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Terremoto in Abruzzo: a caccia di responsabili

Il terremoto come tutti gli eventi catastrofici ha la caratteristica di essere per l’appunto catastrofico, certo questi eventi si possono e si potranno in futuro individuare in anticipo in modo sempre più preciso, ma la sicurezza non è certamente la parola da utilizzare.

Anche con la miglior capacità di preavviso, spostando i cittadini in strutture più solide possibili, non sapremo mai quanto, non sapremo mai dove esattamente sarà il centro di maggior gravità sismica e soprattutto non sapremo con esattezza i tempi e tanto meno il livello di gravità, insomma sarà comunque un terno al lotto.

Ci sono persone che dedicano la loro vita a questo lavoro di ricerca e lo fanno con passione e fervore e andrebbero incorragiate o quanto meno ascoltate.  Le case antisismiche che non sono così antisismiche, lo si può vedere solo dopo l’avvenuta catastrofe e non mi sentirei di accusare nessuno, la responsabilità a questo punto è difficile da stabilire e sicuramente il costo di una costruzione fatta con i sacri crismi è molto alta.  Certo esistono oggi criteri di edilizia estremamente soffisticati atti alla prevenzione dell’ evento sismico e molto lavoro è da fare sull’intero territorio nazionale. Credo che si debba imparare dagli errori commessi e migliorare, ma non credo nell’infallibilità umana e soprattutto  esistono anche cose imponderabili  sulla quale l’uomo può ben poco.

Un evento come questo In Abruzzo, produce nelle persone un trauma senza uguali; la perdita di quello che da più sicurezza, ovvero la casa, è totalmente destabilizzante, soprattutto se nella casa si avevano messo tutti i propri risparmi e magari neanche finito di pagare il mutuo.

La solidarietà e il soccorso credo siano l’unica cosa possibile e sensata da fare. Quindi un ringraziamento ai vigili del fuoco e a tutte le persone che si stanno adoperando in questo momento. Non cerchiamo colpevoli, su cui puntare il dito per sentirci meglio,  ma tiriamoci su le maniche è di mani, cuori e denaro che c’è bisogno.

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