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Ma quando inizia la primavera?

La primavera tanto attesa da tutti, in questi giorni freddi e ventosi, sembra avere una tempistica sostanzialmente diversa tra il calendario gregoriano e il calendario cinese.

Secondo il primo infatti, la primavera inizia tra il 21 e 23 Marzo al momento dell’equinozio, ovvero quando il sole sorge esattamente a est e tramonta esattamente a ovest, dando  12 ore precise di luce.

Secondo il calendario lunare cinese invece quest’anno la primavera è iniziata il 29 Gennaio e di solito cade tra il 21 Gennaio e il 19 Febbraio in coincidenza della prima luna nuova dopo l’entrata del sole nel segno dell’acquario.

Due visioni sostanzialmente diverse, accomunate  dal fatto che entrambe le festività erano in relazione con il concetto di fertilità e caratterizzate da importanti festeggiamenti, in occidente questo culto pagano è poi stato sostituito dalla festività cattolica dell’annunciazione o immacolata concezione.

Al di là di questo comunque tra le date delle due visioni, ovvero tra il 21 di Marzo del calendario gregoriano e il 29 Gennaio di quello cinese, passano ben 51 giorni, oltre 7 settimane; una bella differenza!

Una differenza che trova spiegazione nel fatto che il 21 Marzo del nostro calendario rappresenta il massimo della  manifestazione esterna della primavera; come un frutto a completa maturazione, mentre nel calendario cinese l’inizio della primavera corrisponde al suo suo germe, inteso come il seme del frutto.

 

Viviamo in occidente, sembrerebbe quindi più saggio considerare il nostro calendario, ma forse vale la pena accogliere almeno una parte della visione orientale.

Innanzi tutto quest’ultima contempla l’esistenza di una quinta stagione, una sorta di periodo di transizione non solo tra estate ed autunno, ma tra tutte le stagioni, una specie di “cuscinetto” costitui dagli ultimi 20 giorni di ogni stagione.

Se vogliamo rimanere fedeli al nostro calendario, la quinta  stagione inizierà ufficialmente tra il 3 e il 5 di marzo, mentre per i cinesi è già terminata .

Nella mia pratica di agopuntura considero molto utile ed efficace il metodo stagionale dove la scelta dei punti per trattare ogni canale è varia in base alla stagione in corso. Devo dire che non è sempre facile scegliere la stagione giusta soprattutto in queste fasi intermedie.

Per i cinesi  siamo già in primavera, per gli europei siamo ancora in inverno. Per citare il Dott Tan, è necessario osservare veramente i segni della natura per decidere.

In questi giorni, nonostante il freddo ancora decisamente pungente e devo dire ormai poco sopportabile, mi capita di apprezzare alcuni cambiamenti; la luce, il vento, qualcosa nell’aria. Inoltre osservo in diverse persone la necessità di modificare alcune abitudini alimentari acquisite durante l’inverno; è come se  il corpo chiedesse altri sapori.

Non sono in grado di discutere di meteorologia, ma mi sentirei di dire non siamo più veramente in inverno, non siamo certamente ancora in primavera, non è che forse siamo già entrati nella famosa quinta stagione?

Se il calendario giusto fosse una via di mezzo tra l’orientale e occidentale? Considerando il frutto primavera nella sua completa espressione dapprima come frutto acerbo e  poi come frutto maturo e infine grinzoso?

In questo caso la quinta stagione potrebbe essere già iniziata, per noi, da una decina di giorni circa, questa è solo una considerazione personale che mi piacerebbe condividere.

Comunque sia, questa fase deve essere considerata come molto delicata, caratterizzata da mutamenti importanti in cui è di notevole importanza non affaticare il corpo con cibi troppo pesanti: non a caso gli organi collegati a questo periodo sono stomaco, milza e pancreas.

Ecco perchè da un punto di vista alimentare consiglio  di iniziare a ridurre tutte le sostanze calde: in particolare formaggi, carne, vino, dolci e soprattutto il cioccolato. E’ utile non essere drastici introducendo solo cibi freddi come insalatone e agrumi, ma comportandosi in modo più graduale, iniziando a favorire pesce, cereali, verdure e decisamente più futta in particolare le mele, magari una mela giorno (e non solo per togliere il medico di torno)…

Infine facciamo molta attenzione a proteggerci dal vento, non cadendo nella tentazione di spogliarci ai primi raggi di sole: il corpo ha immagazinato molto freddo nell’ inverno, e lo sta facendo tutt’ora è quindi più sensibile e più esposto alle conseguenze di violenti sbalzi termici.

Concludendo, per parfrasare qualcuno… buona quinta stagione a tutti.

 

 

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