliere le qualità dell’altro sesso per farle proprie.
Il concetto di coppia inteso come unione uomo-donna, penso possa davvero essere una chiave di volta per la nostra evoluzione e maturazione, partendo certo dalla sfera sessuale ma senza fermarsi lì. Usciamo dal mondo animale del solo istinto di procreazione e delle dinamiche di branco.
Lo sforzo e il desiderio devono venire da entrambi i sessi, nessuna paura per l’uomo di perdere la propria virilità, nessuna paura per le donne di perdere i propri presunti vantaggi di esclusività o desiderio di rivalsa sociale.
I primi passi da fare sono riconoscere le proprie dinamiche mentali senza giudicarle “le donne sono tutte puttane o scassa palle”, “gli uomini sono bastardi o bambini viziati” e via dicendo.
Un’altra possibilità potrebbe essere data dall’ educare e crescere i figli di ambo i sessi senza una preponderanza di figura sull’altra. Le bambine e non solo i bambini dovrebbe stare un pò di più con i loro padri e magari con altri uomini. Un’altra possibilità potrebbe esserci data dal mondo del lavoro, lavorando fianco a fianco senza schiacciare il sesso opposto ma cogliendone le diverse qualità e integrandole in una squadra che a questo punto acquisterebbe una sinergia invidiabile.
Proviamo a guardarci ed ascoltarci, evitiamo di parlare solo tra donne o tra uomini quando siamo in gruppo, riconosciamo nell’altro sesso un qualcosa a noi mancante e degno di essere scoperto e non scimmiottato, ma compreso ed amato.